Lo spazio della narrazione

In poche parole

Una storia, per essere tale, ha bisogno di un'ambientazione. Uno spazio, reale o immaginario, in cui le vicende hanno luogo. Lo spazio è una componente fondamentale della narrazione, che grazie al suo potere creativo può portarci ovunque. I personaggi interagiscono con i luoghi, e sviluppano con il loro mondo relazioni fondamentali alla vicenda stessa.

1. Il luogo

È definito luogo lo spazio reale o immaginario in cui la storia narrata avviene, lo spazio in cui si muovono i suoi personaggi e si verificano i suoi avvenimenti. L'insieme dei luoghi in cui le vicende si svolgono e prendono piede è definito ambientazione. L'ambientazione spesso viene costruita dal racconto stesso, mediante descrizioni. 

I LUOGHI DETERMINATI

I luoghi della narrazione possono essere determinati o indeterminati. Sono luoghi determinati quando una precisa località è specificata nella narrazione. 

Esempio

Beatrice e Matteo giravano per la città di Milano. Erano molto innamorati, ma non sapevano che presto qualcosa avrebbe turbato la loro pace.

I LUOGHI INDETERMINATI

Quando il luogo in cui avviene il racconto non è ben identificabile e non è chiaramente specificato, parliamo di luoghi indeterminati. 

Esempio

Matteo e Beatrice abitavano in una grande e fredda città, che si trovava nel bel mezzo di una pianura deserta. 

2. Luogo e genere

A volte, il luogo di una storia è talmente fondamentale per la storia stessa e per i suoi eventi che dall'ambientazione deriva il genere del racconto. Nel caso di un racconto realistico, l'ambientazione sarà verosimile, o comunque vicina alla realtà. Se invece l'ambientazione è molto diversa dal mondo reale, fantasiosa o spostata su mondi immaginari, molto probabilmente ci troveremo davanti a un racconto fantasy, di fantascienza o simili. 

Esempio

Era l'anno 3045. Matteo e Beatrice si affacciarono alla finestra del loro condominio galattico X7, nella città di Zargon, sul pianeta Nebula 59. 

Nota bene: Esiste una differenza fondamentale tra luoghi reali e luoghi realistici. I primi sono quelli che esistono davvero nella realtà. I secondi, invece, sono luoghi verosimili, che non esistono ma che potrebbero. 

3. Le funzioni dello spazio

Non tutte le ambientazioni hanno la stessa funzione. Alcune sono semplicemente uno sfondo, altre danno informazioni utili alla comprensione della storia. Altre ancora danno un ritmo alla narrazione, sospendendola, rallentandola o accelerandola. L'ambientazione di una storia può essere carica di significati simbolici, divenendo una metafora per la condizione dei personaggi. 

4. La qualità dello spazio

A proposito del significato simbolico dello spazio, si parla spesso della differenza tra alto e basso, dentro e fuori, chiuso e aperto. Non sempre è così, ma è indubbio che le varie ambientazioni portino con sé significati che vanno oltre il semplice spazio fisico. Qui parleremo delle associazioni più comuni. 

• Aperto-chiuso: lo spazio aperto, tipico dei racconti di avventura, è una promessa di libertà, di movimento e di azione. Lo spazio chiuso, al contrario, può significare protezione, immobilità, conservazione dello stato delle cose. 
• Alto-basso: Il basso, in narrativa, è spesso legato a concetti negativi. L'alto a possibilità positive. Non è un caso che si dica "scendere all'inferno".
• Dentro-fuori: ciò che è dentro è solitamente personale e conosciuto, è l'interiorità dei personaggi. Il fuori rappresenta in questa opposizione il rapporto con gli altri, l'ignoto. Questi opposti che potremmo definire "spaziali" sono fondamentali per i personaggi, per i rapporti che hanno con gli altri, con il mondo e con se stessi.