Il linguaggio
In poche parole
Il primo elemento che contraddistingue la poesia dalla prosa è il verso, considerato l'unità di misura del testo poetico. Dal punto di vista tipografico, il verso va a capo prima della conclusione della riga; esso presenta metri (combinazioni di sillabe) e figure di suono. Oltre al verso, il testo poetico possiede anche una musicalità non presente nella prosa, grazie alla metrica, ossia l'insieme delle regole relative alla struttura di un verso. In aggiunta a ciò, il testo poetico è caratterizzato da un'attenta selezione di parole: attraverso la poesia il poeta esprime pensieri, emozioni e sentimenti, servendosi di un linguaggio elaborato e ricco di significati.
1. Linguaggio denotativo e connotativo
La poesia è comunemente ritenuta più difficile della prosa, questo perché ogni parola scelta da un poeta costituisce un segno grafico e sonoro che richiama alla mente un'idea, un oggetto o un'emozione. L'insieme delle lettere e dei suoni, ovvero l'aspetto esteriore di una parola, è detto significante, mentre il significato è l'immagine o l'idea che viene associata a quella parola. Una parola ha sempre un significato letterale e oggettivo, che viene definito denotativo, ma può possedere anche un significato ulteriore, figurato e non oggettivo, definito connotativo. Il poeta è in grado di utilizzare la connotazione al fine di suscitare emozioni, evocando numerose immagini attraverso le parole. Ciò è possibile grazie alla polisemia (dal greco poly, "molto", e sema, "segno"), ossia la proprietà di una parola di esprimere più significati.
Esempio
Il cuore è il principale organo dell'apparato circolatorio | In questa frase la parola "cuore" è utilizzata nel suo significato letterale, denotativo |
Le sue parole mi spezzarono il cuore | In questo caso la parola "cuore" serve a rappresentare la sede delle emozioni umane ed è quindi caricata di un significato ulteriore, connotativo |
2. Analisi del linguaggio poetico
Al fine di analizzare una poesia, occorre prestare attenzione sia al piano del significante che a quello del significato.
L'analisi del significante si occupa dei seguenti aspetti:
- Il verso: l'unità ritmica minima di un testo poetico;
- La rima: l'uguaglianza della parte finale di due o più parole, a partire dall'ultima vocale tonica;
- La strofa: l'insieme di più versi;
- Le figure retoriche di suono: intervengono a livello fonetico e contribuiscono alla musicalità del verso;
- Il ritmo: è dato dalla successione nel verso di sillabe toniche e atone.
L'analisi del significato prende invece in considerazione:
- Il lessico: il poeta può scegliere di utilizzare un lessico aulico, arcaico, semplice, quotidiano, dialettale... Può essere utile suddividere la poesia in parti corrispondenti a nuclei di significato e ricercare parole-chiave su temi cari al poeta;
- La sintassi: l'autore può privilegiare la paratassi (basata su frasi coordinate) o l'ipotassi (più complessa, basata su subordinate);
- Le figure retoriche di significato: vengono utilizzate per cambiare il significato letterale di una parola, andando oltre il suo significato denotativo;
- Le figure retoriche di posizione: riguardano la posizione delle parole nel verso o la loro ripetizione.