I complementi sono sintagmi che arricchiscono e danno senso a una frase.
Essi possono essere di diversi tipi: diretti, se non sono introdotti da una preposizione, o indiretti, se introdotti da preposizioni o locuzioni.
Il complemento oggetto
Il complemento oggetto è un complemento diretto. Fa parte della frase minima (composta da soggetto e predicato verbale) quando è accompagnato da verbi transitivi in forma attiva. Non ha una posizione specifica: può trovarsi all'inizio o alla fine della frase. Nelle frasi che contengono un verbo coniugato all'imperativo, il complemento oggetto è parte integrante del verbo sotto forma di particella ("lo", "la", "le", "li").
Esempio
Anna ha fattouna telefonata.
Almeno una telefonata potevi farmela!
Dillo ad alta voce!
Nel primo esempio il soggetto e il verbo, senza la presenza del complemento oggetto, lascerebbero spazio alla domanda "chi/che cosa?". Nel secondo esempio il complemento oggetto si trova all'inizio della frase, a dimostrazione che la posizione è variabile. Nell'ultimo esempio, invece, è visibile la particella "-lo" che funge da complemento oggetto.
Info 1: Il complemento oggetto introdotto da articolo partitivo
A volte il complemento oggetto può essere introdotto da un articolo partitivo. In questo caso è necessario prestare particolare attenzione, al fine di non confonderlo con il complemento di specificazione.
Esempio
Ho mangiatodelle patatine.
In questo caso "delle patatine" indica un numero non definito di esse e rappresenta un complemento oggetto.
Info 2: Il complemento oggetto interno
Il complemento oggetto è definito interno quando è accompagnato da verbi che ne condividono la radice.
Esempio
Voglio vivere una vita piena.
Il complemento di termine
Il complemento di termine è un complemento indiretto che indica la persona o la cosa verso cui l'azione espressa dal verbo è indirizzata. Può accompagnare sia verbi transitivi che intransitivi.
Con i pronomi personali il complemento di termine si può trovare nelle seguenti forme:
"mi" al posto di "a me";
"ti" al posto di "a te";
"gli/le" al posto di "a lui/a lei";
"ci" al posto di "a noi";
"vi" al posto di "a voi";
"loro" al posto di "a essi".
Si possono inoltre trovare le forme "cui" o "a cui", le quali si riferiscono all'elemento che le precede della frase.
Esempio
Quella è Susanna, la ragazza a cui ho inviato una lettera d'amore.
Il complemento di agente o di causa efficiente
Il complemento di agente o di causa efficiente è un complemento indiretto che si trova sempre con verbi in forma passiva. Esso prende il nome di complemento di agente quando si tratta di una persona o un animale; prende il nome di causa efficiente quando si tratta di un oggetto, una cosa. Risponde alla domanda "da chi/da che cosa?" ed è introdotto dalla preposizione "da" o "da parte di/per opera di".
Esempio
L'alunno è stato rimproverato dal preside. (c. di agente)
Le case sono state bruciate dall'incendio. (c. di causa efficiente)
Il complemento di specificazione
Il complemento di specificazione è un complemento indiretto cherisponde alla domanda "di chi/di che cosa?". È solitamente introdotto dalla preposizione "di" e indica spesso la proprietà o l'appartenenza. Può essere anche usato in maniera attributiva per fornire informazioni aggiuntive sul soggetto.
Esempio
Dalla finestra entra la luce del sole.
Marco ha preso la valigia di Chiara.
Nota bene: Essendo anch'esso introdotto dalla preposizione "di", il complemento di specificazione non va confuso con altri complementi, come quello partitivo (per es. "alcuni dei miei parenti"), di materia ("il maglioncino di lana"), di denominazione ("la città di Milano"), di quantità ("ho sforato con la valigia di un chilo") e altri ancora.
Il complemento di luogo
Il complemento di luogo è un complemento indiretto che indica lo spazio entro il quale un'azione si svolge. Si divide in quattro sotto-complementi:
complemento di stato in luogo;
complemento di moto a luogo;
complemento di moto da luogo;
complemento di moto per luogo.
Tutti i complementi elencati possono essere sostituiti dai pronomi atoni "ci", "vi" e "ne".
Esempio
Sono in casa. Vado a casa. Vengo da casa. Passo per casa. Ci sono passata oggi.
Il complemento di origine e di separazione
Il complemento di origine e il complemento di separazione sono complementi indiretti che indicano una provenienza o un distacco.
Esempio
Io vengo dall'Italia.
Si è allontanata dal suo compagno.
Il complemento di tempo
Il complemento di tempo è un complemento indiretto cheindica le coordinate temporali entro cui un evento o una determinata azione si svolgono. Esso risponde alla domanda "quando?". Un'azione può avvenire in un momento preciso o può protrarsi in maniera continuativa nel tempo: nel primo caso il complemento di tempo si dice determinato, nel secondo si dice continuato.
Esempio
Ieri ho mangiato la pasta alla carbonara. (c. di tempo determinato)
Ho studiato spagnolo per tre anni. (c. di tempo continuato)
Il complemento di modo
Il complemento di modo è un complemento indiretto cheevidenzia la modalità in cui l'azione espressa dal verbo si verifica. Esso risponde alla domanda "come/in che modo?" e può solitamente essere sostituito da un avverbio - anch'esso di modo.
Esempio
Giulio russa rumorosamente (= in maniera rumorosa).
Adoro la pasta all'amatriciana (= alla maniera di Amatrice).
Gli altri complementi
Oltre a quelli citati, esistono molti altri complementi che sono facilmente riconoscibili.
Alcuni di questi sono:
di compagnia o di unione: risponde alla domanda "con chi/che cosa?";
di paragone: risponde alla domanda "rispetto a chi/che cosa?";
distributivo: risponde alla domanda "per quanti/per quante persone?";
di mezzo: risponde alla domanda "tramite/per mezzo di cosa?".
Esempio
C. di compagnia: Ho mangiato con Marco.
C. di paragone: Ho mangiato di più rispetto a Marco.
C. distributivo: Ho mangiato per due persone.
C. di mezzo: Ho bevuto il succo tramite una cannuccia.