Alla fine dell'XI secolo si sviluppa in Francia una letteratura in volgare — in lingua d'oil al Nord, in quella d'oc al Sud — che dà vita a temi, forme e modelli destinati a influenzare fortemente la letteratura italiana.
Contesto e protagonisti
La prima fioritura della letteratura volgare di una lingua romanza avviene nell'XI secolo nell'ambito delle corti francesi, dove accanto al genere epico si impongono, grazie a trovatori e trovieri, i generi del romanzo e della lirica. Gli autori più significativi sono Chrétien de Troyes per la lingua d'oil, Guglielmo d'Aquitania, Jaufré Rudel, Bernart de Ventadorn, Arnaut Daniel per la lingua d'oc.
Nota bene: Trovatore è il poeta in lingua d'oc della Francia meridionale, troviere è quello in lingua d'oil del Nord. Entrambi scrivono versi con accompagnamento musicale.
I temi
La produzione in lingua d'oil
Per quanto riguarda la produzione letteraria della Francia del Nord, si distinguono una materia di Francia e una materia di Bretagna. Alla prima appartengono le chansons de geste, componimenti cantati che raccontano imprese eroiche, soprattutto quelle dei paladini di Carlo Magno che incarnano ideali di forza, nobiltà e fede. Il testo più famoso è la Chanson de Roland, un lungo poema che tratta della strage dell'esercito cristiano nella Battaglia di Roncisvalle. Nella materia di Bretagna si trovano i romanzi di materia cortese, narrazioni intrise di magia e meraviglia, adattate all'ambiente mondano della corte. Il nucleo tematico principale è occupato dalle avventure di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda.
La produzione in lingua d'oc
Nelle corti della Francia meridionale nasce la lirica trobadorica: i trovatori producono una poesia laica, cantano le virtù cortesi, l'amore, la bellezza. Per il poeta il fin'amor (amore perfetto) nasce dalla vista e si alimenta con l'immaginazione. L'amore è elaborato come un rapporto feudale: è totale sottomissione alla donna, è "servitù d'amore". La donna è spesso sposata, quindi è evocata tramite un senhal (pronunciato in occitano: "segnàl"), ovvero uno pseudonimo, per difenderla dalle malelingue.
Poetica e stile
Le chansons della lingua d'oil sono caratterizzate da un linguaggio semplice, da un ritmo cadenzato e da espressioni formulari ripetitive che ne facilitano la memorizzazione. La produzione dei trovatori provenzali, invece, è caratterizzata da grande perizia formale e da raffinati metri e forme linguistiche. Si distinguono il trobar clus ("poetare chiuso") difficile, ermetico, virtuoso e raffinato, e il trobar leu ("poetare leggero"), uno stile più agevole e piano che rifiuta le acrobazie retoriche.
