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Insegnante: Marta

Riassunto

Le parole

​​In poche parole

Per parola si intende l'unità minima in cui è possibile suddividere una frase. La parola è formata da uno o più fonemi (suoni) ed è dotata di un significato e di una funzione autonomi. In un testo scritto puoi riconoscerla facilmente, solitamente si trova tra due spazi bianchi o uno spazio e un segno di interpunzione. 



I morfemi

Un morfema è una porzione di parola portatrice di significato. 


Nota bene: Una parola è composta da morfemi, ma un morfema da solo non costituisce una parola!


I morfemi, a loro volta, possono essere:

  • radici (la parte di parola che contiene il significato);
  • affissi (elementi che si aggiungono a una parola per formarne un'altra; un prefisso precede la radice, un suffisso la segue);
  • desinenze (la parte di parola che fornisce informazioni morfologiche quali genere, numero, modo e tempo verbale...).


Esempio

Nella parola libreria, libr- è la radice, -eri è un affisso, -a è una desinenza.



Le parole primitive

Le parole primitive sono quelle parole composte unicamente dalla radice.
Sono parole brevi come gli articoli, alcuni pronomi, le preposizioni, le congiunzioni.


Esempio

Il, lo, con, per, tra, noi sono parole primitive.



La formazione delle parole

I processi alla base della formazione delle parole sono principalmente la derivazione e la composizione.


Info 1: La derivazione

Quando una nuova parola si forma tramite l'aggiunta di uno o più affissi ad un'altra parola, la nuova parola si dice derivata.

Gli affissi possono essere di due tipi:

  1. prefissi, quando precedono la parola "base" o la sua radice;
  2. suffissi, quando seguono la parola "base" o la sua radice.


Esempio

precotto è una parola derivata tramite l'aggiunta del prefisso pre- alla parola 'cotto'

chitarrista è una parola derivata tramite l'aggiunta del suffisso -ista alla parola 'chitarra'


Nota bene: anche le parole alterate sono derivate, e rappresentano un caso particolare di suffissazione.


Esempio

Parole alterate: benino (da "bene"), signorotto (da "signore").


Info 2: La composizione

Una parola si definisce composta quando deriva dall'unione di (solitamente) due parole. Questa categoria è formata soprattutto da nomi.

Le parole composte possono essere scritte con o senza il trattino tra le due parole "base".


Tipi particolari di parole composte sono:

  1.  le parole macedonia, che comportano la perdita di un pezzo delle parole base;
  2.  quelle formate con le semiparole - sono per metà radici, per metà parole; 
  3.  i conglomerati, ovvero i nomi formati unendo in una parola un'espressione; 
  4. le polirematiche, ovvero le parole composte che si scrivono separate da uno o più spazi; 
  5. gli acronimi (= sigle).


Esempio
  1. parole macedonia: mandarancio;
  2. formate con semiparole: aeroporto, musicologia;
  3. conglomerati: so-tutto-io, viavai;
  4. polirematiche: carta d'identità, fine settimana;
  5. acronimi: ONU, INPS, FAO.


La famiglia lessicale

Una famiglia lessicale è un gruppo di parole che si sono formate a partire da una radice comune.


Esempio

acqua, acquoso, acquazzone e acquerelli appartengono alla stessa famiglia lessicale.



Il significato delle parole

Quando parli e usi determinate parole, non lo fai a caso: impieghi le parole appropriate per esprimere un concetto. Ciò che permette alle parole di aiutarti ad esprimerti è la caratteristica di possedere un significato, ovvero la capacità di rappresentare la realtà. 

La maggior parte delle parole possiede un significato; ogni significato corrisponde a un'immagine mentale.


Info 1: Parole piene e vuote

Le parole piene (o lessicali) possiedono un significato. Appartengono a questo gruppo nomi, aggettivi, verbi e avverbi.

Le parole vuote (o grammaticali) non possiedono un significato vero e proprio, ma svolgono la funzione di collegare tra loro altre parole. Appartengono a questo gruppo articoli, pronomi, congiunzioni e preposizioni.


Esempio
parole piene:
gatto,
amichevole,
dormire,
velocemente

parole vuote:
il,
ci,
con,
per


Info 2: La polisemia

La parola polisemia significa letteralmente "molti significati".

Una parola si dice polisemica quando possiede più di un significato.


Esempio

La parola penna è polisemica. Può significare:

  • lo strumento impiegato per scrivere;
  • lo strumento impiegato per suonare la chitarra (chiamato anche "plettro");
  • un tipo di pasta;
  • una piuma di uccello.


Info 3: Significato letterale e figurato

Il significato letterale di una parola è l'immagine mentale che rappresenta, il suo significato "di base" che descrive una persona/animale/oggetto/situazione reali. Tutte le parole piene hanno un significato letterale.

Molte parole hanno anche un significato figurato, il quale è legato al significato letterale ma è usato per fare similitudini, per veicolare un messaggio che non coincide esattamente con la descrizione di una situazione reale.


Esempio

Significato letterale: "Il mio cane ha giocato con il peluche di mia sorella, ma l'ha fatto a pezzi! Ora il peluche è completamente distrutto."

Significato metaforico: "Paolo è appena venuto a conoscenza della brutta notizia. È distrutto."


L'aggettivo "distrutto" significa, letteralmente, "rotto", "ridotto a pezzi", come puoi evincere dal primo esempio. 

Nel secondo esempio, lo stesso aggettivo non vuole indicare che Paolo sia letteralmente "distrutto", bensì vuole descrivere il suo stato d'animo in maniera figurata.


Info 4: La metafora

La metafora è un espediente linguistico che permette di usare la lingua in senso figurato, discostandosi dal significato letterale di una parola o di un'espressione. La funzione della metafora è di creare, nella mente del lettore o dell'ascoltatore, un'immagine di forte carica espressiva.


Esempio

Mio padre ha sudato sette camicie per costruire a mia sorella una bellissima casetta sull'albero.

sudare sette camicie = faticare molto (significato metaforico)


Info 5: La metonimia

Come la metafora, anche la metonimia è un espediente linguistico che impiega la lingua in senso figurato. Tramite la metonimia  si verifica un trasferimento di significato da una parola a un’altra in base a una relazione di spazio, tempo o causa che le lega.


Esempio
  • nome dell'autore per l'opera: "Passami Dante", per intendere "Passami il libro di Dante = la Divina Commedia";
  • il contenitore per il contenuto: "Bere una bottiglia", per intendere "Bere una bottiglia d'acqua".


I rapporti tra significati

  1. I sinonimi sono parole che hanno un significato simile e hanno la stessa parte del discorso;
  2. gli antonimi (o contrari) sono parole che hanno significato opposto;
  3. gli omonimi sono parole con la stessa forma ma con significato diverso;
  4. l'iponimo è una parola con un significato più specifico rispetto a un'altra di una classe più generica, detta iperonimo.


Esempio
  1. cordiale e simpatico sono sinonimi di amichevole;
  2. ostile è antonimo di amichevole;
  3. salutare (verbo) e salutare (aggettivo, che fa bene alla salute) sono omonimi;
  4. gatto è un iponimo rispetto all'iperonimo felino.


Il campo semantico

Un campo semantico è formato da un gruppo di parole che fanno riferimento a un'area comune di significato.


Esempio

Le parole musica, chitarra, batteria, microfono e concerto fanno parte dello stesso campo semantico.

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FAQ - Domande frequenti

Quando una parola è polisemica?

Cos'è il significato?

Cos'è una desinenza?

Cos'è la radice?

Cos'è un morfema?

Beta

Sono Vulpy, il tuo compagno di studio AI! Studiamo insieme.