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L'Eneide

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Insegnante: Chiara

Riassunto

L'Eneide

In poche parole

Tra le opere più importanti e celebri della letteratura e dell'epica romana vi è l'Eneide, incentrata sulla fondazione di Roma da parte di Enea. Conoscere l'Eneide equivale a conoscere la mitologia e la cultura del popolo romano.



1. L'autore e il titolo

L'autore dell'Eneide è il poeta romano Publio Virgilio Marone, conosciuto semplicemente come Virgilio. Vissuto nel I secolo a.C., egli fu autore di diverse opere, ma l'Eneide risulta essere la più importante, per i contenuti celebrativi della storia romana. Virgilio dedica gli ultimi dieci anni della sua vita alla composizione del poema, che viene pubblicato solo successivamente alla sua morte sotto ordine dell'imperatore Augusto. Il titolo dell'opera deriva da Enea, guerriero troiano in fuga da Troia dopo la caduta della città e protagonista della narrazione.



2. La struttura e la trama

Il poema è composto da circa 10000 esametri dattilici articolati in dodici libri suddivisibili in due parti: i primi sei raccontano il viaggio di Enea verso il Lazio, mentre gli ultimi sei narrano della guerra da lui sostenuta contro i popoli italici. Le vicende narrate coprono un arco temporale pari a 6-7 mesi a partire dalla fuga da Troia di Enea. Seguito dal figlio, dal padre Anchise e da alcuni compagni, il guerriero raggiunge la Sicilia, dove però il padre muore. Dopo aver ripreso il viaggio approda a Cartagine, dove viene accolto dalla regina Didone: nel corso di un banchetto organizzato in suo onore, Enea narra dei viaggi intrapresi fino a quel momento dopo l'abbandono di Troia, incluso un oracolo ricevuto a Delfi che gli profetizza i luoghi dove avrebbe dovuto fondare una nuova stirpe. La regina rimane commossa dal racconto del guerriero, tanto da innamorarsene e pregarlo di rimanere a Cartagine: Enea deve però ripartire verso il Lazio sotto ordine di Mercurio e la regina finisce per uccidersi, addolorata. Salpato da Cartagine, Enea giunge nuovamente in Sicilia, luogo della tomba del padre, dove in suo onore celebra banchetti e sacrifici funebri. Dopo aver lasciato l'isola, Enea intraprende un viaggio negli inferi: qui gli vengono profetizzate nuove guerre e incontra i Troiani morti nel conflitto contro i Greci e le anime di Didone e del padre. Dopo aver lasciato l'Ade, Enea riesce finalmente a giungere nel Lazio. Incontrato il re Latino, Enea gli chiede il permesso di fondare una nuova città: Latino acconsente, e poiché il dio Fauno gli aveva comunicato che la figlia Lavinia avrebbe sposato un uomo straniero con il quale avrebbe dato origine ad una nuova stirpe, egli la dona in sposa a Enea. In questo modo vengono però scatenate le ire di Turno, re dei Rutuli, a cui era stata promessa in sposa Lavinia. Comincia così il conflitto: dopo che Turno uccide alcuni Troiani e Pallante, alleato di Enea, il guerriero troiano comincia a uccidere tutti, soldati e cittadini. Turno capisce così che per il bene del suo popolo è meglio affrontare Enea in duello, dal quale però esce sconfitto. Il poema si conclude con la vittoria di Enea, che sposa Lavinia dando vita ad un nuovo popolo.



3. Il protagonista e le tematiche

Il protagonista dell'Eneide è Enea, figlio della dea Venere e del mortale Anchise, cugino del re troiano Priamo. Eroe valoroso, con la fine della guerra di Troia egli si sottomette totalmente alla volontà degli dèi per portare avanti la missione da loro voluta, ovvero la fondazione della città di Roma. Per questo motivo la caratteristica principale dell'eroe è la cosiddetta pietas, ovvero la devozione assoluta nei confronti delle divinità e dei loro disegni. Enea fa di tutto per portare a termine il compito affidatogli, talvolta sacrificando i propri interessi e sentimenti: un esempio di ciò è la regina Didone, di cui Enea ricambia l'amore ma che è costretto ad abbandonare. Pur presentando tematiche tipiche del genere epico, come il viaggio e il conflitto, il tema principale dell'Eneide è la celebrazione della città di Roma e delle sue origini. Si tratta di una tematica fortemente voluta dall'imperatore Augusto, al quale il poeta Virgilio era stato vicino, e che ha voluto la pubblicazione dell'opera proprio per nobilitare e diffondere la storia e la potenza della città. 



4. L'influenza delle opere omeriche

Nell'Eneide è possibile notare diverse analogie con le opere omeriche, l'Iliade e l'Odissea. Dal punto di vista tematico si hanno il tema del viaggio e della guerra, che si possono ricondurre rispettivamente alla prima e alla seconda metà del poema. I primi sei libri dell'opera infatti, incentrati sul viaggio di Enea verso il Lazio, si articolano in modo simile all'Odissea, mentre gli ultimi sei libri sono più vicini all'Iliade, narrando i conflitti con i popoli del Lazio. Un'altra analogia con la produzione omerica adottata da Virgilio è la tecnica del flashback: così come Odisseo, giunto alla corte del re Alcinoo, si appresta a narrare i suoi viaggi, anche Enea ripercorre le sue vicende durante il banchetto organizzato da Didone. Per questo motivo anche nell'Eneide, come nell'Odissea, è possibile individuare due tipologie di narratore: un narratore in prima persona rappresentato dal protagonista, che racconta appunto le proprie avventure, e un narratore esterno per il resto dell'opera.

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