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Il mito greco e romano: le differenze

Il mito greco e romano: le differenze

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Insegnante: Chiara

Riassunto

Il mito greco e romano: le differenze

In poche parole

La creazione di miti ha caratterizzato molte culture nel corso della storia. I più celebri sono però quelli della tradizione greca e romana, tutt'ora studiati e fonte d'ispirazione per la produzione artistica moderna. A causa delle molte analogie, quando si parla di mitologia greca e romana si tende a fondere le due culture in un unico prodotto: in realtà si tratta di due fenomeni distinti, sviluppatisi in momenti diversi della storia e che hanno mantenuto sottili differenze anche in seguito all'avvicinamento delle due culture.



1. La storia della mitologia greca

Le prime fonti mitologiche della cultura greca risalgono al IX-VIII secolo a.C. e sono incentrate sulle vicende di dèi ed eroi. Elemento fondamentale è quello del pantheon, una gerarchia di divinità che governano sulla vita degli esseri umani, i quali attraverso riti e preghiere cercavano di ottenerne la benevolenza. I miti greci riguardano le vicende di queste divinità, spesso intrecciate con quelle degli uomini.



2. La storia della mitologia romana

Prima dell'incontro con la civiltà greca, il popolo romano aveva i propri miti e le proprie leggende, riguardanti principalmente la fondazione e lo sviluppo della città di Roma (un esempio è la storia di Romolo, fondatore di Roma). Verso la fine della Repubblica (I secolo a.C.) i Romani entrarono in contatto con i Greci, assorbendone la mitologia, la quale si fuse con le divinità italiche preesistenti.



3. Le divinità

Il pantheon greco è costituito dagli Olimpi (o Dodekatheon, che significa "dodici dèi"), così chiamati poiché secondo la narrazione risiedono sulla cima del Monte Olimpo, talmente alta che non è visibile agli occhi degli esseri umani. Quando le divinità del pantheon vennero assorbite dalla cultura romana presero il nome di Dèi Consenti. Si tratta di divinità che incarnano ogni aspetto della vita, della società e della natura, ma pur essendo figure soprannaturali e immortali vengono rappresentate, sia nell'aspetto che nel comportamento, esattamente come gli esseri umani: si innamorano, si arrabbiano, litigano, sono colte da invidie ed episodi di egoismo, e sono proprio questi aspetti umani che sono al centro delle vicende narrate. Ecco le dodici divinità, presentate con il nome greco seguito dall'equivalente romano:

  • Zeus/Giove: sovrano dell'Olimpo, dio del cielo e dei fenomeni atmosferici;
  • Era/Giunone: moglie di Zeus/Giove, dea della famiglia, del matrimonio e del parto;
  • Ares/Marte: dio della rabbia, della guerra violenta e dello spargimento di sangue;
  • Poseidone/Nettuno: dio del mare, dei terremoti e dei maremoti;
  • Atena/Minerva: dea della sapienza, della strategia, della guerra giusta;
  • Apollo/Febo: dio delle arti e dell'intelletto, nonché colui che traina il carro del sole;
  • Hermes/Mercurio: messaggero degli dèi, dio del commercio e del viaggio;
  • Artemide/Diana: dea della caccia, della foresta, degli animali selvatici e della luna;
  • Dioniso/Bacco: dio del vino, delle feste, della follia e dell'estasi;
  • Afrodite/Venere: dea della bellezza e dell'amore;
  • Demetra/Cerere: dea dell'agricoltura, del raccolto, della fertilità e della terra;
  • Efesto/Vulcano: fabbro degli dèi, dio del fuoco, della metallurgia e della tecnologia.



4. Le Metamorfosi di Ovidio

Un'opera importante per lo studio della mitologia greco-romana sono le Metamorfosi di Ovidio, poeta romano del I secolo d.C. che raccolse e rielaborò più di 250 miti, dando vita ad una vera e propria enciclopedia della mitologia classica. Alcuni celebri miti presenti nelle Metamorfosi sono:

  • il mito di Apollo e Dafne: in esso il dio Apollo si innamora della ninfa Dafne, che dopo aver tentato di fuggire implora il padre (il dio-fiume Peneo) di aiutarla, venendo così trasformata in un albero;
  • il mito di Narciso, giovane dalla bellezza e dalla grazia tanto incredibili da far innamorare chiunque lo incontrasse, tra cui la ninfa Eco, condannata da Giunone a ripetere solo la parte finale delle parole e che per questo motivo non viene capita da Narciso; la ninfa muore consumata dal dolore e di lei non rimane nient'altro che la voce, mentre Narciso si innamora del proprio riflesso su uno specchio d'acqua, tanto da lasciarsi morire e trasformarsi in un fiore;
  • il mito del filo di Arianna: in esso viene narrato di Teseo, giovane ateniese che si offre volontario per essere mandato a Creta nel labirinto del Minotauro per ucciderlo, e di Arianna, figlia del re di Creta che si innamora di lui; Arianna decide di dare a Teseo un gomitolo per permettergli di uscire dal labirinto, ma una volta uscito il giovane la lascia sull'isola di Nassa, dove la trova Dionisio, che la prende in sposa.

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FAQ - Domande frequenti

Quale opera è importante per lo studio della mitologia greco-romana?

Che tipo di divinità sono quelle presenti nella mitologia greco-romana?

Che tipo di mitologia avevano i romani prima dell'incontro con la cultura greca?

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