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I Mongoli: da Gengis Khan a Tamerlano

I Mongoli: da Gengis Khan a Tamerlano

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L'età del bronzo e il Mediterraneo


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Insegnante: Massimiliano

Riassunto

I Mongoli: da Gengis Khan a Tamerlano

​​In breve

L'epopea del popolo mongolo, che nel XIII secolo creò il più grande impero mai visto.



Il territorio

In Asia centrale il territorio prevalente è la steppa: immense pianure ventose, in cui è difficile coltivare. Sono pochi gli ostacoli naturali, questa è infatti un'area di passaggio e transito fra Europa e Asia.



La società

Fin dai tempi antichi, queste aree furono abitate da pastori nomadi, che si spostavano in cerca di nuovi pascoli. Fra queste popolazioni, gli Unni si spostarono sempre più verso Ovest, fino ad arrivare in Europa (nell'attuale Ungheria). Nel XII secolo, la steppa era abitata dal popolo dei Mongoli, che per secoli erano rimasti divisi in numerose tribù. Erano pastori nobili e guerrieri abilissimi, soprattutto arcieri a cavallo, che praticavano incursioni e razzie verso i popoli vicini (sedentari), i quali ne avevano il terrore.



Gli eventi


GENGIS KHAN

Le tribù mongole vennero unificate dal condottiero Temugin (ca 1155 - 1227), il quale venne proclamato Gengis Khan, un titolo incerto che probabilmente significa "signore universale". Egli guidò i Mongoli alla conquista dell'Asia, riuscendo ad arrivare a est fino alla Cina settentrionale, a ovest fino al Mar Caspio. Anche se crudele con gli oppositori e probabilmente analfabeta, Gengis Khan dotò il suo impero di un'efficiente organizzazione e di buone leggi, impiegando funzionari persiani e cinesi.


I KHAN MONGOLI E L'IMPERO

Alla morte di Gengis Khan, i suoi successori intrapresero nuove campagne, espandendo il dominio mongolo (la cui capitale era Karakorum, nell'attuale Mongolia) in più direzioni: essi arrivarono a est nella Cina meridionale, mentre a ovest occuparono la Mesopotamia, ponendo fine all'impero dei Turchi Selgiuchidi e saccheggiando Baghdad, capitale del califfato abbaside (1258). Non riuscirono però a sconfiggere i Mamelucchi d'Egitto, che ne fermarono l'avanzata.


Ricorda: il califfo Abbaside ormai aveva solo una sovranità nominale sui territori musulmani. Alla sua morte, furono i Mamelucchi a diventare dinastia di riferimento per l'Islam sunnita e protettori di Medina, La Mecca e Gerusalemme.


A nord, l'avanzata mongola proseguì per tutte le attuali Russia, Polonia e Ungheria, fin quasi ad arrivare al Mar Mediterraneo. L'ultimo sovrano mongolo a regnare sull'impero unito fu Kubilai Khan (1215-1294),  che terminò la conquista della Cina. Egli spostò la sua capitale a Khanbaliq (attuale Pechino), e fondò la dinastia Yuan, che regnò sulla Cina dal 1279 al 1368.

In seguito, l'impero mongolo si divise in più Stati retti da diverse dinastie, che solo nominalmente rispondevano al Gran Khan (che regnava in Cina): il Khanato Chagatai in Asia centrale, l'Ilkhanato di Persia, il Khanato dell'Orda d'Oro che regnava anche sull'attuale Russia.

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L'impero mongolo e la divisione dei khanati


TAMERLANO

Timur Lenk, cioè Timur "lo zoppo" (ca 1336-1405) era un capo turco-mongolo che si riteneva discendente di Gengis Khan, e fu l'ultimo condottiero che tentò di riunire i khanati mongoli in un unico impero. Egli sconfisse infatti gli eserciti di Persia, dell'Orda d'Oro, degli Ottomani e del sultanato di Delhi in India. Il suo impero arrivava dal Mar Nero al Pakistan, con capitale la splendida città di Samarcanda (nell'attuale Uzbekistan). Conosciuto in Europa come Tamerlano, fu un condottiero abile e spietato. Non riuscì però a creare istituzioni durature: alla sua morte il suo impero si dissolse.



Le conseguenze

L'invasione mongola pose fine al califfato degli Abbasidi nel 1258 e all'Impero dei Turchi Selgiuchidi: in Medio Oriente sorsero quindi nuovi Stati turchi, tra cui il piccolo principato degli Ottomani, che avrebbe fondato a sua volta un vasto impero. Tamerlano travolse vari Stati: egli arrestò momentaneamente la minaccia degli Ottomani verso l'Impero bizantino, e contribuì ad accelerare il declino del sultanato di Delhi.


LA PAX MONGOLICA

Nei territori sottomessi, i vari khan seppero creare istituzioni solide, che pacificarono gran parte dell'Asia continentale fu il periodo della "pace mongolica", in cui i sovrani garantivano ordine e sicurezza, ed erano tolleranti verso i mercanti e viaggiatori stranieri, che percorrevano così facilmente la Via della setaFra questi, il mercante Marco Polo (1254-1324) da Venezia giunse alla corte del Gran Khan Kubilai. Numerosi furono anche i missionari cristiani e gli inviati del papa, il quale sperava in un'alleanza con i Mongoli contro i musulmani (mai realizzata).


Ricorda: Polo fu l'autore del Milione, il resoconto dei suoi viaggi, in cui descrisse l'Asia e l'Estremo Oriente.

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