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Illuminismo e dispotismo illuminato

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Insegnante: Massimiliano

Riassunto

Illuminismo e dispotismo illuminato

In breve

Il principale movimento culturale del Settecento, che venne definito di conseguenza il "secolo dei lumi", fu l'Illuminismo, che ebbe conseguenze a livello culturale, politico e istituzionale.



Definizione

L'Illuminismo fu il movimento culturale dell'Europa del Settecento. Grazie ai progressi che la scienza aveva compiuto nel XVII secolo, molti arrivarono a guardare con ottimismo al futuro dell'umanità, il cui cammino avrebbe dovuto essere guidato dai "lumi della ragione", in nome della razionalità e del progresso. Alcuni monarchi assoluti applicarono i principi illuministi alla gestione dei loro Stati: si parla perciò di dispotismo illuminato.



Le origini e le caratteristiche

I filosofi illuministi si dedicarono alle discipline che avrebbero potuto migliorare la vita delle persone: scienze, politica, economia, diritto. Proposero una visione delle persone come cittadini del mondo, in nome dell'uguaglianza e della tolleranza. Molti di loro furono atei (cioè rifiutavano la religione) o deisti (credevano in un Essere Superiore, non limitato a un'unica religione). Il loro obiettivo era diffondere il sapere, scacciando le tenebre dell'ignoranza: per questo promossero un'opera che contenesse tutta la conoscenza, l'Enciclopedia, pubblicata in Francia tra 1751 e 1772 (da Diderot e D'Alembert).



La diffusione

L'Illuminismo nacque in Inghilterra, ma si sviluppò soprattutto in Francia. Si diffuse anche nel resto d'Europa: in Italia, ad esempio, i centri principali furono Milano e Napoli. L'Enciclopedia circolò in tutta Europa, dove il francese era la lingua colta. Ebbe un grande successo, anche se solo nobili e borghesi poterono permettersela. Le idee illuministe circolarono anche attraverso altri mezzi.

  • Grand Tour: il viaggio d'istruzione dei giovani aristocratici per l'Europa;
  • i giornali: nati nel Seicento, erano semplici fogli che davano notizie e spiegavano fatti d'attualità;
  • club, caffè, salotti, teatri pubblici: luoghi in cui i ricchi borghesi e la cittadinanza si riunivano per discutere;
  • nacquero anche alcune associazioni culturali, come l'Accademia dei pugni a Milano (con Pietro Verri).


GLI ILLUMINISTI

  • Montesquieu (1689-1755): propose per primo la teoria della separazione dei poteri dello Stato (legislativo, esecutivo, giudiziario);
  • Rousseau (1712-1778): elaborò una teoria per cui tutto il potere appartiene al popolo (sovranità popolare) e fu favorevole alla democrazia diretta;
  • Smith (1723-1790): fondò la moderna scienza economica, spiegando la divisione del lavoro e la "mano invisibile" del mercato;
Storia; Il Settecento; 1a media; Illuminismo e dispotismo illuminato

François-Marie Arouet, detto Voltaire

  • Beccaria (1738-1794): condannò duramente la pena di morte e la tortura;
  • Voltaire (1694-1778): incoraggiò la guida di un "despota" purché fosse "illuminato", ossia governasse secondo ragione per il benessere del popolo.

IL DISPOTISMO ILLUMINATO

Nel secondo Settecento, alcuni sovrani tentarono di adottare le idee degli illuministi, modernizzando i loro Stati.

  • In Austria e nell'Impero asburgico l'imperatrice Maria Teresa d'Asburgo fece realizzare un catasto e promosse lo sviluppo culturale. Suo figlio Giuseppe II proseguì con le riforme;
  • in Russia lo zar Pietro il Grande avviò la modernizzazione del Paese, fondando la nuova capitale di San Pietroburgo e limitando il potere dei nobili. Caterina la Grande riformò le leggi su principi illuministici;
  • il re Federico II di Prussia fu amico personale di Voltaire, sviluppò economia, scienze e arti nel suo Paese;
  • il granduca Pietro Leopoldo di Toscana fu il primo ad abolire la pena di morte in Europa (1786).
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Maria Teresa d'Asburgo

(1717-1780)

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Federico di Prussia

(1712-1786)


Le conseguenze


I CONTRIBUTI DEL PENSIERO ILLUMINISTA

  • Nacque in questo periodo l'opinione pubblica: il popolo si riuniva per discutere delle proprie dee e per essere ascoltato dai regnanti;
  • aumentò la diffusione dei giornali: nacquero le pubblicazioni periodiche, come i quotidiani (l'inglese The Spectator, l'italiano Il caffè);
  • con Adam Smith nacque il liberismo, la dottrina per cui lo Stato non doveva interferire nell'economia. Fu popolare fino al Novecento;
  • la divisione dei poteri di Montesquieu, il concetto di sovranità popolare di Rousseau e il rifiuto della tortura di Beccaria costituiscono dei fondamenti per gli attuali Stati democratici.


I DESPOTI ILLUMINATI TRA RIFORME E REPRESSIONE

  • I sovrani illuminati rafforzarono il proprio potere, rendendo l'amministrazione dello Stato moderna ed efficiente. Vennero indeboliti i nobili (privandoli delle imposte dei contadini) e il clero (la Compagnia di Gesù venne soppressa nel 1773);
  • venne favorita un'istruzione diffusa e laica;
  • i sovrani interruppero le riforme quando esse rischiarono di minacciare il loro potere: accadde per la Russia di Caterina, che soppresse numerose rivolte contadine;
  • in questo periodo si rafforzarono i grandi Stati dell'Europa centro-orientale: la Prussia, la Russia, la monarchia degli Asburgo d'Austria.

Le idee illuministe ispireranno la Rivoluzione americana e la Rivoluzione Francese.

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FAQ - Domande frequenti

Quali furono i contributi dell'Illuminismo per gli attuali Stati democratici?

Che rapporto avevano gli illuministi con la religione?

Come ebbe origine il nome "Illuminismo"?

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