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Roma: origini e Repubblica

L'Italia preromana e Roma monarchica

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L'età del bronzo e il Mediterraneo


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Insegnante: Priscilla

Riassunto

L'Italia preromana e Roma monarchica

​​In breve

L'Italia preromana era un crogiolo di popoli, villaggi e città fortificate. Gli Etruschi si distinsero come prima civiltà avanzata, fino a quando sorse Roma. 



Il territorio

La penisola italica storicamente è un luogo ricco di risorse, fertile per l'agricoltura e propizio per i commerci. I primi insediamenti agricoli sorsero in Puglia nel VII millennio a.C. e poi in Pianura Padana. Nel corso dei millenni si sono avvicendati molti popoli. Nell'VIII secolo a.C. anche Greci e Fenici arrivarono in Italia, e si sviluppò la civiltà etrusca. Il Lazio era abitato da Latini, il cui centro principale era Alba Longa, e Sabini.

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I popoli dell'Italia preromana



La società

L'Italia preromana era caratterizzata da villaggi fortificati, spesso aristocratici, ma che non costituivano Stati unitari. Anche gli Etruschi erano organizzati in città-Stato indipendenti ma alleate tra loro (la "dodecàpoli" era un'alleanza militare) ciascuna governata da un lucumone (re-sacerdote). Dopo il VI secolo a.C. le città etrusche si trasformarono in repubbliche oligarchiche, con magistrati eletti da assemblee formate dalle famiglie ricche.


LA PRIMA SOCIETÀ ROMANA

Solo con la nascita della monarchia di Roma comparve uno Stato unitario retto da alcune istituzioni. Il re-sacerdote era eletto dal Senato, un'assemblea che aveva il compito di affiancare il re. La società era divisa.

  • Tribù, forse i tre gruppi etnici di Etruschi, Sabini e Latini da cui nacque Roma; 
  • curie, dieci per ciascuna tribù: formavano i comizi curiati (assemblee popolari). 



La religione

I popoli italici erano politeisti, le divinità avevano un forte legame con la natura ed esisteva già un culto dei morti (necropoli). Le principali divinità etrusche erano Tinia, Eri e Minerva, che sotto Roma divennero Giove, Giunone e Minerva. Gli Etruschi interpretavano il volere degli dei con auguri (interpretazioni del volo degli uccelli) e aruspici (lettura delle viscere).


Ricorda: i Romani acquisirono alcuni di questi riti che si ritrovano anche nella leggenda della fondazione: Romolo e Remo affidarono all'interpretazione del volo degli uccelli il giudizio su chi sarebbe stato re di Roma. 



La cultura

Tecnologie agricole (aratro) e artigianali (ceramiche) erano presenti in Italia già nel Neolitico. I metalli erano lavorati già dal 3000 a.C. (rame). La scrittura invece non comparve fino al 1000 a.C. La civiltà etrusca segnò un cambiamento in questo senso (scrittura fonetica): era infatti tecnologicamente avanzata e prospera, godendo di eventi musicali, sportivi e del cibo. Roma acquisì molto da questa cultura, ad eccezione dell'importanza che gli Etruschi riconoscevano alla donna.

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Il "Sarcofago degli sposi" etrusco



Gli eventi

L'Italia ha visto avvicendarsi numerose civiltà: i Camuni sulle Alpi, la civiltà delle terramare nella Val Padana, quella nuragica in Sardegna, la cultura villanoviana in Emilia-Romagna e in Toscana. Nell'VIII secolo a.C. con l'arrivo di Fenici e Greci le civiltà crebbero.


GLI ETRUSCHI

Nell'VIII secolo a.C. nell'Italia centrale (attuali Umbria, Toscana e Lazio settentrionale) si affermarono gli Etruschi. Le loro città sorgevano su alture e disponevano di tecnologia avanzata: sistemi idraulici, scrittura,  acquedotti, metalli, arco a tutto sesto. Questo popolo si estese verso il mar Tirreno e nella Pianura Padana, fino a scontrarsi con le città della Magna Grecia (Siracusa, Cuma), con i Celti e con Roma.


LA FONDAZIONE DI ROMA

Secondo la leggenda nel 753 a.C. nacque Roma, fondata da Romolo e Remo. 

Secondo la leggenda, Romolo tracciò i confini (il pomerio) sul colle Palatino e uccise

il fratello Remo che aveva superato in armi il tracciato.

Secondo la ricostruzione storica, in quegli anni 

più villaggi sul Palatino si unirono, e i Latini si unirono ai Sabini (leggenda del ratto delle Sabine).

 Iniziò la monarchia di Roma.

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Romolo e Remo allattati dalla lupa


LA MONARCHIA ROMANA

Secondo la leggenda ci furono sette re tra il 753 a.C. e il 509 a.C.: Romolo, Numa Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo. Quasi sicuramente furono di più.

Ogni re apparteneva a una diversa etnia italica: latina, sabina, etrusca. Roma si espanse, la prima città conquistata fu Alba Longa. L'influenza etrusca conferì a Roma un vantaggio tecnologico: fu edificato il Circo Massimo, fu bonificata l'area del foro (la piazza centrale della città), fu introdotto il sistema di acquedotti e idraulico (la Cloaca Maxima). 

La monarchia terminò nel 509 a.C., quando i Romani cacciarono i Tarquini. La ricostruzione storica afferma che i Romani furono sconfitti da Porsenna, re etrusco di Chiusi. Solo quando i Greci sconfissero Porsenna Roma ottenne l'indipendenza. La leggenda invece narra di eroi come Orazio Coclite e Muzio Scevola, che respinsero gli Etruschi. 



Le conseguenze

L'influenza etrusca sulla nascente Roma aveva fornito importanti mezzi di crescita. Nel V secolo a.C. i Romani entrarono nella Lega latina per difendersi dagli attacchi di Volsci ed Equi che si espandevano dagli Appennini. La leggenda della fondazione di Roma fu costruita a posteriori, quando Roma era già una civiltà affermata. Nel 509 a.C. iniziava l'epoca repubblicana.

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