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Restaurazione e moti rivoluzionari

Restaurazione e moti rivoluzionari

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L'età del bronzo e il Mediterraneo


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Insegnante: Massimiliano

Riassunto

Restaurazione e moti rivoluzionari

In breve

In un'Europa profondamente cambiata da Rivoluzione Francese e Napoleone, i sovrani europei cercarono di riportare l'ordine. Ci riuscirono solo in parte: gli ideali rivoluzionari insegnarono a borghesi e liberali a ribellarsi al vecchio potere assoluto, anche nelle colonie dell'America Latina.



Il quadro generale


IN EUROPA

Le grandi potenze intendevano ristabilire l'ordine precedente a Napoleone, seguendo i principi di legittimità (riportare al potere i vecchi sovrani) e di equilibrio (per garantire la pace). In molti Stati tornarono le monarchie assolute, a cui si opponevano i liberali, che chiedevano limiti al potere regio a difesa delle libertà individuali. Erano divisi in moderati (favorevoli alla monarchia costituzionale e a un diritto di voto limitato a ricchi e istruiti) e democratici (che chiedevano la repubblica e il suffragio universale maschile). Sostenevano il libero mercato (liberismo), ed erano soprattutto borghesi. In questo periodo cominciarono i primi sentimenti nazionali (un popolo = un territorio) e si diffuse la cultura del Romanticismo.


IN AMERICA

Con Spagna e Portogallo perdenti contro Napoleone, le loro colonie in America iniziarono ad aspirare all'indipendenza, nel solco della Rivoluzione americana e di quella francese. Inoltre i regnanti europei favorivano nelle colonie gli europei bianchi, e non la maggioranza di creoli (nati in America da bianchi). Infine, la Gran Bretagna appoggiò l'indipendenza delle colonie, per estendere la sua influenza sull'America Latina.



Gli eventi


IL CONGRESSO DI VIENNA

Dal 1815, gli ambasciatori delle potenze a si riunirono a Vienna, dove stabilirono un nuovo assetto per l'Europa.


  • I Borbone tornarono sul trono di Francia. Vennero creati degli Stati-cuscinetto (Svizzera, Olanda e Belgio, regno di Sardegna) per contenerla nei confini del 1792;
  • il Sacro Romano Impero non fu riformato: una Confederazione germanica riuniva i nuovi 39 stati tedeschi indipendenti, su cui dominavano il regno di Prussia e il nuovo impero d'Austria;
  • l'Inghilterra mantenne le colonie acquisite durante le guerre napoleoniche (tra cui la colonia del Capo, in Sudafrica) e il dominio dei mari. Dal 1801 assunse il nome di Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda;
  • la Polonia venne assorbita dalla Russia, la Norvegia passò dalla Danimarca alla Svezia;
  • l'Italia venne divisa: regno di Sardegna (Piemonte, Liguria, Sardegna) ai Savoia. Regno Lombardo-Veneto (antico ducato di Milano, Valtellina, e repubblica di Venezia) all'Austria. Ducati di Modena, Parma, Lucca e granducato di Toscana a principi Asburgo. Stato della Chiesa al papa. Nuovo regno delle Due Sicilie (Napoli e Sicilia) ai Borbone.

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L'Europa nel 1815

Si creò un nuovo sistema di alleanze, per garantire l'ordine (principio di intervento): la Santa Alleanza fu stipulata tra Austria, Prussia e Russia (1815).


I MOTI DEGLI ANNI VENTI

Nacquero e si rafforzarono le società segrete (massoneria, carboneria), che sostennero i moti liberaliNel 1820 in Spagna, Portogallo, e nel regno delle Due Sicilie alcuni ufficiali chiedesero delle monarchie costituzionali. Nel 1821 si ribellarono gli ufficiali in Piemonte, e la Grecia si sollevò contro l'Impero ottomano.

La Santa Alleanza e la Francia soffocarono questi moti (1823). Unica eccezione fu la Grecia che nel 1830, sostenuta dall'opinione pubblica europea e dalle grandi potenze (per ragioni politico-economiche), fu resa indipendente.


L'INDIPENDENZA DELL'AMERICA LATINA

Nel 1804 si era ribellata la colonia francese di Saint-Domingue, nelle Antille: con la guida dello schiavo nero Toussaint Louverture essa giunse all'indipendenza come repubblica di Haiti.

Dal 1808, durante la guerriglia spagnola contro Napoleone,

le colonie si ribellarono:

Simon Bolivar e José de San Martin guidarono all'indipendenza

tra 1811 e 1828 le ex colonie spagnole,

che divennero repubbliche.

Nel 1822 il Brasile si separò pacificamente dal Portogallo,

e divenne un impero.

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L'America Latina indipendente



I MOTI DEGLI ANNI TRENTA E LA RIFORMA ELETTORALE IN INGHILTERRA

Nel 1830 la "rivoluzione di luglio" in Francia portò Carlo X di Borbone a cedere la corona a Luigi Filippo d'Orléans, re "per volontà della nazione" (non più per diritto divino). Le insurrezioni che ne seguirono ebbero successo solo dove era presente una forte borghesia e un'industria fiorente: fu il caso del Belgio che, sostenuto da Francia e Inghilterra, si separò dai Paesi Bassi. Fallirono invece i moti in Polonia (repressi dai Russi) e in Italia. In Inghilterra la riforma elettorale del 1832 estese il suffragio a tutti i borghesi.


Ricorda: in queste elezioni il governo inglese da conservatore (Tory), divenne liberale (Whig) e fece da modello per i moderati d'Europa.


MAZZINI E I MODERATI ITALIANI

In Italia, Mazzini e la Giovine Italia chiedevano l'unificazione: in quanto liberali democratici, vennero repressi. Ebbero inizialmente più successo i moderati, che chiedevano ai sovrani riforme e costituzioni, e proponevano una federazione di Stati italiani (Cattaneo, Gioberti), ma erano osteggiati dall'Austria.


IL 1848 IN EUROPA

In Francia il popolo insorse contro il re, accusato di favorire i borghesi. Il 25 febbraio 1848 fu proclamata la repubblica, a suffragio universale maschile. Alle elezioni la ricca borghesia mantenne il potere, e venne eletto presidente Luigi Napoleone Bonaparte, nipote dell'imperatore. Nel marzo 1848 scoppiarono dei moti anche negli Stati tedeschi: i liberali volevano l'unificazione sotto la guida del re di Prussia, che però rifiutò, e i moti fallirono. Altre rivolte scoppiarono nell'impero austriaco. Solo con l'aiuto dell'esercito russo il governo di Vienna riuscì a reprimerli.


IL 1848 IN ITALIA

Nel Lombardo-Veneto insorsero Milano (Cinque giornate) e Venezia. Spinti dai moti, alcuni sovrani italiani concessero la costituzione. Fra questi, il re piemontese Carlo Alberto intervenne a fianco dei moderati, i quali speravano nell'unificazione della penisola (Prima guerra d'indipendenza italiana). I democratici proclamarono delle repubbliche a Venezia, a Roma e in Toscana, mentre la Sicilia insorse contro i Borbone. Il Piemonte venne sconfitto dagli Austriaci a Novara, e Carlo Alberto abdicò a favore del figlio, Vittorio Emanuele II. Le truppe austriache soffocarono i moti democratici nel Lombardo-Veneto e in Toscana. Nel 1849 l'esercito francese reinsediò il papa a Roma. Tutte le costituzioni, tranne quella sabauda, furono revocate.



Le conseguenze

Con il congresso di Vienna si formò un "concerto delle potenze" (Inghilterra, Francia, Austria, Prussia e Russia) per mantenere l'equilibrio in Europa, dove non scoppiarono altri conflitti generali fino alla Prima Guerra Mondiale. Non venne rispettato il principio di autodeterminazione dei popoli e fu favorito l'assolutismo, provocando i moti liberali.


Ricorda: il congresso di Vienna decise di abolire la tratta degli schiavi. La schiavitù rimase comunque in America e nel mondo musulmano.


Dopo l'indipendenza delle colonie latino-americane, nel 1823 il presidente statunitense James Monroe elaborò la sua dottrina di "America agli Americani", ossia di rifiuto dell'ingerenza europea sul continente. Nacquero in questo periodo il regno del Belgio e il regno di Grecia. Dall'indipendenza della Grecia cominciò la "questione d'Oriente", in cui le potenze europee tentarono di approfittare della debolezza dell'Impero ottomano: già nel 1830 la Francia si impadronì dell'Algeria. Gli unici Paesi a non essere travolti dai moti del 1848 furono l'Inghilterra (liberale dal 1832) e la Russia (a causa dell'apparato repressivo). Il Piemonte divenne lo Stato di riferimento per i moderati che aspiravano all'unità d'Italia. La costituzione piemontese del 1848 (Statuto albertino) divenne poi la costituzione del regno d'Italia.

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L'indipendenza dell'America Latina in breve

Quali furono le conseguenze del congresso di Vienna?

Cosa successe nel 1848 in Italia?

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