La Persia e le guerre persiane

​​In breve

Nel VI secolo a.C. si affermò il potente Impero persiano. Lo scontro con le città libere della Grecia fu inevitabile: Atene e Sparta resistettero. 

Il territorio

La Persia corrispondeva in origine all'odierno Iran. Nel VI secolo a.C. si espanse diventando un impero grazie alle conquiste di re Ciro II il Grande (559-529 a.C.), Cambise II (529-522 a.C.) e Dario (522-485 a.C.). Conquistarono la Mesopotamia, l'Egitto, la Siria, la Fenicia, l'Asia Minore, il Pakistan, l'Afghanistan, l'Uzbekistan, la Tracia, la Libia e la Nubia. 

La società

La Persia era governata dal Gran Re che risiedeva in una delle tre capitali: Susa, Persepoli ed Ecbatana. L'imperatore non si considerava un dio, ma era superiore a tutti i sudditi che dovevano inchinarsi di fronte a lui (proskynesis). I satrapi amministravano le satrapie (province) ed erano controllati da funzionari vicini all'imperatore. I Persiani concessero autonomia ai popoli conquistati (anche religiosa), in cambio dovevano pagare dei tributi. 

La religione

La Persia era un calderone di culture e religioni: vigeva la tolleranza. I Persiani professavano lo Zoroastrismo o Mazdeismo: credevano nel dualismo tra bene e male, incarnati rispettivamente dalle divinità Ahura Mazdā e Ahriman.

Gli eventi

LA PRIMA GUERRA PERSIANA

Nel VI secolo a.C. i Persiani invasero l'Asia Minore, in particolare la Ionia, dove si trovavano alcune poleis greche che furono sottomesse. Nel 499 a.C. la polis di Mileto si ribellò al dominio persiano insieme ad altre città. Solo Atene aiutò i ribelli che furono sconfitti nel 494 a.C.: Mileto fu rasa al suolo. Dario, l'imperatore persiano, attaccò la Grecia nel 492 a.C.. Le uniche poleis a opporsi furono Atene e Platea, Sparta era impegnata a sedare una rivolta degli iloti.

Persiani (20 mila) e Ateniesi (10 mila) si affrontarono a Maratona nel 490 a.C. Vinsero gli Ateniesi guidati da Milziade grazie alla tattica e alla falange oplitica. I Persiani, sconfitti, si ritirarono.

Ricorda: Filippide corse 42 chilometri per raggiungere Atene e annunciare la vittoria, è all'origine della moderna gara sportiva.

ATENE TRA LE DUE GUERRE

Atene era forte dopo Maratona. Gli aristocratici, guidati da Aristide, e i popolari, guidati da Temistocle, si scontrarono sul ruolo della città. I primi erano conservatori che guardavano alla terraferma, i secondi erano commercianti e volevano espandersi nell'Egeo. Vinse Temistocle e nel 482 a.C. Atene costruì una flotta di triremi.

LA SECONDA GUERRA PERSIANA

Nel 485 a.C. Serse succedette a Dario e nel 480 a.C. si scagliò contro la Grecia con un esercito di 100 mila uomini e 600 navi: superò l'Ellesponto costruendo un ponte di barche, secondo i Greci peccando di hubris (tracotanza).

Molte poleis greche si allearono nella Lega ellenica guidata da Atene e Sparta: era in gioco la libertà dei Greci. I primi scontri avvennero al passo delle Termopili e a Capo Artemisio (per mare). Alle Termopili rimasero solo trecento spartiati guidati da re Leonida a combattere fino alla morte per rallentare i nemici. L'Attica fu conquistata dai Persiani, Atene evacuata e bruciata, la guerra si spostò a Salamina: Temistocle annientò la flotta di Serse (settembre 480 a.C.). 

Nel 479 a.C. i Greci guidati dal generale spartano Pausania sconfissero i Persiani a Platea, mentre gli Ateniesi trionfavano a Capo Micàle. I Persiani erano sconfitti.

Le conseguenze

La vittoria contro i Persiani affermò la libertà dei Greci e il modello della polis. Atene e Sparta divennero le due città più potenti della Grecia e presto sarebbe scoppiato il conflitto tra le due poleis.