Sparta e Atene segnarono la storia greca dal punto di vista militare, politico e culturale. Sparta difese le istituzioni guerriere e l'oligarchia, Atene la democrazia (il governo del popolo).
Il territorio
Sparta fu fondata dai Dori nell'XI secolo a.C. in Laconia, la parte meridionale del Peloponneso. Gli Spartani nell'VIII e VII secolo a.C. si espansero in Messenia, a ovest della Laconia. Atene sorse in Attica, a nord-est di Sparta.
La società
SPARTA, UN POPOLO DI GUERRIERI
Sparta era una polisoligarchica, basata sul governo di pochi aristocratici.
Due re governavano la polis, nominati secondo principio ereditario: erano anche sacerdoti e comandavano l'esercito;
il potere dei re era limitato dalla gherusìa, l'assemblea degli anziani, formata da 28 geronti eletti dall'apella (l'assemblea popolare); 5 efori erano magistrati eletti ogni anno.
Anche la popolazione era divisa in modo gerarchico.
Glispartiati (nell'VIII secolo a.C. erano circa 20 mila) discendevano dai Dori: il ceto dominante di guerrieri che governava la città;
iperieci (50 mila) erano discendenti dai popoli sottomessi dai Dori: commercianti e artigiani liberi, non avevano diritti politici;
gliiloti(200 mila) erano schiavi.
Spesso gli iloti insorsero, ma le rivolte furono represse. Sparta predilesse l'arte militare alla cultura.
Le donne erano più libere che in altre realtà della Grecia.
Ricorda: gli spartiati erano educati all'arte militare. A sette anni iniziava l'agoghè, con cui veniva impartita una rigida disciplina. Gli spartiati erano sottoposti alla kriptéia, una prova di passaggio all'età adulta: dovevano sopravvivere un anno nelle terre degli iloti e tornare a Sparta dopo avere ucciso almeno un ilota. Gli spartiati restavano soldati (opliti) tutta la vita.
ATENE, UN'ORIGINE ARISTOCRATICA
Alle origini (VIII secolo a.C.) Atene era una polis aristocratica.
Nove arconti aristocratici governavano la città per un anno;
l'areopago, assemblea degli anziani, controllava il funzionamento della città;
l'ecclesia, assemblea popolare dei cittadini, aveva funzione consultiva.
Dopo le riforme di Solone (VI secolo a.C.) Atene diventò una timocrazia, il potere era cioè distribuito in base alla ricchezza.
Solone rafforzò l'ecclesia: al suo interno nacquero la bulè, un'assemblea che scriveva le leggi, e l'eliea, un tribunale popolare;
la società fu divisa in quattro classi: i pentacosiomedimni (i più ricchi, proprietari terrieri), i cavalieri (ricchi mercanti), gli zeugiti (contadini e artigiani ricchi), i teti (i poveri e i piccoli contadini, nullatenenti).
La ricchezza ad Atene dava accesso alle cariche pubbliche e all'equipaggiamento militare. I teti non potevano permetterselo ed erano esclusi dalla bulè.
LA DEMOCRAZIA ATENIESE
Dopo le riforme dell'arconte Clistene (508 a.C.) Atene si avvicinò alla democrazia.
La popolazione fu divisa indieci tribùsu baseterritoriale(pianura, costa, montagna): contadini e mercanti erano di più degli aristocratici, che persero potere;
l'ecclesia eleggeva arconti estrateghi che guidavano l'esercito;
Clistene introdusse l'ostracismoper esiliare i nemici dellapolis.
Gli eventi
Nel corso della storia le poleis greche si scontarono tra loro: fu il dualismo tra Atene e Sparta. La riforma oplitica del VII secolo a.C. favorì la cooperazione tra i cittadini greci e l'accesso all'esercito, quindi maggiore uguaglianza.
SPARTA
Secondo la tradizione le istituzioni di Sparta vennero create da Licurgo nell'800 a.C. circa e rimasero pressoché immutate. La prima (743-724 a.C.) e la seconda guerra messenica (684-668 a.C.) permisero a Sparta di conquistare la Messenia.
Dal VI secolo a.C. Sparta divenne potenza egemone del Peloponneso e fondò la Lega del Peloponneso: le altre poleis rimanevano indipendenti, ma aiutavano militarmente. Iniziò lo scontro tra oligarchie e democrazie.
ATENE
Nel 620 a.C. il leggendario arconte Dracone introdusse le prime leggi scritte ad Atene, frenando i soprusi degli aristocratici: i contadini si indebitavano con i ricchi proprietari terrieri e diventavano schiavi. Nel 594 a.C. l'arconte Solone attuò alcune riforme che tolsero potere agli aristocratici.
Ad Atene spesso i ceti minori lottarono per i diritti. In questi periodi emergevano tiranni che assumevano il potere per pacificare la situazione. Nel 546 a.C. divenne tiranno Pisistrato, che avviò una crescita culturale (venne fissato il testo dell'Iliade) ed economica e favorì i mercanti.
Alla morte di Pisistrato (528 a.C.), divennero tiranni i suoi figli, Ippia e Ipparco. Ipparco venne ucciso dagli aristocratici Armodio e Aristogitone (514 a.C.), mentre Ippia venne rovesciato da un'alleanza tra Sparta e aristocratici ateniesi (510 a.C.). Divenne poi arconte Clistene che si schierò con i popolari (contro gli aristocratici) e iniziò il percorso verso la democrazia.
Le conseguenze
Atene e Sparta fondarono due modi di interpretare il mondo greco. Seppur appartenenti a una stessa cultura, le poleis si scontrarono tra loro e diedero vita ad alleanze religiose (anfizionie) e militari (leghe). La democrazie e lo sviluppo della cultura ateniese segnarono un cambiamento epocale.