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L'Età delle scoperte geografiche

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L'età del bronzo e il Mediterraneo


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Insegnante: Massimiliano

Riassunto

L'Età delle scoperte geografiche

​​In breve

La domanda europea di beni asiatici portò all'esplorazione del resto del mondo e alla nascita degli imperi coloniali, che influenzano la storia del mondo ancora oggi.



Le premesse

Alla fine del Medioevo, gli europei avevano una scarsa conoscenza del mondo al di là del loro continente. Erano pochissimi i viaggi che che si spingevano nell'Oceano Atlantico. Dall'Asia e dall'Africa, però, provenivano prodotti molto richiesti in Europa, come le spezie e l'oro. Questi beni arrivavano in Europa tramite un'intermediazione da parte dei musulmani del Nordafrica e dei loro interlocutori privilegiati, Genova e Venezia, che detenevano il monopolio di questi beni e che rivendevano in Europa a prezzi molto alti. L'obiettivo di alcuni Stati era quello di oltrepassare gli intermediari per ottenere i beni a prezzi inferiori. Inoltre, dal 1453 l'Impero ottomano iniziò a minacciare i cristiani anche sul mare, rendendo la navigazione a Oriente rischiosa: gli europei erano in cerca di nuovi alleati non musulmani. Per tutti questi motivi, il Portogallo cominciò, con il principe Enrico il Navigatore, dei viaggi di esplorazione per giungere alle misteriose "Indie" (termine che indicava l'Asia tutta), sfruttando un nuovo tipo di nave, la caravella, e strumenti nuovi o perfezionati, come la bussola e l'astrolabio.



Gli eventi


Storia; Il Cinquecento; 1a media; L'Età delle scoperte geografiche

I principali viaggi di esplorazione tra Quattro e Cinquecento


I PORTOGHESI DALL'AFRICA ALLE INDIE

Gradualmente, i Portoghesi concepirono il progetto di arrivare in Oriente circumnavigando l'Africa:

  • nel 1456 il genovese Antoniotto Usodimare esplorò il Golfo di Guinea, da cui i Portoghesi potevano ottenere oro, avorio e schiavi;
  • nel 1487 invece Bartolomeo Diaz raggiunse la punta meridionale dell'Africa, da lui battezzata Capo delle Tempeste;
  • nel 1497 fu Vasco da Gama a circumnavigare l'intero continente (ribattezzando l'estremità meridionale Capo di Buona Speranza), risalendo poi la costa dell'Africa orientale fino a Mombasa. Da lì, navigò nell'Oceano Indiano fino ad arrivare a Calicut, nell'India sud-occidentale, nel 1498, aprendo la via marittima alle Indie, e alle spezie, agli europei.


COLOMBO E L'AMERICA

Contemporaneamente ai Portoghesi, anche il genovese Cristoforo Colombo elaborò un progetto per raggiungere le Indie via mare, ma navigando a est anziché a ovest, convinto che la Terra fosse rotonda e non piatta, e che la distanza tra Giappone e le isole Canarie (possedimento della Spagna) fosse relativamente breve. Non fu facile.

  • Inizialmente, il progetto venne giudicato irrealizzabile dai reali del Portogallo. Colombo dunque si rivolse ai reali di Spagna, Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona, che accettarono di finanziare il suo viaggio, fornendogli tre caravelle (Niña, Pinta, Santa Maria);
  • Colombo salpò dalla Spagna il 3 agosto 1492, portando delle lettere per il Gran Khan della Cina, a cui avrebbe voluto proporre un'alleanza in nome della Spagna contro i musulmani. Il 12 ottobre 1492, dopo una navigazione enormemente difficoltosa, Colombo giunse nell'isola che lui battezzò San Salvador (nelle attuali Bahamas). successivamente raggiunse Cuba e Hispaniola (attuale Santo Domingo).

In totale, Colombo effettuò quattro viaggi in America (fino al 1498), e fu sempre convinto di aver raggiunto l'Asia: per questo chiamò gli indigeni che incontrò Indios, ossia Indiani. Non avendo trovato le ricchezze sperate, morì solo e in disgrazia.


Ricorda: il 1492 è una delle date usate dagli storici per indicare la fine del Medioevo e l'inizio dell'Età moderna.


Tra i primi a realizzare che quello raggiunto da Colombo non era l'Asia, ma un continente totalmente sconosciuto, vi fu Amerigo Vespucci. Fu in suo onore che venne proposto di dare il nome America, ossia terra di Amerigo, a questo "Nuovo Mondo".


I VIAGGI DI CABOTO E CABRAL

Dopo l'impresa di Colombo, vennero organizzate nuove spedizioni. Segnaliamo le più importanti.

  • Tra 1497 e 1498 i veneziani Giovanni e Sebastiano Caboto raggiunsero, al servizio dell'Inghilterra, il Canada e l'isola di Terranova, che però non attrassero immediatamente coloni europei;
  • nel 1500 il portoghese Pedro Álvares Cabral, tentando di circumnavigare l'Africa per arrivare in India, venne spinto dai venti sulla costa dell'attuale Brasile, che rivendicò per il Portogallo.


MAGELLANO: IL PRIMO GIRO DEL MONDO

Come Colombo, anche il portoghese Ferdinando Magellano, al servizio della Spagna, intendeva raggiungere le Indie navigando verso ovest. Consapevole della presenza dell'America, decise di cercare un passaggio tra l'Atlantico e l'oceano sconosciuto. Partito dal 1519 dalla Spagna, Magellano navigò lungo le coste americane sempre più a sud, fino a trovare un passaggio nella punta estrema del continente, in quello che oggi si chiama Stretto di Magellano, per poi entrare nel mare che battezzò, per via delle acque tranquille, Oceano Pacifico. La flotta esplorò varie isole: fra queste, le attuali Filippine, dove Magellano perse la vita in uno scontro con gli indigeni. Solo una delle cinque navi tornò in Europa (1522).



Le conseguenze


IL TRATTATO DI TORDESILLAS

Nel 1494 Spagna e Portogallo, i Paesi che avevano promosso i principali viaggi di esplorazione, decisero di spartirsi il globo. Con la benedizione del papa, essi tracciarono una linea immaginaria vicino al 50° parallelo, la Raya, stabilendo che tutte le terre che si sarebbero scoperte a est di essa sarebbero appartenute al Portogallo, quelle a ovest alla Spagna (trattato di Tordesillas). Le popolazioni africane e asiatiche non erano considerate alla pari di quelle dell'Europa, ma trattate come selvaggi e pagani da convertire. I reali iberici erano inoltre autorizzati da una bolla papale a rendere schiavi (ufficialmente per convertirli al Cristianesimo) tutti i "pagani" che avrebbero incontrato.


Ricorda: per lungo tempo la presenza europea dovette limitarsi ai mari e alle coste di Asia e Africa: il primo continente ospitava infatti civiltà e Stati in grado di tener testa agli europei, il secondo invece aveva un clima che non permetteva una conquista veloce e facile.


I PRIMI IMPERI COLONIALI

Le due potenze iberiche iniziarono a creare i primi Imperi coloniali europei:

  • il Portogallo costruì una serie di basi lungo le coste dell'Asia (Calicut, Goa, Malacca, Hormuz, Macao) e dell'Africa (São Jorge da Mina, Luanda, Mombasa), acquisendo per un periodo il controllo delle rotte nell'Oceano Indiano e il monopolio delle spezie (il pepe in particolare) che giungevano in Europa;
  • la Spagna invece costruì vero e proprio Impero terreste in America centrale e meridionale, con l'eccezione del Brasile portoghese. Rivendicò inoltre le isole Filippine.

Gradualmente, alcuni reali d'Europa si sentirono esclusi dal trattato di Tordesillas: per questo, Francia e Inghilterra dalla seconda metà del Cinquecento avviarono nuovi viaggi di spedizione, rivolti sia all'America del Nord che all'Asia e, precedute dagli Olandesi, costruirono a loro volta degli Imperi coloniali.

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I viaggi di Colombo in breve

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