La conversione di Costantino e l'editto di Tessalonica affermarono il cristianesimo nell'Impero. La Chiesa prese sempre più potere.
Il territorio
La vastità dell'Impero romano e la pressione delle popolazioni germaniche sui confini avevano portato alla tetrarchia di Diocleziano e Costantino a fondare una città a oriente (Costantinopoli) per amministrare meglio l'Impero. L'allontanamento tra le due parti dell'Impero, orientale e occidentale, stava diventando sempre più evidente, ma non ancora formalmente riconosciuta: alla sua morte, nel 337, Costantino era l'unico imperatore di un regno diventato cristiano.
La società
L'editto di Milano (313) e la conversione di Costantino segnarono la svolta cristiana dell'Impero, cambiando profondamente la società romana.
Si diffuse la morale cristiana: morigeratezza, valorizzazione della vita umana, pudore e limitazione sessuale. I giochi olimpici e dei gladiatori vennero interrotti perché gli atleti correvano nudi e i secondi mettevano a rischio la vita delle persone, mentre l'omosessualità fu condannata;
venne combattuto il paganesimo: il teatro fu abolito perché di tradizione pagana;
il matrimonio divenne un sacramento vincolante per l'uomo e la donna.
La società rimase sostanzialmente patriarcale. I vescovi acquisirono potere religioso e politico: iniziò lo scontro tra imperatore e Chiesa.
La religione
Il cristianesimo diffuse le proprie usanze e liturgie, sostituendo quelle pagane. Furono introdotti il battesimo, la messa, il matrimonio religioso e non più politico, il culto dei santi e dei martiri, le festività religiose come il Natale e la Pasqua.
Vennero costruite basiliche o piccole chiese che divennero il fulcro della città. I fedeli entravano in chiesa per le messe, a differenza di quanto accadeva con il paganesimo: il rapporto con Dio e con la fede religiosa era più stretto, spirituale e personale.
Gli eventi
Nel 337 Costanzo II succedette a Costantino. Il nuovo imperatore accelerò la svolta cristiana opponendosi ai culti pagani: distrusse i templi e vietò i sacrifici. Giuliano l'Apostata, imperatore dopo Costanzo II, tentò di reintrodurre il paganesimo senza riuscirci. Gli succedette Valente, e nel 379 divenne imperatore Teodosio.
Ricorda: nel 380 Teodosio emanò l'editto di Tessalonica con cui il cristianesimo diventò religione ufficiale dell'Impero e il paganesimo fu perseguitato.
Già dal IV secolo iniziò lo scontro tra potere politico e religioso: il vescovo di Milano sant'Ambrogio affermò l'autonomia della Chiesa dal potere politico. Secondo Ambrogio l'imperatore non era al di sopra della Chiesa, ma parte di essa.
Le conseguenze
La religione cristiana era passata da essere perseguitata a religione ufficiale dell'Impero. La società romana abbandonò il paganesimo e mutò profondamente nella morale, ma anche nel potere: i vescovi e la Chiesa acquisivano potere politico oltre che religioso. Anche la forma delle città mutò, comparvero chiese che sostituirono il foro nel ruolo di luogo di aggregazione. Intanto le invasioni barbariche ripresero con maggiore insistenza.
In quale modo cambiò la società romana con l'avvento del cristianesimo?
La società romana abbandonò il paganesimo e mutò profondamente nella morale, nella forma della città e nel potere: i vescovi e la Chiesa acquisirono potere politico oltre che religioso.
Chi era sant'Ambrogio?
Ambrogio era il vescovo di Milano che affermò l'autonomia della Chiesa dal potere politico: l'imperatore non era al di sopra della Chiesa, ma parte di essa.
Che cosa sancì l'editto di Tessalonica?
Nel 380 Teodosio emanò l'editto di Tessalonica con cui il cristianesimo diventò religione ufficiale dell'Impero e il paganesimo fu perseguitato.
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