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La nascita dei Comuni, Guelfi e Ghibellini

La nascita dei Comuni, Guelfi e Ghibellini

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L'età del bronzo e il Mediterraneo


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Insegnante: Massimiliano

Riassunto

La nascita dei Comuni, Guelfi contro Ghibellini

​​In breve

Nel XII-XIIII secolo in Italia sorsero i Comuni. Nel resto dell'Europa le città crebbero, ma rimasero sotto il controllo dei sovrani.  



Definizione

Dopo l'anno Mille in Europa fiorirono le città, soprattutto in Germania, Italia, Francia e nelle Fiandre. Nel sud Italia la crescita delle città fu frenata dai Normanni che, però, valorizzarono la Sicilia (in particolare Palermo). I Comuni sorsero soprattutto a partire dal 1200 nell'Italia centro-settentrionale, quando le città iniziarono a sottrarsi al dominio dei feudatari e dei vescovi per autogovernarsi, pur restando formalmente soggette all'Impero.

Storia; Il Basso Medioevo; 1a media; La nascita dei Comuni, Guelfi e Ghibellini

L'Italia dei Comuni


Le origini e le caratteristiche

Inizialmente le città italiane erano controllate dai vescovi e dai nobili. A partire dal 1200, la crescita dei commerci diede potere a mercanti, artigiani e banchieri che si slegarono dal controllo dei vescovi: i cittadini iniziarono ad autogovernarsi e nacquero i Comuni


LA SOCIETÀ

Molte città allargarono le proprie mura perché i contadini si spostavano nei Comuni per sfuggire al potere dei feudatari, che pian piano vennero a loro volta controllati dalla città. La società era oligarchica e patriarcale: le donne avevano minori diritti. 

  • I consoli governavano la città e appartenevano alle famiglie nobili; 
  • l'arengo o parlamento era l'assemblea cittadina maschile che eleggeva i consoli; 
  • il consiglio degli anziani affiancava i consoli. 


Ricorda: dall'XII secolo mercanti e artigiani si riunirono in corporazioni (anche dette gilde o arti). Queste disciplinavano le professioni e intervenivano per prestare aiuto ai membri.


LA CULTURA

Nelle città si diffuse il volgare: la lingua del popolo (il "volgo"), che iniziò a essere riconosciuta legalmente. Il latino rimaneva comunque lingua ufficiale. La diffusione del volgare venne facilitata dalle opere di Dante, Petrarca, Boccaccio. Sorsero scuole laiche che si affiancarono a quelle religiose: i figli dei mercanti impararono a leggere e scrivere. Nel 1088 nacque l'università di Bologna, la prima in Europa.



La diffusione


LOTTE POLITICHE NEI COMUNI​

Le famiglie di nobili e di ricchi mercanti che ambivano al potere cittadino spesso si scontravano: chi perdeva veniva esiliato. Per evitare queste guerre urbane i Comuni iniziarono a eleggere un podestà che per essere imparziale non apparteneva alla città in cui era eletto. 

Nel XIII secolo nacquero gruppi popolari che si opposero al governo dei nobili. Erano formati da mercanti, banchieri, artigiani arricchiti (appartenenti alle corporazioni) e dalla piccola nobiltà. Appartenevano al "popolo grasso" e diedero vita a un Comune alternativo guidato dal capitano del popolo. Il "popolo minuto" era invece formato da piccoli artigiani, operai e dai cittadini più poveri.


GUELFI E GHIBELLINI

Gradualmente nei Comuni sorsero fazioni di cittadini sostenitori del potere imperiale, detti ghibellini, e di cittadini contrari a esso, favorevoli invece al potere papale, guelfi.


Ricorda: questi nomi derivano dal tedesco: i Welfen (da cui "guelfi") erano i duchi di Baviera, che si opposero, inutilmente, all'elezione imperiale di Federico Barbarossa, la cui dinastia aveva origine nel castello di Waiblingen (da cui "ghibellino").


Queste fazioni si scontrarono, e spesso una prevalse sull'altra: nacquero Comuni ghibellini (come Verona, Como, Pavia, Siena) e guelfi (come Milano, Bologna, Firenze). In alcuni casi anche la fazione dei guelfi si divise: a Firenze nacquero guelfi bianchi (espressione del popolo minuto e favorevoli a una maggiore autonomia dal papa) e guelfi neri (che rappresentavano le famiglie più ricche, che accettavano totalmente l'influenza papale).


Ricorda: a Firenze furono i guelfi neri a prevalere. Per aver sostenuto i bianchi, Dante Alighieri fu costretto all'esilio.



Le conseguenze

La nascita dei Comuni favorì una migrazione delle persone dalla campagna alla città. Mutò la forma urbana: al centro della città sorsero, accanto alla cattedrale, gli edifici dell'amministrazione civile.

I tentativi dei Comuni di rendersi pienamente autonomi li avrebbe portati a scontrarsi con gli imperatori, soprattutto della dinastia Hohenstaufen.

Nel corso del Tre e Quattrocento, alcune famiglie si imposero nel governo dei Comuni, creando delle vere e proprie dinastie.

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FAQ - Domande frequenti

Chi erano i guelfi e i ghibellini?

Cosa si intende per "corporazioni"?

Che cos'erano i Comuni italiani?

Beta

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