Con Traiano iniziò l'epoca degli imperatori adottivi, basata sul merito e non sulla parentela, una pratica che si interruppe con la nomina di Commodo. L'Impero romano entrò in crisi e le popolazioni barbariche ne approfittarono.
Il quadro generale
Alla morte di Domiziano, Nerva venne nominato imperatore e dopo di lui Traiano (98 d.C.), che venne adottato. Traiano fu il primo imperatore provinciale: veniva dalla Spagna. Attraverso l'adozione il successore veniva scelto per merito e non per sangue, una pratica gradita al Senato e all'esercito.
Gli eventi
TRAIANO, ADRIANO E ANTONINO PIO (98-138)
Con Traiano Roma raggiunse il momento di massima espansione: conquistò la Mesopotamia e l'Armenia per creare degli Stati cuscinetto contro i Parti a Oriente, ma i cui confini erano difficilmente difendibili. Traiano conquistò anche i Nabatei e i Daci, e per celebrare questa vittoria fece innalzare una colonna coclide a Roma, oggi conosciuta come Colonna Traiana. Alla sua morte, nel 117 d.C., l'esercito nominò imperatore il generale Adriano, che mise fine all'espansione romana. Egli abbandonò la Mesopotamia e l'Armenia e costruì alcune barriere difensive (il vallo di Adriano in Britannia e il Fossatum Africae in Nord Africa).
1. Roma nel 270 a.C; 2. L'Impero Romano nel 44 a.C; 3. L'impero Romano nel 14 d.C; 4. L'Impero Romano nel 200 d.C
Ricorda: in Palestina continuavano le rivolte giudaiche. Durante l'impero di Traiano vi era stata una seconda ribellione contro i Romani. Adriano ne affrontò una terza (132-135) che represse nel sangue.
LA DINASTIA DEGLI ANTONINI (138-192)
Nel 138 divenne imperatore Antonino Pio, che diede inizio alla dinastia degli Antonini e governò fino al 161: fu un periodo pacifico. Alla sua morte iniziò il governo di Marco Aurelio. Egli fu un ottimo imperatore, ma dovette fare i conti con la prima crisi di Roma dovuta alle invasioni barbariche (degli stranieri). Affiancato dal fratello Lucio Vero vinse contro i Parti (161) che invadevano i confini a Oriente. Poi affrontò i Marcomanni e i Quadi (popolazioni germaniche) che arrivarono fino ad Aquileia, vicino all'attuale Gorizia (166). L'Impero romano cadde vittima della peste antonina, che uccise anche Marco Aurelio nel 180. A lui succedette il figlio Commodo.
Ricorda: Commodo fu il primo imperatore non adottato dal tempo di Traiano. La successione tornava a basarsi sul sangue e non sul merito.
Commodo fu una figura eccentrica: spese enormi cifre in giochi, condannò senatori per ottenere il loro patrimonio e si fece adorare come un dio. Venne ucciso da una congiura ordita da pretoriani e senatori nel 192. Il prefetto del pretorio Pertinace prese il suo posto, ma i pretoriani lo uccisero.
LA DINASTIA DEI SEVERI
Settimio Severo, governatore della Pannonia, divenne imperatore nel 193 dopo un anno di lotte per il potere: ottenne il favore dell'esercito e diede inizio alla dinastia dei Severi. L'imperatore difese i confini contro le popolazioni germaniche e contro i Parti e capì l'importanza delle legioni ottenendo la loro fedeltà attraverso concessioni e privilegi.
Ricorda: il controllo delle legioni fu affidato al ceto equestre. I privilegi di cui godeva l'esercito lo rendeva l'istituzione più potente di Roma e un enorme peso per le casse dello Stato.
Alla morte di Severo, il figlio Caracalla prese il potere. Avrebbe dovuto governare insieme al fratello Geta, ma lo fece uccidere. Quella di Caracalla fu una monarchia assoluta che si concluse con una congiura nel 217. Durante il suo regno egli approvò la Consitutio Antoniniana (212): la cittadinanza romana era estesa a tutto l'Impero. Dopo Caracalla, salirono al potere Elagabalo e Severo Alessandro (quattordici e tredici anni di età), entrambi vennero assassinati. Nel 235 si concluse quindi la dinastia dei Severi.
Le conseguenze
L'Impero romano aveva raggiunto il suo apice sotto Traiano, ma la sua vastità rendeva difficile amministrarlo e difenderne i confini. La peste antonina, le spese per l'esercito, la debolezza e gli eccessi di alcuni imperatori segnarono l'indebolimento di Roma e l'inizio delle invasioni barbariche (166 d.C.). Il ruolo dell'imperatore, a parte rare eccezioni, non fu più quello del princeps senatus, ossia il primo tra pari, ma quello di un monarca con potere di legiferare.
Nel 212 d.C. Caracalla varò la Consitutio Antoniniana, che estendeva la cittadinanza romana a tutto l'Impero.
Quando iniziarono le invasioni barbariche?
Le invasioni barbariche iniziarono nel 166 d.C. quando le popolazioni germaniche oltrepassarono i confini romani arrivando fino ad Aquileia, vicino a Gorizia.
Quando l'Impero romano raggiunse la sua massima estensione?
Con Traiano (117 d.C.) Roma raggiunse il momento di massima espansione: conquistò la Mesopotamia e l'Armenia e sconfisse i Nabatei e i Daci.
Beta
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