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La fine del Medioevo

Il tramonto dei "poteri universali"

Il tramonto dei "poteri universali"

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L'età del bronzo e il Mediterraneo


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Insegnante: Massimiliano

Riassunto

Il tramonto dei "poteri universali"

In breve

Il Trecento fu interessato da una crisi dei poteri universali, il Papato e l'Impero, che in precedenza avevano cercato di affermarsi come uniche autorità sul mondo cristiano. Tale crisi portò al cosiddetto Scisma d'Occidente.


Le premesse

Impero e Papato per tutto il Medioevo erano stati i "poteri universali", che cioè rivendicavano il dominio sull'intera Europa cristiana. Il loro rapporto era stato segnato da numerosi conflitti, come la lotta per le investiture o le vicende legate agli imperatori Hohenstaufen. Queste entità entrarono in una crisi profonda, sia perché indeboliti dalle continue lotte tra di loro, che perché in contrasto con altri attori, come i Comuni italiani e, soprattutto, gli Stati nazionali europei.


A: possedimenti di Federico II poi incamerati da Carlo D'Angiò B: Regno Musulmano
1. Regno di Norvegia, 2. Regno di Svezia, 3. Regno di Danimarca, 4. Repubblica di Novgorod, 5. Regno di Scozia, 6. Ordine Teutonico, 7. Irlanda, 8. Regno d'Inghilterra, 9. Lituania, 10. Regno di Polonia, 11. Sacro Romano Impero, 12. Regno di Francia, 13. Regno d'Unghieria, 14. Guienna, 15. Regno Navarra, 16. Stato Pontificio, 17. Impero Serbo, 18. Regno di Bulgaria, 19. Portogallo, 20. Regno di Castiglia e di Lèon, 21. Regno d'Aragona, 22. Regno di Sicilia e di Napoli, 23. Sultanato di Granada, 24. Despotato d'Epiro, 25. Impero di Nicea, 26. Regno Almohade, 27. Acaia, 28. Impero Selgiuchide.

Gli eventi


ENRICO VII E IL FALLIMENTO DEL PROGETTO IMPERIALE

Dopo Federico II, morto nel 1250, nessun re di Germania si era più recato a Roma per ricevere dal papa la corona imperiale. Fu Enrico VII di Lussemburgo a provarci nel 1312, riuscendo a farsi incoronare prima re d'Italia e poi imperatore: egli incontrò però l'opposizione dei guelfi, sostenuti dagli Angioni di Napoli. Nel 1313 Enrico VII morì, e con lui tramontò l'idea di un Impero universale, nonché ogni pretesa tedesca sulla penisola italiana.


BONIFACIO VIII E FILIPPO IL BELLO

Nel 1294 divenne papa Bonifacio VIII, che annunciò il primo giubileo (o anno santo) cristiano: coloro che nel 1300 si fossero recati in pellegrinaggio a Roma avrebbero ricevuto l'indulgenza plenaria, ovvero la remissione di tutti i peccati e le relative pene. Bonifacio VIII voleva dimostrare la potenza della Chiesa e la sua superiorità su tutti i sovrani del mondo, accogliendo a Roma centinaia di migliaia di pellegrini.

Bonifacio VIII si scontrò ben presto con il re di Francia, Filippo il Bello, che aveva esteso l'obbligo di pagare tasse straordinarie anche al clero, per finanziare una guerra contro gli Inglesi. Per il Papato questo rappresentava un affronto, tanto che Bonifacio VIII minacciò di scomunicare Filippo. Il potente sovrano non intendeva però era accettare le interferenze della Chiesa negli affari di Stato e ricorse, per la prima volta, alla convocazione degli Stati generali, ottenendo il loro sostegno.


Ricorda: gli Stati generali erano un organo di rappresentanza dei tre ceti della popolazione - clero, nobiltà e Terzo stato, nato per far fronte ad eventuali emergenze e decidere nuove tasse.


Il papa, che nel 1303 si era recato ad Anagni, nel Lazio, fu catturato ed imprigionato (schiaffo di Anagni), per poi essere liberato grazie ad un'insurrezione del popolo.


LA CATTIVITÀ AVIGNONESE

A Bonifacio VIII, morto nel 1303, succedette il francese Clemente V, che nel 1309 trasferì la sede papale da Roma ad Avignone, nella Francia meridionale. Quello che doveva essere un trasferimento temporaneo durò fino al 1377. Durante questo periodo, durato quasi settant'anni ("cattività avignonese"), i papi eletti furono tutti francesi e le loro politiche furono influenzate dai sovrani di Francia.

Per il Papato furono anni tranquilli e prosperi, che permisero un rinnovo e un rafforzamento della curia. A Roma invece si succedettero disordini e conflitti tra le varie famiglie nobili. Nel 1347 prese il potere Cola di Rienzo, un notaio di umili origini intenzionato a ristabilire l'antico splendore della città. Egli incontrò l'ostilità di una parte del popolo e venne ucciso nel 1354.


LO SCISMA D'OCCIDENTE

La cattività avignonese terminò nel 1377, quando il nuovo papa Gregorio XI, preoccupato per la situazione dello Stato della Chiesa, riportò la sede papale a Roma. Alla sua morte, un anno più tardi, vennero però eletti due papi: uno a Roma e uno in Francia, quest'ultimo detto antipapa. Per quarant'anni si ebbero molteplici papi eletti contemporaneamente - spesso due, ma a volte perfino tre - e tutti intenzionati a presentarsi come legittimi. Questo "Scisma d'Occidente" terminò nel 1417, quando il concilio di vescovi di Costanza depose i due papi al potere e ne elesse uno nuovo (Martino V), riportando la Chiesa alla sua unità.



Le conseguenze

Dopo Enrico VII, gli imperatori videro il loro potere limitato alle terre tedesche (dove pure i principi e le città mercantili del Baltico posero degli ostacoli al loro dominio). L'Impero non divenne mai uno Stato nazionale unitario: il potere rimase frammentato, e la carica imperiale elettiva. Nel 1356 l'imperatore Carlo IV, con la Bolla d'Oro, fissò definitivamente il numero dei "grandi elettori" a sette: tre ecclesiastici (gli arcivescovi di Magonza, Treviri, Colonia) e quattro laici (il re di Boemia, il conte del Palatino, il margravio del Brandeburgo e il duca di Sassonia). Dal 1437, comunque, come imperatore venne quasi sempre eletto un membro della dinastia degli Asburgo, che regnavano sull'Austria.


Ricorda: nel 1315 gli Asburgo erano stati sconfitti dagli Svizzeri nella battaglia di Morgarten, che pose le basi per la costruzione della Confederazione Elvetica.


Anche il Papato vide grandemente compromessa la sua autorità sull'Europa cattolica, dopo lo schiaffo di Anagni e lo Scisma d'Occidente. Gradualmente il potere politico del pontefice, che pure mantenne una forte influenza internazionale, venne ridotto al solo Stato della Chiesa.

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FAQ - Domande frequenti

Cos'è lo Scisma d'Occidente?

Cosa si intende per "cattività avignonese"?

Cosa accadde all'Impero dopo Enrico VII di Lussemburgo?

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