Tutto per imparare meglio...

Home

Storia

Il Settecento

La prima rivoluzione industriale

La prima rivoluzione industriale

Seleziona lezione

L'età del bronzo e il Mediterraneo


Video Esplicativo

Loading...
Insegnante: Massimiliano

Riassunto


La prima rivoluzione industriale

In breve

Gli straordinari cambiamenti cominciati tra Settecento e Ottocento in Inghilterra, chiamati dagli storici prima rivoluzione industriale, con il tempo cambiarono i sistemi di produzione e la vita materiale dell'Europa intera.



Definizione

La prima rivoluzione industriale fu l'insieme dei cambiamenti intervenuti nella produzione economica tra Settecento e Ottocento a partire dall'Inghilterra, dovuto allo sviluppo di nuove forme di energia e di nuove macchine. Essa cambiò profondamente lo stile di vita degli esseri umani.



Le origini e le caratteristiche


IL PRIMATO ECONOMICO INGLESE

In Inghilterra si vennero a creare delle condizioni che resero possibile lo sviluppo industriale.

  • Si ebbe un forte aumento della popolazione, più veloce rispetto al continente (dove pure, dal 1660 al 1800, passò da 100 a 187 milioni di individui): questo causò un aumento sia della domanda di beni di consumo che della manodopera disponibile;
  • l'agricoltura era moderna e produttiva (grazie alla innovazioni della rivoluzione agricola del Cinquecento-Seicento);
  • i nobili inglesi divennero imprenditori che investirono nella gestione delle terre e nelle attività lavorative, finanziarono la costruzione di infrastrutture e i commerci;
  • l'Inghilterra era naturalmente ricca di materie prime, come il ferro e il carbone;
  • dal Settecento l'Inghilterra divenne la principale potenza marinara del mondo. Dal 1713 ebbe anche il monopolio della tratta degli schiavi. Grazie all'espansione coloniale, primeggiava nel trasporto di beni dalle colonie e nella loro vendita in Europa.


Ricorda: tra Seicento e Settecento si diffuse, dapprima tra i nobili, il consumo di caffè, tè e cioccolata.


LE INNOVAZIONI NEL TESSILE E LE NUOVE FORME DI ENERGIA

A causa di questi elementi, occorreva aumentare la produttività: il vecchio sistema del lavoro a domicilio non era più sufficiente a soddisfare la domanda. Per questo si ebbero alcuni importanti innovazioni nel settore tessile. Nel 1733 John Key brevettò la navetta volante, che spostava meccanicamente il filo sul telaio: la produttività aumentò di 20 volte rispetto a quella manuale. Si cominciarono a sfruttare nuove forme di energia per alimentare le macchine.

  • Inizialmente esse erano alimentate dall'energia idraulica (vicino a fiumi e torrenti);
  • nel 1705 Thomas Newcomen creò una prima macchina a vapore, alimentata a carbone (dall'energia termica a quella meccanica). Era però poco efficiente e costosa;
  • nel 1769 venne creata una macchina a vapore più efficiente da James Watt.

Queste innovazioni portarono a uno sviluppo del settore tessile, in cui vennero introdotti i telai meccanici, dalla spinning jenny di James Heargraves (1764) al telaio di Cartwright (1787).



La diffusione

La macchina termica di Watt si diffuse in vari settori: prima nel tessile, poi nelle miniere, nella metallurgia, fino a essere impiegata in tutti i nuovi settori industriali. La rivoluzione industriale si diffuse dall'Inghilterra all'Europa continentale nel corso dell'Ottocento, in particolar modo in Belgio, Francia e Germania.



Le conseguenze


LE FABBRICHE E LA DIVISIONE DEL LAVORO

Nacquero le fabbriche, per ospitare grandi macchinari e molti operai. In base all'energia impiegata, prima sorsero vicino alle vie d'acqua, poi ai giacimenti di carbone. Rispetto al lavoro artigiano, il lavoro di fabbrica era standardizzato e ripetitivo: più passaggi venivano assegnati a lavoratori diversi, una divisione del lavoro che, come spiegato da Adam Smith, aumentò la produttività. La vita degli operai era molto difficile: la disciplina di fabbrica era durissima, i turni massacranti. Oltre che in fabbrica, uomini, donne e bambini lavoravano nelle miniere.

Storia; Il Settecento; 1a media; La prima rivoluzione industriale


LE CITTÀ INDUSTRIALI

Molte persone si spostarono dalle campagne ai centri urbani per trovare lavoro nelle fabbriche: le nuove città industriali crebbero in modo rapido e disordinato. Le condizioni igieniche erano pessime: il forte inquinamento favoriva malnutrizione e malattie infettive.


LO SVILUPPO DI SCIENZA E TECNOLOGIA

Grazie ai nuovi settori economici, scienza e tecnica ebbero grandi sviluppi.

  • La ricerca di coloranti e candeggianti per il tessile favorì la nascita della chimica moderna, il cui padre fu il francese Antoine-Laurent Lavoisier, che lavorò con la moglie Marie-Anne Paulze;
  • il vapore venne applicato ai trasporti: nacquero i battelli a vapore (nel 1818 vi fu la prima traversata dell'Atlantico) e i treni (la prima linea ferroviaria fu inaugurata nel 1825 in Inghilterra);
  • grazie agli studi e alle invenzioni di Benjamin Franklin (parafulmine) e Alessandro Volta (pila) cominciò a svilupparsi una nuova forma di energia, l'elettricità.
  • Storia; Il Settecento; 1a media; La prima rivoluzione industriale


Ricorda: le nuove tecnologie attirarono anche critiche feroci, sorsero alcuni movimenti che proponevano il sabotaggio del lavoro industriale la distruzione delle macchine (luddismo).

Crea un account per leggere il riassunto

Esercizi

Crea un account per iniziare gli esercizi

FAQ - Domande frequenti

Quali condizioni permisero la rivoluzione industriale in Inghilterra?

Quali erano le caratteristiche del lavoro di fabbrica?

Quali innovazioni si registrarono nel settore tessile durante la prima rivoluzione industriale?

Rivoluzione industriale in breve

Beta

Sono Vulpy, il tuo compagno di studio AI! Studiamo insieme.