Ungaretti fu l'artefice della rivoluzione della forma poetica avvenuta nel Novecento. La sua opera rifletté appieno i tempi in cui venne creata, e ne fece una figura fondamentale per chiunque venne dopo.
La vita
Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d'Egitto nel 1888 da genitori toscani emigrati per lavoro. Studiò a Parigi. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, decise di tornare in Italia per arruolarsi volontario. Fu soldato semplice nel Carso. Dall'esperienza in trincea nacque la sua prima raccolta poetica. Nel 1921 si trasferì a Roma, nel 1936 in Brasile. Continuò a scrivere. Durante il soggiorno in Brasile morì il figlio Antonietto, a soli 9 anni. Tornò in Italia. Morì a Milano nel 1980.
Le opere e i temi
La sua prima raccolta poetica, intitolata Il porto sepolto, uscì nel 1916, ed era costituita dalle liriche scritte durante la guerra su un taccuino. Del 1931 L'Allegria, a cui seguì nel 1933 Sentimento del tempo. Testimonianza del periodo brasiliano e del tragico lutto da lui subito è Il dolore, del 1947. Prima di morire, curò la raccolta completa dei suoi scritti, che vide la luce nel 1969 col titolo Vita di un uomo. I temi sono perlopiù autobiografici: guerra, dolore, memoria, tempo, sradicamento, lutto.
La poetica
Ungaretti opera una vera e propria rivoluzione poetica, soprattutto sul piano formale. I suoi versi sono scarni, frammentati, ignorano le regole e gli usi tradizionali di strofe e rime. Ridusse al limite la punteggiatura, fece largo uso dell'analogia: la sua poesia è essenziale, evocativa, attribuisce moltissima importanza alla forza assoluta delle parole. Infine, attribuì un valore nuovo alle pause, che nella poesia ungarettiana sono estremamente significative e fanno parte del testo al pari delle parole. Questo suo nuovo modo di intendere la poesia ispirò il movimento poetico chiamato Ermetismo.
In cosa consiste la rivoluzione poetica di Ungaretti?
Ungaretti opera una vera e propria rivoluzione poetica, soprattutto sul piano formale. I suoi versi sono scarni, frammentati, ignorano le regole e gli usi tradizionali di strofe e rime. Ridusse al limite la punteggiatura, fece largo uso dell'analogia.
Quali sono le opere di Giuseppe Ungaretti?
La sua prima raccolta poetica, intitolata "Il porto sepolto", uscì nel 1916. Del 1931 "L'Allegria", a cui seguì nel 1933 "Sentimento del tempo". Testimonianza del periodo brasiliano e del tragico lutto da lui subito è "Il dolore", del 1947. La raccolta completa dei suoi scritti vide la luce nel 1969 col titolo "Vita di un uomo".
Perché è importante l'autore Giuseppe Ungaretti?
Ungaretti fu l'artefice della rivoluzione della forma poetica avvenuta nel Novecento. La sua opera rifletté appieno i tempi in cui venne creata, e ne fece una figura fondamentale per gli autori successivi.
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