Alessandro Manzoni - I Promessi Sposi

In poche parole

Alessandro Manzoni è considerato uno dei più grandi autori italiani. È un esponente di spicco del Romanticismo italiano, intriso di valori civili e patriottici. La sua opera principale, "I Promessi Sposi", rappresenta una vera e propria pietra miliare della letteratura italiana e ha contribuito enormemente alla creazione della lingua nazionale, comprensibile a tutti e al di sopra dei regionalismi. Anche questa della lingua è un'istanza tipicamente romantica. 

La vita

Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785, da una famiglia ricca e aderente alle idee dell'Illuminismo. Educato in collegio, sviluppò idee libertarie e razionaliste. Nel 1805 si trasferì a Parigi, dove sposò Enrichetta Blondel, calvinista. Nel 1810 si convertì, da ateo, alla religione cattolica. La religione diventerà un tema fondamentale nella sua produzione letteraria. Nello stesso anno tornò definitivamente a Milano, dove condusse una vita appartata. Seguì con entusiasmo le lotte politiche. La sua fama di letterato gli fece guadagnare la nomina a senatore del nuovo Regno d'Italia. Morì nel 1873.

Le opere

Le opere maggiori di Alessandro Manzoni vennero composte dal 1812 al 1827. In quegli anni l'autore, stabilitosi a Milano, dimostrò grande partecipazione agli ideali patriottici, sebbene non prese mai parte alle lotte politiche, limitandosi a sostenerle a distanza attraverso i suoi scritti. Abbiamo: gli Inni sacri, le due tragedie (Il conte di Carmagnola e l'Adelchi), le Odi politiche (Marzo 1821 e Il cinque maggio) e naturalmente I promessi sposi. 

I promessi sposi

I promessi sposi sono il primo romanzo storico italiano. La prima versione, intitolata Fermo e Lucia, risale agli anni 1821-1823. Una seconda revisione del testo venne pubblicata nel 1827. Manzoni non era ancora soddisfatto. Recatosi a Firenze, ne affinò ulteriormente il linguaggio basandosi sulla lingua del posto. Questa operazione è stata definita dall'autore "sciacquare i panni in Arno". L'edizione definitiva venne pubblicata tra il 1840 e il 1842. 

LA TRAMA

Il romanzo è composto da 38 capitoli e racconta la storia di Renzo e Lucia, due popolani che devono affrontare diverse peripezie per poter coronare il loro sogno d'amore. Pronti al matrimonio, vengono ostacolati in tutti i modi dal malvagio signorotto locale, Don Rodrigo, che vieta a Don Abbondio di celebrare le nozze. Saranno costretti a separarsi. Renzo finirà nel bel mezzo delle rivolte di Milano, mentre Lucia si rifugerà nel convento della Monaca di Monza e poi verrà rapita dall'Innominato. Alla fine, grazie a Fra Cristoforo, avranno il loro lieto fine. 

I TEMI

L'opera è ambientata in Lombardia tra il 1628 e il 1630. Per dargli maggiore valenza storica, Manzoni finge di trascrivere una storia trovata in un manoscritto originale del diciassettesimo secolo. Sullo sfondo della società seicentesca italiana e dei suoi tumulti (i disordini di Milano, la peste), mescolando figure realmente esistite a personaggi inventati, l'autore affronta il tema del rapporto tra i potenti, che impongono e vessano, e gli umili, che subiscono. Un altro tema fondamentale è quello della religione, nello specifico della Provvidenza.

LA PROVVIDENZA

Per Manzoni la Provvidenza è la volontà divina che regola la vita dell'uomo e della storia. In quanto tale, deve essere accettata senza opposizione, anche quando infligge sofferenze e dolori a chi non se li merita. Non sempre le sue ragioni vengono comprese dagli uomini. L'unico modo per gestirla e trovare pace è dunque abbandonarsi alla fede e alla fiducia in Dio, rassegnandosi alla sua volontà. La rassegnazione, ne I promessi sposi, è una virtù.

Nota bene: Con I promessi sposi per la prima volta gli umili diventano protagonisti di un romanzo. Manzoni riteneva che anche le vicende della gente semplice fossero degne di essere raccontate. Ne I promessi sposi i cattivi vengono puniti, i buoni che hanno avuto fiducia nella Provvidenza vengono premiati.