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Ugo Foscolo

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Insegnante: Priscilla

Riassunto

Ugo Foscolo

In poche parole

Ugo Foscolo è il maggior rappresentante della corrente letteraria del Neoclassicismo italiano. Le sue opere esprimono con intensità il dramma da lui vissuto come giovane uomo del suo tempo, in bilico tra disillusione, impegno politico e il dramma dell'esilio. Per aver affrontato queste tematiche merita un doppio riconoscimento letterario: è anche uno dei primissimi esponenti del Romanticismo italiano.



La vita

Ugo Foscolo nacque nel 1778 a Zante (oggi Zacinto), isola greca del Mar Ionio allora appartenente alla Repubblica di Venezia. Si trasferì poi a Venezia, dove visse nella povertà più assoluta studiando fervidamente i classici. Abbracciò da subito le idee giacobine e rivoluzionarie e si mise dalla parte di Napoleone. Questo lo costrinse a scappare da Venezia. Si rifugiò sui Colli Euganei prima e a Bologna poi. 


LA DISILLUSIONE, LA GUERRA, L'ESILIO

A seguito del trattato di Campoformio (1797) con cui Napoleone vendette Venezia agli austriaci, Foscolo attraversò un periodo di disillusione profonda e si trasferì a Milano. Questo non gli impedì, allo scattare dell'invasione austro-russa, di prendere le armi per ben 6 anni, dal 1800 al 1806. In questi anni ricoprì diversi ruoli militari tra l'Italia e la Francia, per poi tornare a Milano. Quando nel 1815 gli austriaci conquistarono la capitale lombarda scelse dolorosamente l'auto-esilio, per fedeltà alle sue idee di libertà. Trascorse gli ultimi anni a Londra. Morì nel 1827. 



Le opere

Le opere di Ugo Foscolo rispecchiano appieno la sua formazione classica e la sua esperienza politica. Si tratta di opere di vario genere (romanzo epistolare, sonetto, carme, poemetto) che, se per forma e riferimenti sono più affini al Neoclassicismo, per temi e sentire non sono poi così distanti dal Romanticismo.


LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS

Romanzo epistolare e autobiografico composto nel 1802, è un'opera sulla cocente delusione che l'autore visse nel 1797. La trama gira intorno alle sofferenze del giovane Jacopo e al suo amore per Teresa, che sarà costretta dal padre a sposare un altro uomo. L'unica soluzione sarà dunque togliersi la vita. 


LE ODI

Due componimenti poetici scritti tra il 1800 e il 1802 dedicati a due donne. Si intitolano A Luigia Pallavicini caduta da cavallo e All'amica risanata. L'autore esprime tutta la sua ammirazione per la bellezza femminile e sottolinea il ruolo fondamentale della poesia nella vita e nella società. 


POESIE

Dodici componimenti poetici scritti tra il 1802 e il 1803 che girano tutti attorno ai temi del dolore, dell'amore e dell'esilio. 


DEI SEPOLCRI

Questo carme, scritto nel 1807, è considerato l'opera principale di Foscolo. 295 endecasillabi sciolti in cui si riflette sul valore della sepoltura dal punto di vista sentimentale, morale e civile. Secondo l'autore la tomba è importante da due punti di vista: è un luogo tangibile in cui recarsi a piangere e ricordare, e risulta dunque confortante, ma soprattutto è una testimonianza storica del valore intellettuale e morale dei grandi uomini del passato che incita anche quelli del presente a tendere al meglio. 


LE GRAZIE

Un poemetto di ispirazione mitologica del 1812. Ha come protagonista Venere, Vesta e Pallade Atena che, offrendo agli umani i loro doni, vogliono realizzare l'armonia del mondo. È rimasto incompiuto. 

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