Dante Alighieri e La Divina Commedia

​​In poche parole

Primo fra le "tre corone", Dante Alighieri può essere considerato il padre della letteratura e della lingua italiana. La sua opera principale, la Divina Commedia, ha lasciato un'impronta indelebile nell'immaginario collettivo e nella cultura del nostro Paese.

La vita

La giovinezza

Dante nasce a Firenze nel 1265 da una famiglia guelfa della piccola nobiltà. Istruito sotto la guida di Brunetto Latini, si volge presto alla poesia e con l'amico Guido Cavalcanti partecipa al Dolce stil novo. La sua giovinezza fu decisamente segnata dal silenzioso amore per Beatrice, per la quale compone numerose rime alla maniera stilnovista. 

L'impegno politico

Dante partecipò alla vita politica di Firenze, la quale era divisa in due fazioni: i guelfi neri, nobili, che appoggiavano Papa Bonifacio VIII, e i guelfi bianchi, che rappresentavano le classi popolari e non volevano l'intromissione del papa in questioni cittadine.  Nel 1301 Dante, che apparteneva ai guelfi bianchi, si trovava a Roma quando i guelfi neri conquistarono Firenze: il poeta fu condannato all'esilio e non potè più tornare nella sua amata città.

L'esilio

Durante il suo esilio, che non terminò mai, Dante fu ospite di diverse importanti corti italiane, tra cui quella dei Malaspina a Lucca, dei della Scala a Verona, e quella di Guido da Polenta a Ravenna. Quando gli fu concesso di ritornare a Firenze, egli rifiutò per le condizioni umilianti che gli erano state imposte. Morì a Ravenna nel 1321. 

Le opere

• Vita nuova - opera prosimetra (misto tra prosa e poesia) in cui è descritto l'amore per l'angelica Beatrice.   

• De vulgari eloquentia - trattato sull'importanza del volgare.

• Convivio - opera prosimetra, esposizione enciclopedica del sapere medievale

• De monarchia - trattato politico che affronta il problema del rapporto tra Papa e imperatore.

• Epistole - 13 lettere scritte durante l'esilio che trattano di vita privata, arte e politica. 

La Divina Commedia

La Divina Commedia è un poema in volgare scritto (si pensa) tra il 1306 e il 1320. L'opera si divide in 3 cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso; ognuna è composta da 33 canti, più un proemio iniziale, per un totale di 100 canti. I canti sono composti da terzine di endecasillabi in rima incatenata. 

La trama

L'opera descrive il viaggio immaginario compiuto da Dante attraverso i tre regni dell'oltretomba. Dante, perso in una "selva oscura", è soccorso dal poeta latino Virgilio, che lo accompagna fino al Purgatorio, dove cederà il posto a Beatrice. Nell'ultimo cielo del Paradiso quest'ultima sarà sostituita come guida da San Bernardo di Chiaravalle, che porterà il poeta alla visione beatifica di Dio.

Nota bene: il numero 3 (3 cantiche, 33 canti, 3 guide,...) è una costante nel poema: nel Medioevo, infatti, esso era considerato espressione della divina Trinità, quindi della perfezione.

L'allegoria

Oltre al senso letterale, la Divina Commedia ha un senso allegorico, o simbolico. Il viaggio attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso è un’allegoria del cammino che l’uomo deve compiere per allontanarsi dal peccato e raggiungere la salvezza. Tutto ha un valore simbolico: la selva oscura rappresenta il peccato, e Virgilio rappresenta la ragione che consente all'uomo di uscirne; Beatrice è la grazia che dona salvezza. 

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L'universo 

Nella cosmologia della Commedia, la Terra è circondata da 9 cieli mobili, oltre ai quali vi è l'Empireo, cielo immobile, sede di Dio. Al centro dell'emisfero australe si trova la montagna del Purgatorio, formatasi quando una massa di terra si spostò per allontanarsi da Lucifero, scagliato dal Paradiso e precipitato al centro della terra, nell'Inferno.