Sia f(x) una funzione definita nel dominio D e siano x0,l,ε∈R . Si dice che f(x) tende a l per x che tende a x0 se, ∀ε>0 esiste un intorno I di x0 tale che ∀x∈I∩D, escluso il punto x0, vale: ∣f(x)−l∣<ε. In formule: limx→x0f(x)=l.
Nota bene: in altre parole qualsiasi numero ε reale positivo scegli, esiste un raggio r per cui ∀x che sta sia nel dominio che in (x0−r;x0)∪(x0;x0+r) vale: ∣f(x)−l∣<ε.
In un limite di f(x) per x che tende a un numero puoi provare a calcolare il limite sostituendo x0 alla x.
In un limite di f(x) per x che tende a un numero con f(x) razionale, è bene prima scomporre la funzione!
Limite infinito
Sia f(x) una funzione definita nel dominio D e siano x0,ε∈R. SI dice che f(x) tende a +∞ (oppure a −∞) per x che tende a x0, se ∀ε>0 esiste un intorno I di x0 tale che ∀x∈I∩D−{x0} vale: f(x)>ε (oppure f(x)<−ε). In formule: limx→x0f(x)=+∞,limx→x0f(x)=−∞.
Esempi
limx→0ln(x)=−∞
Per x che tende a 0, il grafico mostra che la funzione decresce e crolla verso il basso.
Un altro modo per vederlo è attraverso i valori della funzione:
ln(10−50)≈−115,13ln(10−2000)≈−4605 e così via.
limx→0x12=+∞
Per x che tende a 0, il grafico mostra che la funzione cresce improvvisamente.
Un altro modo di vederlo è attraverso i valori della funzione:
0,00112=12⋅00010−1512=1,2⋅1016 e così via.
Nota bene: nel limite finito si dice che la funzione tende a un numero, nel limite infinito si dice che la funzione diverge positivamente (caso +∞) o diverge negativamente (caso −∞).
Limite destro e limite sinistro
Limite destro vuol dire che la x sulla retta dei numeri reali tende a x0 da destra, cioè si avvicina assumendo valori superiori a x0. In questo caso si scrive limx→x0+f(x) e si prende in considerazione solo il comportamento che la funzione assume a destra di x0.
Limite sinistro vuol dire che la x sulla retta dei numeri reali tende a x0 da sinistra, cioè si avvicina assumendo valori inferiori a x0. In questo caso si scrive limx→x0−f(x) e si prende in considerazione il comportamento che la funzione assume a sinistra di x0.
Esempi
limx→−1−x+11=−∞limx→−1+x+11=+∞
limx→2π−tg(x)=+∞limx→2π+tg(x)=−∞
limx→3−f(x)=4limx→3+f(x)=2
Nota bene: il limite può avere un solo valore, quindi nel caso in cui il limite destro non coincide con il limite sinistro (eccetto nel caso in cui il valore sia infinito e a cambiare sia solo il segno, come nel primo e nel secondo esempio) allora il limite non esiste!
Verifica del limite
Verificare un limite vuol dire verificare che il risultato rispetta la definizione di limite.
Hai limx→x0f(x)=l, devi mostrare che ∀ε>0 esiste un intorno di x0 nel quale vale la seguente disequazione: ∣f(x)−l∣<ε.
Esempio
Siano f(x)=ln(2x−5),x0=3. Verifica attraverso la definizione quale dei seguenti limiti è quello corretto.
Pertanto ∀ε>0 l'intorno di 3 per cui è verificato il limite è 2e−ε+1+5<x<2eε+1+5. Ma puoi vedere che scegliendo un qualsiasi ε, ad esempio ε=0,1, ottieni circa: 3,73<x<4. Non è un intorno di 3.
∣ln(2x−5)−0∣<ε2e−ε+5<x<2eε+5
Questo è un intorno di3, pertanto il limite è verificato.
Cosa si intende per limite di f(x) per x che tende a un numero?
Per limite di f(x) per x che tende a un numero si intendono tutti quei limiti in cui la x non tende a più infinito o meno infinito, ma a un numero reale.
Quando non esiste un limite?
Non esiste un limite di f(x) per x che tende a un numero quando ad esempio il limite destro ha un valore finito e il limite sinistro è infinito o viceversa o ad esempio quando sono tutti e due finiti ma hanno un valore diverso.
Quando il limite esiste finito?
Esiste finito il limite di f(x) per x che tende a un numero quando il limite esiste e il suo valore è un numero finito e non più infinito o meno infinito.
Beta
Sono Vulpy, il tuo compagno di studio AI! Studiamo insieme.