Il comportamento dei vertebrati

Etologia

Per comportamento si intende l'insieme delle azioni che compie un individuo in risposta agli stimoli ambientali (esterni) o del proprio corpo (interni).

La scienza che si occupa di studiare il comportamento degli animali prende il nome di etologia e distingue due tipologie di comportamenti: innati, già presenti alla nascita, e appresi, derivanti dalle esperienze.

Inoltre i vertebrati sono gli animali che, grazie alle loro elevate capacità cognitive, possono vantare i comportamenti più complessi.

Comportamenti innati

I comportamenti innati, o istintivi, sono quelle azioni che l'animale è in grado di compiere già dalla nascita senza doverle imparare con l'esperienza.

Un esempio molto comune di azione istintiva è quella di cercare il capezzolo materno subito dopo la nascita per prendere il latte.

Gli istinti si distinguono dai riflessi, cioè azioni spontanee derivanti dalla necessità di proteggere l'organismo come chiudere gli occhi in presenza di una luce abbagliante o togliere la mano quando si tocca qualcosa di bollente.

Comportamenti appresi

I comportamenti appresi sono quelli influenzati dalle esperienze compiute nel corso della vita e ne esistono diverse tipologie:

• Apprendimento per associazione: quel meccanismo in cui l'individuo associa due stimoli diversi tra loro imparando a rispondere in maniera corretta (ad esempio per addestrare animali domestici questi vengono ripagati col cibo in corrispondenza di un comportamento corretto);
• Apprendimento per abitudine: meccanismo in cui un individuo si rende conto che un nuovo comportamento potrebbe essere più vantaggioso di quello utilizzato fino a quel momento arrivando ad utilizzarlo abitualmente (come un uccello che si rende conto dell'innocuità di uno spaventapasseri);
• Apprendimento per imitazione: copiare un individuo in un certo comportamento (come altri uccelli che, vedendone uno avvicinarsi allo spaventapasseri senza ricevere danni, fanno lo stesso);
• Apprendimento per tentativi: imparare dagli errori per arrivare ad un comportamento che permette di raggiungere un certo risultato;
• Apprendimento per ragionamento: capire come comportarsi mediante un processo logico che permette di risolvere un problema ed affinare una tecnica o comportamento (un uomo che deve capire la prima volta come assemblare i pezzi di un mobile impiegherà più tempo di quelle successive).

Vivere in società

Molte specie di vertebrati vivono abitualmente in società, ossia gruppi di individui. Alcuni individui risultano poi determinanti nel definire i comportamenti di ciascun soggetto e spesso stabiliscono le gerarchie nel gruppo.

Infatti, uno degli svantaggi di vivere in gruppo è quello che i propri membri sono sempre in competizione tra loro.

Vi sono specie, come gli uccelli, che si uniscono per una vita sociale soltanto nel momento in cui devono migrare, mentre altre, come le tigri, che sono solitarie e si incontrano solo quando si riproducono per poi staccarsi quando i piccoli diventano autonomi.

La comunicazione

I vertebrati hanno sviluppato metodi di comunicazione non verbale (tipica degli umani), ma odorosi, visivi o sonori, per interagire con i propri simili.

In particolare, i messaggi odorosi e sonori sono utili per specie notturne o che vivono dove la vegetazione è fitta, invece quelli visivi sono adatti anche per quelle attive di giorno.

Ad esempio i gatti marcano il proprio territorio mediante il rilascio di odori, le rane e gli uccelli utilizzano segnali sonori per far capire la propria presenza, segnalare un pericolo o attirare il partner, mentre gli uomini e i primati comunicano anche mediante gesti ed espressioni facciali, quindi visive.

La comunicazione verbale, grazie alla possibilità di emettere suoni articolati, resta comunque fondamentale per la storia umana in quanto ha permesso di tramandare di generazione in generazione informazioni importanti per lo sviluppo della specie.