Nomenclatura binomia e moderna classificazione
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Riassunto
Nomenclatura binomia e moderna classificazione
Nomenclatura binomia
La nomenclatura binomia venne introdotta nel da Carl von Linné con lo scopo di classificare l'enorme quantità di tipologie di specie conosciute adottando un metodo di assegnazione di un nome scientifico composto da due parole latine:
- la prima che indica il genere a cui appartiene la specie;
- la seconda che indica la specie, ossia quei gruppi di organismi in grado di accoppiarsi e riprodursi tra loro generando figli che a loro volta possono generarne altri.
Nota bene: il nome scientifico viene scritto sempre in corsivo con la prima lettera del genere maiuscola.
Esempio
Vi sono cinque diverse specie che appartengono al genere Panthera, il quale rappresenta mammiferi carnivori: leone (Panthera leo), tigre (Panthera tigris), Leopardo (Panthera pardus), Giaguaro (panthera onca), Leopardo delle nevi (Panthera uncia).
Ricorda: vi sono casi particolari in cui specie distinte, ma con caratteristiche simili tra loro, possono accoppiarsi e riprodursi.
Esempio
Il bardotto è una specie che deriva da un maschio di cavallo e una femmina di asino.
La moderna classificazione degli esseri viventi
In seguito alla teoria dell'evoluzione di Charles Darwin, trovò spazio il pensiero che le specie mutino nel tempo e che derivino da antenati comuni. Per questo motivo, oggi è stata superata l'idea di classificare le specie solo in funzione dell'aspetto fisico e si è fatto spazio alla filogenesi, la quale studia anche la storia evolutiva delle specie grazie ad analisi sui resti e sul DNA.
In particolare, gli esseri viventi vengono classificati in base a otto categorie, le quali diventano via via sempre più specifiche:
Dominio | Si conoscono tre tipi di dominio:
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Regno | A sua volta il dominio degli eucarioti si divide in quattro regni:
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Tipo (o phylum) | Classifica gli organismi in base a piano strutturale e caratteristiche in comune, ma tali per cui non sono sufficienti ad essere considerati nella stessa famiglia |
Classe | Raggruppa gli ordini simili tra loro. Ad esempio i mammiferi sono la classe che comprende animali che partoriscono, possiedono le mammelle e hanno la pelle coperta da peli |
Ordine | Raggruppa le famiglie simili tra loro. Ad esempio il cane e il leone fanno parte dei carnivori |
Famiglia | Raggruppa i generi simili tra loro. Ad esempio leone, gatto, lince, tigre, e non solo, fanno parte della famiglia dei felini |
Genere | Raggruppa specie simili tra loro ma che non possono accoppiarsi e riprodursi |
Specie | Insieme di tutti gli organismi simili che possono accoppiarsi e riprodursi generando figli che possono a loro volta generarne altri |
Albero filogenetico
L'albero filogenetico mostra le parentele che vi sono tra specie o tra vari gruppi di specie basandosi sul fatto che vi sia un antenato comune a tutte queste.
In cima all'albero filogenetico vengono poste le specie viventi sotto alle quali si trovano sia le specie estinte che una serie di rami i quali si separano in corrispondenza di punti detti nodi, ovvero laddove si localizzano gli antenati in comune. Quando le diverse specie si trovano in prossimità di un nodo significa che queste sono maggiormente imparentate tra loro rispetto a specie il cui nodo che le accomuna è più distante.
1.Progenitore comune; 2.Macaco; 3.Siamango; 4.Uomo; 5.Scimpanzé; 6.Orango
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FAQ - Domande frequenti
Qual è la funzione dell'albero filogenetico?
L'albero filogenetico mostra le parentele che vi sono tra specie o tra vari gruppi di specie basandosi sul fatto che vi sia un antenato comune a tutte queste specie.
Cos'è la nomenclatura binomia?
La nomenclatura binomia venne introdotta nel 1752 da Carl von Linné con lo scopo di classificare l'enorme quantità di tipologie di specie conosciute adottando un metodo di assegnazione di un nome scientifico composto da due parole latine: la prima che indica il genere a cui appartiene la specie; la seconda che indica la specie, ossia quei gruppi di organismi in grado di accoppiarsi e riprodursi tra loro generando figli che a loro volta possono generarne altri.
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