Il suolo e la sua formazione
Il suolo
Il suolo è lo strato superiore della crosta terrestre ed è costituito da sostanze solide, liquide e gassose:
- sostanze solide (50%): si distinguono in parte inorganica (per il 45%), le rocce, e nel 5% parte organica (o humus), cioè i materiali che derivano dalla decomposizione di resti vegetali e animali;
- sostanze liquide (25%): principalmente si tratta di acqua e si trova negli spazi (detti pori) compresi tra le rocce;
- sostanze gassose (25%): l'aria, la quale occupa i pori in cui non vi è acqua.
Inoltre, il suolo si può presentare in forma assai differente in funzione di diversi fattori:
- la tipologia di roccia madre, quella da cui si forma il suolo, caratterizza il suolo stesso;
- la conformazione del terreno influenza lo spessore e la struttura del suolo. Ad esempio, in zone ripide, avrà uno spessore ridotto dovuto alla facilità di erosione, ovvero la rimozione di materiale dalla superficie dei suoli;
- gli esseri viventi che formano l'humus;
- il clima che comporta la disgregazione della roccia e determina gli organismi che popolano le diverse zone. Ad esempio, laddove vi è un clima temperato il suolo si definisce calcareo, cioè caratterizzato da granuli di rocce di varie dimensioni e dall'abbondanza di humus, mentre il suolo argilloso (caratteristico del clima umido) è ricco di granuli fini e povero di humus.
I fattori climatici che condizionano il suolo
Tra i fattori climatici che influiscono sulle caratteristiche del suolo, precipitazioni, temperatura e vento sono quelli più importanti:
- precipitazioni: l'acqua è causa delle disgregazioni della roccia madre e dello spostamento dei frammenti. Se in eccesso può impoverire il suolo sciogliendo i sali minerali che contiene, mentre se scarseggia può rendere i terreni poco fertili per l'eccesso di sali;
- temperatura: influisce sullo sviluppo della vegetazione e degli organismi presenti;
- vento: permette l'evaporazione dell'acqua dal suolo e il trasporto dei granuli rocciosi più piccoli.
La struttura del suolo
Il suolo è suddiviso in diversi strati orizzontali (chiamati orizzonti) sovrapposti tra loro e che si distinguono in funzione di colore, grandezza dei granuli, spessore e humus.
L'insieme degli orizzonti costituisce il profilo e caratterizza in modo univoco il suolo.
- orizzonte O (detto lettiera): strato superficiale in cui si accumulano foglie e radici prima di essere decomposti;
- orizzonte A: strato generalmente scuro in quanto ricco di humus. È particolarmente ricco di vita (batteri, funghi e piante) grazie ai sali minerali che vi arrivano attraverso l'acqua;
- orizzonte B: ricco di sabbia, limo e argilla, ma povero di humus. Le radici più profonde possono penetrare fino a questo strato;
- orizzonte C: è formato da frammenti di roccia madre disgregati in granuli di diverse dimensioni (argilla, ghiaia e sabbia). Poverissimo di organismi viventi;
- roccia madre: sotto l'orizzonte C si trova la roccia madre inalterata.
Ricorda: esistono suoli formati da tutti gli orizzonti, ma anche altri in cui possono mancarne uno o più di uno.
1.Orizzonte C; 2.Orizzonte B; 3.Orizzonte A; 4.Orizzonte O
La dimensione dei granuli e le tipologie di suolo
La grandezza dei granuli condiziona alcune proprietà del suolo: permeabilità, porosità e tessitura.
- permeabilità: capacità del suolo di essere attraversato verticalmente dell'acqua;
- porosità: quantità di spazi vuoti (pori) tra i granuli rocciosi;
- tessitura: composizione percentuale delle particelle solide.
I suoli, a seconda delle caratteristiche, si definiscono in diverso modo:
- suolo argilloso: granuli molto fini, suoli con tessitura molto fine e quasi impermeabili in quanto pori quasi inesistenti;
- suolo limoso: granuli piccoli, suoli con tessitura moderatamente fine e scarsa permeabilità in quanto poco porosi;
- suolo sabbioso: granuli di medie dimensioni, suoli con tessitura grossolana e buona permeabilità in quanto porosità elevata.
La formazione del suolo
La formazione del suolo (pedogenesi) è un processo lungo anche migliaia di anni il quale si può suddividere in più fasi:
- degradazione della roccia madre: gli agenti atmosferici disgregano le rocce in frammenti di varie dimensioni. La degradazione può essere di natura chimica, data da acqua ed ossigeno che ne modificano la composizione chimica, o di natura fisica, ossia la rottura della roccia in frammenti a causa soprattutto di sbalzi termici che indeboliscono le rocce dopo persistenti alternanze tra dilatazioni (date dal riscaldamento) e restringimenti (provocate dal freddo). Le degradazioni fisiche possono essere provocate anche da infiltrazioni dell'acqua o delle radici delle piante che allargano le fessure;
- colonizzazione degli organismi: gli organismi pionieri, quelli che si insediano nei detriti rocciosi derivanti dalla disgregazione, contribuiscono a formare il suolo. Oltre a loro, anche le piante si insediano in queste zone con le loro radici;
- formazione degli orizzonti: ultima fase prima di avere un suolo maturo. L'orizzonte A e il C si formano contemporaneamente rispettivamente dalla decomposizione degli organismi pionieri morti da cui si forma l'humus e dalla degradazione della roccia madre. Mentre l'orizzonte B nasce dall'accumulo di sali minerali e altre sostanze trasportate dall'acqua.