Le acque marine, le onde e le correnti

​​Le acque marine

Le caratteristiche principali delle acque marine sono la salinità e la temperatura:

• la salinità delle acque marine indica la quantità di sali disciolti. In media ci sono $$35g$$ di sali contenuti in $$1000g$$ di acqua, che si indica col simbolo $$35 ‰$$. Il sale presente in concentrazione maggiore è il cloruro di sodio. La salinità varia a seconda della zona e della stagione. Infatti nelle zone più vicine all'equatore la salinità è maggiore a causa dell'elevata evaporazione dell'acqua, che fa aumentare la concentrazione dei sali. Sempre a causa dell'evaporazione dell'acqua, la salinità è maggiore in estate piuttosto che in inverno. La salinità dell'acqua influenza anche la densità. Infatti, la presenza dei sali disciolti aumenta la massa per unità di volume e quindi la densità;
  
• la temperatura delle acque marine dipende dalla quantità di radiazione solare assorbita. È quindi maggiore nelle zone equatoriali, e diminuisce andando verso i poli. Inoltre la temperatura è più elevata in superficie e diminuisce con la profondità perché la radiazione solare che riesce a penetrare diminuisce e, quando i raggi solari non penetrano più, la temperatura dell'acqua raggiunge un valore attorno a $$0°C.$$ Anche le stagioni influiscono sulla temperatura dei mari, in estate l'acqua marina è più calda che in inverno.

Ricorda: il mare più salato del mondo è il Mar Morto. Situato in una zona arida e calda, l'evaporazione è molto elevata e la sua salinità raggiunge valori del $$35\%$$, dieci volte maggiore della salinità media degli altri mari.​

Le onde marine

Le onde sono prodotte dal vento che, soffiando in superficie, mette in movimento l'acqua. Si formano delle increspature capaci di propagarsi per migliaia di kilometri:

• in mare aperto si formano delle onde di oscillazione, che non provocano lo spostamento orizzontale degli oggetti ma solo verticalmente;
• in prossimità delle coste si formano le onde di traslazione che urtano il fondale. Le particelle più in profondità sono rallentate rispetto a quelle più superficiali. A riva l'onda si rompe e si formano i frangenti di spiaggia, poi torna indietro formando la risacca.

Le correnti marine

Le correnti marine consistono in movimenti di grandi masse d'acqua con temperatura, densità e salinità differenti rispetto a quelle circostanti. La direzione con cui si muovono le correnti è influenzata dalla rotazione della Terra, dai venti costanti e dalla presenza dei continenti. 

Le correnti calde hanno una temperatura maggiore delle acque circostanti, mentre le correnti fredde hanno una temperatura inferiore. Le correnti calde e fredde influiscono sul clima delle zone che lambiscono, come la Corrente del Golfo. Si tratta di una corrente calda che parte dal Golfo del Messico e va verso l'Europa occidentale. Grazie ad essa le coste europee che ne sono interessate godono di inverni più miti. 

In generale le correnti calde si spostano dall'Equatore verso i poli e quelle fredde scorrono dai poli verso l'Equatore.

L'azione dei mari sulle coste

L'azione del mare sulle coste può essere di erosione, con arretramento delle coste, o di deposizione che, invece, produce un avanzamento della costa. 

L'azione erosiva del mare è più evidente in mare aperto, dove l'energia delle onde è elevata e maggiore è la quantità di sabbia o di rocce che le onde riescono ad asportare.

L'azione erosiva del mare è molto evidente in corrispondenza di tratti di costa rocciosi e a strapiombo sul mare, dette falesie (4). Le rocce vengono modellate dalle onde e si possono formare degli archi marini (3) o dei faraglioni (2). A volte l'azione di erosione delle onde può scavare un solco alla base della falesia che causa il crollo della falesia (5), e un arretramento della costa (6). Le rocce crollate formano la cosiddetta piattaforma di abrasione (7). 

I detriti erosi dalle onde possono essere trasportati molto lontano e depositati dove l'energia delle onde è meno intensa, nelle zone più riparate e nelle insenature dove si formano le spiagge (1).

In genere il fenomeno di formazione delle spiagge comincia con la formazione di un cordone litoraneo sottomarino dovuto all'accumulo di detriti. Se l'accumulo continua, il cordone si ingrandisce fino ad emergere, formando un lido cioè una striscia di sabbia che delimita una laguna. Se il lido si chiude allora si forma uno stagno costiero che, con l'ulteriore accumulo di sedimenti, si riempie completamente formando una nuova linea di costa.