Video Esplicativo

Insegnante: Elisabetta

Riassunto

Bauman

​​In breve

Bauman è stato definito l’autore della postmodernità, della società liquida e dell’età della paura. Egli descrive il passaggio da una società moderna "solida" a una postmoderna "liquida", analizzando quei cambiamenti strutturali che mettono in luce le fragilità del presente. 



La modernità è liquida

Zygmunt Bauman (1925-2017) è stato un filosofo e sociologo polacco molto importante. Attraverso la sua opera Modernità liquida (2000) sostiene che la società attuale abbia perso la sua solidità. Se fino a cento anni fa essere moderni significava essere "solidi", cioè cercare una precisa collocazione nella società e tendere a raggiungere uno stato di sistemazione definitiva e stabile, ora invece si vive nell'incostanza e nell'incertezza. Nella società liquida, l'uomo è in uno stato di perenne cambiamento e non aspira ad alcuna definizione. 


Le conseguenze della liquidità


  • Completa deregolamentazione sociale e politica, con una conseguente perdita di peso delle istituzioni finalizzate alla gestione del potere. Ne è un esempio la crisi degli Stati-nazione. 

  • Policentrismo, ovvero vi è la moltiplicazione delle sedi decisionali e la loro diversificazione su scala globale.

  • Incertezza delle decisioni e dei risultati, a causa della moltiplicazione delle possibilità, dove tutto è possibile ma nulla è certo.

  • Incertezza e sdradicamento della condizione esistenziale umana. Essa è una conseguenza della perdita di punti di riferimento "solidi" della tradizione, come partiti, associazioni, etc.

  • Fine dell'etica della responsabilità: il piacere diventa l'unico scopo da perseguire.

  • Flessibilità nella vita privata e nel lavoro, con la conseguente perdita di sicurezza.

  • Individualismo e atomizzazione sociale, dove vi è una dispersione in senso civico e perdita dell'identità sociale.

  • Sviluppo del comunitarismo come reazione all'atomizzazione, infatti,  la perdita dei riferimenti politici (Stato-nazione) e sociali, tende a risolversi con la crescita di legami comunitari spesso inventati e caratterizzati da forte esclusivismo (etnico, regionale, microcomunitario).


La crisi del potere centralizzato

Il potere delle società liquide è extraterritoriale, fugge e si nasconde, e come tale è più difficile da contrastare. Si può fare l'esempio delle multinazionali che licenziano i loro operai in un certo paese per delocalizzare altrove la produzione. Le associazioni sindacali non hanno possibilità di tutela di lavoro nel paese estero, con la conseguente perdita di peso delle istituzioni tradizionali. Ciò comporta la disintegrazione della rete sociale e anche la fine della cittadinanza, ossia della partecipazione responsabile a una comunità socio-politica. 


Individualismo radicale

Ogni persona ha come scopo la realizzazione personale e il proprio utile, in una realtà che si basa esclusivamente sull'etica del consumo e non su quella della responsabilità. Lo shopping compulsivo è diventato l'unico modo per arginare la precarietà dei ruoli di ciascuno. Avendo smarrito la propria identità, l'individuo tenta di ricostruirla attraverso l'acquisto, in un mondo che è colmo di beni e che invita a spendere. 


La sicurezza

Poiché tutto si disgrega, si ha paradossalmente maggiore bisogno di difendere ciò che non esiste più, ossia l'identità personale. Per questa ragione, le persone costruiscono comunità più o meno virtuali per sostituire le comunità reali che si sono dissolte. In questa prospettiva, emergono nemici da cui è necessario proteggersi, in genere rappresentati dallo "straniero", ossia da colui che è diverso dalla comunità di riferimento e quindi reputato pericoloso per la sicurezza personale.


Lo spazio e il tempo

La modernità liquida genera il binomio flessibilità-istantaneità, dove le persone si trovano immerse in una "istantaneità insignificante". Più specificatamente, si è continuamente immersi in una comunicazione virtuale, in una situazione presente, di cui si perde immediatamente interesse. Più la distanza temporale e spaziale tra eventi svanisce, più l'evanescenza del tempo e dello spazio si accentua e le cose perdono di significato. 


Il lavoro influenza le relazioni sociali

Si è immersi continuamente nella flessibilità come condizione di esistenza e di lavoro, pertanto non si riesce a stare da nessuna parte. L'uomo moderno è ovunque e da nessuna parte. In questo stato di cose, nessun vincolo è indissolubile e prevale il "breve termine": la vita privata e la vita lavorativa sono entrambe all'insegna dell'incertezza. 

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FAQ - Domande frequenti

Cosa si intende per "istantaneità insignificante"?

Perché nella società postmoderna emerge un maggiore bisogno di sicurezza?

Cosa significa affermare la fine dell'etica della responsabilità?