Tutto per imparare meglio...

L'Impero romano

Video Esplicativo

Loading...
Insegnante: Massimiliano

Riassunto

L'Impero romano

​​In breve

La nascita e la storia dell'Impero romano, da Augusto alla caduta dell'Occidente (27 a.C. - 476 d.C.).



Il tempo e il luogo

Tra il 31 e il 27 a.C. Ottaviano, pur mantenendo le istituzioni della Repubblica, assunse tutte le cariche più importanti, tra cui quelle di Imperatore, supremo comandante militare, principe del Senato, colui che votava per primo, e pontefice massimo, ovvero massima autorità religiosa. Assunse poi il nome di Augusto, "colui che rende felici e ricchi i cittadini", e cercò di costruire un periodo di pace romana duratura e serena, un ritorno ai valori romani tradizionali. Incentivò la piccola proprietà terriera per i soldati veterani, assicurò uno stipendio regolare ai soldati, rese la carica senatoria ereditaria e diede al popolo prosperità economica, basata su distribuzione di grano, opere pubbliche e spettacoli.


DA AUGUSTO A COMMODO

Dopo Augusto (morto nel 14 d.C.) la successione divenne ereditaria: gli Imperatori appartenevano alla stessa famiglia (dinastia). Seguirono Tiberio, Caligola, Claudio e Nerone (dinastia Giulio-Claudia, 27 a.C. - 68 d.C.). Dopo un periodo di caos, fu eletto Imperatore il generale Vespasiano, seguito da Tito e Domiziano (dinastia Flavia, 69-96 d.C.). Alla morte di Domiziano il Senato stabilì il principio dell'adozione: l'Imperatore, in accordo col Senato, avrebbe scelto come successore un personaggio valido. Con questo principio furono scelti gli Imperatori (non sempre originari dell'Italia o patrizi) Traiano (con cui l'impero raggiunse la massima estensione), Adriano, Antonino Pio e Marco Aurelio (l'imperatore-filosofo). Quest'ultimo designò come erede il figlio, Commodo (imperatori adottivi, 96-192 d.C.). Dopo di lui gli Imperatori vennero scelti dall'esercito, causando un periodo di lotte continue tra generali.


1. Roma nel 270 a.C; 2. L'Impero Romano nel 44 a.C; 3. L'impero Romano nel 14 d.C; 4. L'Impero Romano nel 200 d.C


LE ORIGINI DEL CRISTIANESIMO

In seguito alla predicazione e crocifissione di Gesù di Nazareth, nel corso del I secolo d.C., si diffuse in tutto l'impero la nuova religione del Cristianesimo. Essa rappresentava una minaccia per il potere imperiale: i Cristiani si rifiutavano di servire nell'esercito, non riconoscevano le differenze sociali tra gli esseri umani né la natura divina dell'Imperatore. Per questo dal 64 d.C. (con Nerone) i Cristiani furono vittime di persecuzione, cioè di massacri, che però non impedirono la diffusione della nuova religione. I Cristiani furono costretti a nascondersi, soprattutto in rifugi sotterranei (le catacombe). Molte vittime guidarono i sopravvissuti con il loro esempio (martiri).


LA CRISI DEL III SECOLO

Nel III secolo d.C. l'Impero aveva raggiunto la sua massima estensione: era sempre più difficile difendere i confini e dare stabilità a uno Stato così ampio. Una forte crisi lo colpì da diversi punti di vista. 

  • Crisi politico-militare: la crescita di truppe mercenarie nell'esercito, che combattevano solo per denaro, minò la fedeltà dei militari allo Stato. L'autorità imperiale, a causa delle lotte tra governatori, risultò indebolita;
  • economica: le continue tasse impoverivano la popolazione, che cominciò ad abbandonare le campagne, il che causò un aumento dei prezzi e una crisi del commercio. A ciò si aggiunsero delle epidemie;
  • religiosa: il Cristianesimo metteva in discussione i valori imperiali;
  • pressione dei barbari: le popolazioni che vivevano a Nord premevano sui confini approfittando delle lotte tra i governatori.


DA DIOCLEZIANO ALLA DIVISIONE DELL'IMPERO

Nel 286 d.C. l'Imperatore Diocleziano decise di dividere l'Impero in due parti: l'Impero d'Oriente e l'Impero d'Occidente. Dopo una guerra civile divenne Imperatore Costantino, che nel 326 d.C. riunificò l'Impero e trasferì la capitale a Bisanzio, ribattezzandola Costantinopoli (attuale Istanbul, in Turchia). Nel 313 d.C., con l'Editto di Milano, Costantino concesse libertà di culto ai Cristiani. L'Imperatore Teodosio nel 380 d.C. proclamò il Cristianesimo religione ufficiale dell'Impero (Editto di Tessalonica). Alla sua morte lo Stato venne definitivamente diviso in Impero romano d'Occidente, con capitale prima Milano e poi Ravenna, e Impero romano d'Oriente, con capitale Costantinopoli.


LE INVASIONI BARBARICHE

I Romani chiamavano Germani le popolazioni che abitavano oltre i fiumi Reno e Danubio, confini settentrionali dell'Impero. Erano popolazioni nomadi, divise in liberi, semiliberi e schiavi. Tra III e IV secolo, a causa dell'arrivo dall'Asia degli Unni, numerosi popoli germanici furono spinti verso i confini nord-orientali dell'Impero, indebolendolo. Tra le più importanti invasioni dopo la divisione dell'Impero, ricordiamo:

  • 410 d.C.: i Visigoti di Alarico saccheggiarono Roma, per poi stabilirsi in Spagna;
  • 452 d.C.: gli Unni di Attila invasero la Gallia e devastarono il Veneto, per poi ritirarsi dopo l'incontro tra Attila e papa Leone I;
  • 455 d.C.: i Vandali dal Nordafrica devastarono di nuovo Roma.


LA FINE DELL'IMPERO

Nel 476 d.C. l'ultimo imperatore d'Occidente, un bambino di nome Romolo Augustolo, venne deposto dal re dei barbari Eruli, Odoacre. In Occidente l'Impero non si riformò, venendo sostituito dai Regni romano-barbarici. Sopravvisse invece, perché più stabile e prospero, l'Impero romano d'Oriente, che sarà conquistato dai Turchi Ottomani quasi mille anni più tardi, nel 1453.


Ricorda: il 476 d.C. è la data usata dagli storici per indicare la fine dell'Età antica e l'inizio del Medioevo.



Le attività e la società

Nell'Impero di Augusto si diffusero la lingua latina, le leggi e la religione romane. Fino alla crisi del III secolo il commercio fu fiorente, anche di beni preziosi: seta, tessuti porpora, lino, cotone, spezie, pietre preziose.


L'ORGANIZZAZIONE DELL'IMPERO

Augusto attuò una riforma dei territori romani, riorganizzandoli in 11 regioni e 25 province (senatorie, governate da funzionari da Roma, e imperiali, con governatori locali scelti dall'Imperatore, e che mantenevano le legioni). Con Diocleziano, l'Impero venne diviso in due parti, Oriente e Occidente. ognuna era governata da due persone, un Augusto e il suo successore designato, un Cesare, formando un sistema noto come tetrarchia (dal greco "governo di quattro persone"). Questo sistema fallì dopo Diocleziano.


LE INFRASTRUTTURE

L'Impero era collegato da una fitta rete di strade, alcune talmente ben conservate che sono servite da modello per le strade attuali. I Romani furono abili ingegneri: costruirono infatti ponti e acquedotti sfruttando l'arco a volta etrusco. Diffusa era anche la costruzione delle terme.


LA CULTURA

Storia; La civiltà Romana; 5a elementare; L'Impero romano


Sotto Augusto, grande sviluppo ebbero il teatro (le commedie di Plauto) e la letteratura (l'Eneide di Virgilio).



Giochi e spettacoli divennero utili strumenti per la propaganda imperiale; si svolgevano soprattutto negli anfiteatri (come il Colosseo, o Anfiteatro Flavio, dove combattevano i gladiatori e venivano ricostruite le battaglie navali) e nei circhi (riservati alle corse di carri e cavalli).

Crea un account per leggere il riassunto

Esercizi

Crea un account per iniziare gli esercizi

FAQ - Domande frequenti

Quando finì l'Impero romano?

Quando il Cristianesimo divenne religione ufficiale nell'Impero romano?

Quali furono le riforme di Ottaviano Augusto a Roma?

Beta

Sono Vulpy, il tuo compagno di studio AI! Studiamo insieme.