Darwin e la selezione naturale

Il viaggio di Darwin

Charles Darwin sviluppò la sua teoria dell'evoluzione durante un viaggio di 5 anni attorno al mondo iniziato nel 1831. Il viaggio aveva lo scopo di tracciare le mappe del continente Sudamericano, ma offrí a Darwin la possibilità di osservare e studiare ambienti fino ad allora sconosciuti. 

Alla fine del viaggio, Darwin studiò per oltre 20 anni gli appunti che aveva raccolto, arrivando a formulare la teoria dell'evoluzione delle specie.  

La selezione naturale

Nel 1859 Darwin pubblicò il libro "Sull'origine delle specie per selezione naturale", in cui spiegò il meccanismo della selezione naturale:

• ogni popolazione tende a generare una prole più numerosa rispetto a quella che le risorse dell'ambiente possono sostenere;
  
• tra i membri della popolazione esiste una variabilità dei caratteri, alcuni più favorevoli e altri meno;
• gli individui più adatti alla vita in un certo ambiente hanno maggiore successo riproduttivo, cioè maggiore probabilità di riprodursi rispetto agli individui con caratteri svantaggiosi;
• i caratteri favorevoli sono caratteri ereditabili, cioè vengono trasmessi alla prole. 

Come risultato, nella generazione successiva ci saranno più individui con le caratteristiche favorevoli. 

Nel corso del tempo le caratteristiche favorevoli si accumulano nella popolazione portando all'evoluzione di una nuova specie che è più adatta all'ambiente in cui vive. 

Esempio

L'evoluzione delle giraffe ha permesso agli animali dal collo più lungo di sopravvivere più facilmente, trasmettendo il carattere favorevole "collo lungo" alla prole. 

La selezione naturale spiega anche fenomeni come la convergenza evolutiva e la speciazione.

Convergenza evolutiva

Un risultato della capacità di adattamento delle specie è il fatto che specie diverse che vivono nello stesso ambiente tendono a sviluppare caratteristiche simili. Questo fenomeno è chiamato convergenza evolutiva. 

Esempio

I delfini sono mammiferi, quindi hanno antenati comuni che vivevano sulla terraferma, ma vivendo in acqua hanno sviluppato caratteristiche e abilità simili a quelle dei pesci. 

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Speciazione

Si parla di "speciazione" per intendere la comparsa di una nuova specie. Se una popolazione rimane isolata dal resto della specie tenderà ad accumulare caratteristiche favorevoli all'ambiente in cui vive, che potrebbero essere diverse da quelle della popolazione originaria. Col passare del tempo le due popolazioni potrebbero, grazie alla selezione naturale, sviluppare caratteristiche molto diverse e diventare due specie distinte. 

1.Individui di una popolazione; 2.Separazione degli individui di una popolazione; 3.Cambiamento delle caratteristiche ambientali; 4.Adattamento alle diverse caratteristiche ambientali e nascita di due specie distinte.   

Il ritmo dell'evoluzione

Esistono due teorie valide che spiegano la velocità con cui le specie evolvono. 

La prima teoria, chiamata Teoria del gradualismo filetico, era stata proposta da Darwin, il quale riteneva che i cambiamenti delle specie fossero lenti e graduali, dovuti all'accumulo di piccoli cambiamenti nella popolazione. 

A partire dal 1972 è stata proposta un'altra teoria, la Teoria degli equilibri punteggiati, secondo cui le specie evolverebbero rapidamente, nell'arco di poche generazioni. Questa teoria è supportata dal fatto che esistono pochissimi "fossili intermedi" che dimostrino i cambiamenti graduali delle specie.  

Oggi entrambe le teorie sono considerate valide: alcune specie potrebbero evolversi gradualmente, mentre altre svilupparsi a seguito di cambiamenti improvvisi.