I vulcani e le eruzioni vulcaniche
I vulcani
I vulcani sono aperture naturali della crosta terrestre da cui fuoriesce il magma, roccia fusa mescolata con gas e vapori, sotto forma di eruzioni o emanazioni gassose.
La fusione delle rocce che formano il magma avviene a profondità che variano dai 15 ai 100 km e il magma risale grazie alla sua densità, più bassa rispetto alle rocce solide. Quando il magma risale, solitamente, staziona nella camera magmatica, una zona che si trova tra i 2 e i 10 km di profondità e quando arriva in superficie esce, trasformandosi in lava, mediante un'eruzione vulcanica. A questo punto, raffreddandosi, origina le rocce magmatiche, le quali accumulandosi arrivano a costruire un rilievo noto come edificio vulcanico.
1.Nube di ceneri; 2.Cratere; 3.Colata lavica; 4.Bocca principale; 5.Edificio vulcanico; 6.Bocca secondaria; 7.Camino vulcanico; 8.Camera magmatica; 9.Astenosfera
Esistono due tipologie di vulcani:
- vulcani centrali: sono composti da un'ampia apertura centrale, il cratere, che si trova nella parte superiore dell'edificio vulcanico e che è collegata con la camera vulcanica dal camino vulcanico. A loro volta si dividono in vulcani attivi, i quali eruttano con continuità o con intervalli di qualche anno tra un'eruzione e quella successiva, e vulcani quiescenti, che stanno a riposo per lunghi periodi. I vulcani che, invece, sono spenti da almeno 10000 anni sono considerati estinti in quanto la sua camera magmatica è vuota e priva di magma;
- vulcani lineari: si formano quando il magma si forma nell'astenosfera ed esce da crepe della crosta terrestre senza stazionare nella camera magmatica. Si trovano soprattutto in prossimità delle dorsali oceaniche.
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Vulcani centrali
| Vulcani lineari
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Ricorda: anche in un vulcano estinto possono avvenire manifestazioni vulcaniche tardive.
Le manifestazioni vulcaniche tardive
Le manifestazioni vulcaniche tardive sono dovute al magma rimasto in profondità che, entrando in contatto con l'acqua che si infiltra nelle rocce, può formare geyser e sorgenti termali calde:
- geyser: l'acqua a contatto col magma si riscalda a oltre 100°C ma non diventa subito vapore per le elevate pressioni a cui si trova. Se le fratture per cui risale sono irregolari, l'acqua resta bloccata nelle rocce, la pressione cala, l'acqua va in ebollizione e infine esce sotto forma di questi getti;
- sorgenti termali calde: a differenza dei geyser, l'acqua torna in superficie senza getti ed in maniera graduale grazie a fratture regolari che ne uniformano il percorso.
Le caldere
Le caldere sono depressioni circolari che si formano dopo il crollo delle pareti dell'edificio vulcanico, che avviene quando la camera vulcanica si svuota e le sue pareti non sono più in grado di sostenere l'edificio vulcanico sovrastante.
Le eruzioni vulcaniche
Le eruzioni vulcaniche si distinguono in base alla quantità di gas che si trovano nel magma e alla sua viscosità, ossia la resistenza allo scorrimento che dipende dalla presenza di silice (il magma ricco di silice è molto viscoso).
Si distinguono due tipologie di eruzione:
- eruzioni effusive: caratterizzate da magmi poco viscosi che fuoriescono, sotto forma di lava, senza esplosioni in quanto riuscendo a scorrere abbastanza facilmente non ristagnano ed escono abbastanza gradualmente. Tipiche di vulcani lineari e vulcani a scudo, particolari vulcani centrali ampi e con fianchi poco inclinati;
- eruzioni esplosive: magmi viscosi e ricchi di gas si accumulano nella camera magmatica finché la pressione generata dai gas diventa alta a tal punto che il vulcano erutta violentemente. Tipiche di vulcani-strato, ossia vulcani centrali conici con fianchi molto inclinati.
Attraverso i vulcani vengono espulsi materiali dei tre stati di aggregazione della materia: gas, come vapore acqueo e anidride carbonica, lava allo stato liquido e i piroclasti, cioè materiali solidi che possono essere pezzi di lava che solidifica in volo, pezzi di roccia già solidificata di varie dimensioni o polveri fini (cenere vulcanica).
I vulcani italiani
In Italia si trovano sia vulcani attivi, localizzati in particolare nella costa tirrenica tra la Toscana e la Sicilia, che quiescenti che estinti.
In particolare si distinguono quattro zone vulcaniche:
- la costa di Campania e Lazio: si trova in essa il Vesuvio, vulcano-strato che può avere eruzioni pericolose che hanno comportato in passato la distruzione di città come Pompei ed Ercolano. L'Isola di Ischia è un vulcano ora in fase di riposo, così come i Campi Flegrei e i Colli Albani che si trovano rispettivamente nei dintorni di Napoli e Roma;
- le isole Eolie: isole vulcaniche che comprendono vulcani estinti, quiescenti e attivi, come lo Stromboli;
- l'Etna: vulcano più grande d'Europa. È un vulcano-strato il cui edificio si è formato in seguito ad eruzioni avvenute nel corso di 600000 anni;
- il Canale di Sicilia: in passato sono venute eruzioni come nel caso dell'Isola Ferdinandea, oggi sommersa.
Oltre a queste quattro aree, ci sono alcuni grandi vulcani sottomarini come il Marsili che si trovano sul fondo del mar Tirreno.