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La competizione e la struttura della comunità

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Insegnante: Ylenia

Riassunto

La competizione e la struttura della comunità

​​La competizione

Si parla di competizione quando si indica l'interazione tra gli organismi di un certo ecosistema che condividono le stesse risorse la cui disponibilità è diventata insufficiente a garantire i bisogni di tutti gli individui come ad esempio acqua, cibo e protezione. 

Si conoscono due tipi di competizione:

  • Intraspecifica, tra individui della stessa specie. Oltre a competere per il cibo, uno degli esempi più comuni è quello della competizione sessuale per cui due maschi incorrono in veri e propri combattimenti per potersi accoppiare con le femmine;
  • Interspecifica, tra individui di specie diverse. Sono esempi le lotte per accaparrarsi una preda tra diversi predatori o i pascoli migliori nel caso degli erbivori.


Le conseguenze della competizione sugli ecosistemi

La competizione tra organismi contribuisce a regolare il numero di individui nelle popolazioni e, più in generale, gli ecosistemi.

La competizione intraspecifica può comportare che alcuni individui riescano ad avere accesso a più cibo rispetto ad alcuni propri simili, i quali cresceranno meno e, di conseguenza, moriranno. Questo concetto sta alla base della selezione naturale per la quale l'individuo meno adatto non è in grado di sopravvivere.

Ancora più duro può essere l'impatto della competizione interspecifica, in quanto a rivelarsi meno adatta può essere un'intera specie, la quale in quel caso rischierebbe l'estinzione.

Infatti, è difficile che nello stesso ambiente coesistano due specie che necessitano delle stesse risorse; solitamente la competizione regola le comunità in modo tale che vi vivano popolazioni che utilizzano risorse diverse.



La struttura delle comunità

Le comunità, cioè l'insieme di individui che vivono nello stesso ambiente, sono dipendenti dalla tipologia di specie, dal numero di specie e dalla quantità di individui per ciascuna specie:

  • Tipologia di specie, la quale dipende soprattutto dal clima dell'ambiente e quindi dalle capacità di adattamento di ciascuna specie ad un determinato clima;
  • Numero di specie, ossia la biodiversità. Avere tante specie in un ambiente permette di garantirsi buone probabilità che, qualora dovessero cambiare le condizioni, vi siano più specie capaci di adattarsi. Tendenzialmente, nelle zone più temperate il numero di specie presenti è più elevato in quanto sono maggiori quelle che si adattano a questa tipologia di clima; così come ambienti sulla terraferma ospitano molte più specie di quelli sulle isole (dette specie endemiche), le quali però sono molto importanti perché di solito sono esclusive di quelle zone;
  • Quantità di individui appartenenti ad una specie, la quale dipende delle interazioni che si instaurano tra individui della stessa o di diverse specie, cioè dell'andamento delle competizioni che si trovano ad affrontare.



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