Bacone è un pensatore molto importante poiché viene ritenuto il fondatore del metodo induttivo moderno. Egli è un pioniere perché tenta di sistematizzare e organizzare logicamente il procedimento scientifico. Il valore del suo metodo consiste nel mostrare come debbano essere disposti i dati sperimentali. Secondo Bacone, gli esseri umani non devono comportarsi come il ragno che srotola ciò che gli occorre al proprio interno, né come la formica, che si limita ad accumulare. La comunità umana allora deve rispecchiare le api: bisogna raccogliere e disporre in modo opportuno.
Francis Bacon, italianizzato Francesco Bacone, nasce nel 1561 in Inghilterra. Figlio del guardasigilli della regina Elisabetta I, cresce in un ambiente esclusivo e raffinato. Studia a Cambridge e, con l'avvento di re Giacomo I Stuart, inizia la sua carriera politica, fino a divenire Lord Cancelliere. Tre anni dopo, però, viene accusato di corruzione. Bacone ammette le sue colpe ma subisce una punizione molto dura. Infatti, egli viene esautorato da tutte le cariche pubbliche e rinchiuso per qualche tempo nella Torre di Londra. Dopo questi avvenimenti, si ritira a Gorhambury, dove trascorre gli ultimi anni della sua vita.
Bacone ritiene che la scienza si debba basare sull'esperienza, con lo scopo di raggiungere il progresso. La conoscenza deriva dalla progressiva accumulazione di dati, da qui la credenza che la verità sia figlia del tempo. Di conseguenza, si mettono da parte i testi antichi, detentori di una conoscenza meno sviluppata, poiché avente meno strumenti a disposizione. Un'altra tesi fondamentale di Bacone è che il potere coincide con il sapere. Infatti, la conoscenza della natura è strumentale al controllo tecnico di essa.
Bacone rifiuta la logica aristotelica poiché basata sul metodo deduttivo, che presenta nozioni troppo astratte, valide soltanto su un piano discorsivo. Centrale, allora, è l'esperienza. Più specificatamente, la conoscenza è un conoscere attraverso le cause, mediante la guida della mente. L'esperimento si configura come lo strumento imprenscindibile per indagare la natura.
Gli empirici | Sono come le formiche, si limitano ad accumulare dati in modo disordinato. |
I razionalisti | Sono come i ragni, tessono le tele dei loro ragionamenti senza fare alcun riferimento all'esperienza. |
I veri scienziati | Sono come le api, raccolgono il polline per trasformarlo in miele, esito della sintesi di ragionamento ed esperienza. |
Bacone definisce gli errori del sapere degli idòla, ovvero idoli, feticci, falsi miti. La teoria degli idòla costituisce la sezione critica del metodo elaborato da Bacone, all'interno del Novum Organum. Lo scopo di questa teoria è quello di eliminare gli idoli, affinché si possa costituire un nuovo sapere, mediante uno strumento (organum) basato sul metodo scientifico.
Nel Novum Organum, Bacone propone un proprio metodo di acquisizione di dati e di organizzazione della scienza. Attraverso l'induzione si può arrivare a ottenere un sapere fecondo, capace di ampliare il bacino di conoscenze. L'induzione scientifica baconiana viene descritta come un processo creativo che seleziona il materiale ottenuto attraverso i sensi. In un secondo momento, questo materiale viene perfezionato mediante l'esperimento, così da avere un valido livello di conoscenza della causa (o "forma") del fenomeno. In questo modo, si risale gradualmente dall'osservazione alla formulazione di leggi necessarie, in grado di spiegare tutti i fenomeni a cui si riferiscono. Per organizzare i fenomeni e individuarne le cause, Bacone suggerisce di compilare alcuni tipi di tavole.
Tavole delle presenze | Individuano tutti i casi in cui un determinato fenomeno si manifesta. Ad esempio, il calore può trovarsi nei raggi del Sole, nei liquidi sottoposti a ebollizione etc. |
Tavole delle assenze | Individuano tutti i casi in cui il fenomeno è assente. Nell'esempio del calore, si può registrare il fatto che i raggi della Luna siano freddi e non caldi. |
Tavole dei gradi o delle comparazioni | Individuano tutti i casi in cui un determinato fenomeno è presente in gradi diversi e si descrivono le caratteristiche dei corpi in cui si denota la variazione. In questo caso, si determinano quei casi in cui il valore del calore cresce o diminuisce. |
Tavole esclusive | Individuano i casi in cui il fenomeno analizzato è da escludersi, mettendo a confronto i vari criteri di assenza, presenza e gradazione. Ad esempio, poiché i raggi del sole sono caldi e luminosi, quelli della Luna luminosi e freddi, l'aria e l'acqua calda sono calde e non luminose, se ne può dedurre che la luce non può essere ricondotta alla forma del calore. |
Prima di tutto, Bacone rigetta la causa finale di Aristotele, poiché rende la ricerca sterile e improduttiva. Infatti, la scienza non deve interessarsi di una causa che attiene al disegno divino. Anche le altre cause aristoteliche, quella materiale ed efficiente, vengono molto ridimensionate da Bacone. Egli, allora, si sofferma sulla causa formale, presentando un proprio concetto di forma. Essa indica ciò di cui le cose sono costituite. Attraverso la forma si può spiegare la struttura e la dinamica di un determinato fenomeno. Ad esempio, la forma del calore si può definire come il processo chimico-meccanico, caratterizzato dalla vibrazione di piccole particelle, che costituisce l'essenza di tutti i corpi caldi.
Alle api.
Perché conoscere la natura significa poterla manipolare e dunque dominare.
Essi sono gli idoli, i feticci, i falsi miti.
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