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Rinascimento e scienza

Il naturalismo rinascimentale

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Insegnante: Elisabetta

Riassunto

Il Naturalismo Rinascimentale

In breve

Il Naturalismo Rinascimentale rappresenta un punto di svolta per la storia del pensiero. Attraverso l'Umanesimo e il Rinascimento rinasce la passione per i classici latini e greci e si riscopre un forte interesse nello lo studio della natura. È un periodo storico fitto di eventi importanti, come la Riforma protestante che porta idee nuove, rivoluzionando il campo della fede. La filosofia di questo periodo studia l'universo e indaga la natura, cercando un parziale svincolamento dalle imposizioni dogmatiche della Chiesa.



La cultura umanistico-rinascimentale


L'Umanesimo

Nel corso del Trecento, in Italia e nel secolo successivo in Europa, si diffuse un nuovo modo di concepire l'uomo e la cultura. Questo cambiamento prende il nome di Umanesimo. Vi è, infatti, un rinnovato interesse per le humanae litterae, ossia per la cultura classica in lingua latina e greca. In questo periodo, si sviluppano nuove discipline, una di queste è la filologia, la quale studia i testi antichi per ricostruirli nella loro forma autentica. L'Umanesimo mette al centro la dignità dell'uomo e la sua capacità di costruire un ordine, secondo il bene e il bello. Il mondo classico viene preso a modello, esso funge da ispirazione per costituire un rinnovamento della cultura. 


Il Rinascimento

Se il termine "Umanesimo" ha più a che fare con lo studio e la riscoperta dei classici, il termine "Rinascimento" sottolinea immediatamente una rinascita. Il Rinascimento, infatti, costituisce un'epoca di profondo risveglio culturale e spirituale. I pensatori del periodo umanistico-rinascimentale vogliono studiare la natura in modo più diretto rispetto al Medioevo. Proprio per questo, essi contribuiranno a far nascere la mentalità scientifica moderna, fondata sull'osservazione dei fenomeni naturali. 


Il pensiero politico di Machiavelli

Niccolò Machiavelli, nato e vissuto a Firenze, è uno degli autori più importanti del periodo umanistico-rinascimentale italiano. Con la sua celebre opera Il Principe, egli si interessa alla condizione dell'Italia, territorio che l'autore vede perennemente diviso dalle potenti monarchie europee. Nel Principe, Machiavelli suggerisce in che modo debba comportarsi un buon principe, affinché egli possa preservare il bene dello Stato a qualsiasi costo. La filosofia politica di Machiavelli, viene chiamata anche realismo politico. Poiché egli compie un'analisi approfondita sulle circostanze effettive, considerando lo stato reale delle cose e distanziandosi dalle narrazioni utopistiche.


La Riforma protestante 

La Riforma protestante veicolata dalla figura di Martin Lutero rappresentò di un fenomeno religioso senza precedenti. Infatti, la Riforma promosse idee talmente rivoluzionarie contro la Chiesa romana da suscitare inevitabilmente un rinnovamento della fede. Secondo Lutero, l'uomo non poteva salvarsi attraverso le sue opere di bene. Al contrario, era soltanto la fede che poteva permettere la salvezza. La grazia salvifica poteva anche non discendere sul credente. Quest'ultimo, infatti, non poteva mai avere la sicurezza assoluta di riceverla.


Idee chiave della riforma protestante

Libero esame delle Scritture
Il testo sacro è la vera autorità per chi ha fede in Cristo, chiunque ha il diritto di leggere le Sacre Scritture.
Critica dei sacramenti
Lutero sostiene che i sacramenti validi siano soltanto quelli che si trovano come tali nelle Scritture, ovvero battesimo ed eucarestia, e non quelli istituiti dall'autorità ecclesiastica.
Giustificazione per sola fede
Solo Cristo salva e non le opere umane o il pentimento sacramentale.


La Controriforma della Chiesa romana

La Chiesa romana rispose alla Riforma, in primo luogo, scomunicando i protestanti. Vennero create due istituzioni repressive, il Tribunale della Santa Inquisizione e La Congregazione dell'Indice. La prima processava i sospettati di eresia; la seconda compilava le liste dei libri considerati eretici. 


I punti principali della controriforma

  • Scomunica i Protestanti.
  • Controlla la cultura.
  • Stabilisce un maggior radicamento territoriale delle gerarchie ecclesiastiche.
  • Fonda nuovi ordini monastici.

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Il Naturalismo Rinascimentale: l'interesse per la natura e la magia

In quest'epoca, si ritiene che la natura abbia in sé le ragioni della propria esistenza e del proprio fine, dunque non serve ricercare dei principi trascendenti che la spieghino. Allo stesso modo, questo interesse per la natura non deve essere confuso con una forma di ateismo. Difatti, tali credenze non comportano la negazione dell'esistenza divina. Il naturalismo rinascimentale si presenta attraverso due orientamenti fondamentali: quello magico-alchemico e quello filosofico-scientifico.


Indirizzo magico-alchemico

Secondo l'orientamento magico-alchemico, la natura è un grande organismo vivente che ha emozioni e passioni, come gli esseri umani. Tra uomo e natura vi è una reciproca corrispondenza. Nello specifico, il singolo uomo è in piccolo (microcosmo) un organismo che riflette ciò che la natura è in grande (macrocosmo). In questo indirizzo emerge la figura del mago. Egli è colui che sviluppa la naturale simpatia tra uomo e natura, ovvero riesce a veicolare e sentire la condivisione di passioni e sentimenti tra questi due enti. Il mago e il medico hanno una missione comune: la ricerca dell'intima composizione degli organismi. Ma mentre il medico studia il "microcosmo uomo", il mago studia il "macrocosmo universo".


Bernardino Telesio 

Bernardino Telesio fu uno dei massimi pensatori del naturalismo rinascimentale. Egli nasce a Cosenza nel 1509 ma studia medicina, filosofia e fisica a Padova, dove diviene dottore nel 1535. Dal 1545 si ritira in meditazione in un convento benedettino, per poi ritornare a Cosenza. La sua opera più importante è La natura secondo i propri principi. Egli concepisce la natura come una realtà autonoma, dotata di principi propri. Lo strumento per poterla comprendere sono i sensi. Infatti, l'umano fa parte della natura e attraverso la sensibilità può anche comprendere ciò che di naturale vi è in se stesso. 


La posizione di Telesio è fortemente antiaristotelica

  • I concetti aristotelici quali potenza, atto, forma, non derivano da un'effettiva percezione della natura ma da un processo astrattivo operato dalla ragione.
  • Concepire Dio come primo motore immobile della natura contrasta con l'idea della natura dinamica e animata. Secondo Telesio, Dio è il garante dell'ordine naturale, non il motore esterno alla natura.


I principi della natura

Per Telesio, i principi da cui l'universo deriva sono tre: materia, caldo e freddo. Caldo e freddo sono forze attive incorporee che agiscono e trasformano la materia. La materia è invece un principio corporeo immobile e passivo, dal quale il caldo e il freddo generano i diversi elementi del cosmo. La tesi di Telesio viene anche chiamata "ilozoismo" o "panpsichismo". L'ilozoismo è la concezione secondo cui la materia è animata, nel senso di vivente. Panpsichismo concepisce la materia come dotata di un unico principio vitale. 


Tommaso Campanella

Tommaso Campanella nacque in Calabria, a Stilo, nel 1568. Entrò a far parte dell'ordine domenicano a tredici anni, studiò teologia, ma di nascosto leggeva autori antiaristotelici, fra questi anche Telesio. Successivamente, si allontanò dal suo ordine, rifugiandosi a Napoli dove studio con Giambattista della Porta. Opera rilevante scritta da Campanella, fu Del senso delle cose e della magia, pubblicata solo nel 1620. Nel 1591 venne accusato di eresia, subendo un duro processo. Tentò di fuggire a Roma, poi a Firenze e a Padova, dove conobbe Galileo. Nel 1594 venne processato e incarcerato. Rilasciato nel 1597, volle tornare a Stilo, dove fondò una propria scuola. I suoi discepoli e lo stesso Campanella congiurarono contro i dominatori spagnoli, per questo egli fu nuovamente arrestato nel 1599 e condannato alla pena dell'ergastolo.


Le tesi principali  di tommaso campanella


L'universo è un gigantesco essere animato, nel quale vige una profonda armonia grazie all'azione dell'anima del mondo
Gli esseri del mondo interagiscono tra loro tramite la sensibilità e, grazie ad essa, gli uomini possono conoscere il mondo.

Esiste un primo sapere innato e non sensibile, poiché anche chi dubita della possibilità di conoscere, sa che tutto è dubitabile. Infatti, del fatto che esista una consapevolezza del pensiero non si può dubitare
L'anima conosce se stessa in modo innato e questo è il punto di partenza per ogni altra forma di conoscenza.

La filosofia è lo strumento con cui l'anima riacquista coscienza di sè 

Affinché si senta il mondo, è necessaria la consapevolezza di sentire.


I principi costitutivi dell'essere

L'anima scopre se stessa come potenza, sapere e amore, che sono le tre primalità, cioè i principi costitutivi dell'essere. Questi tre principi sono tra loro in correlazione molto prossima. Quindi, ogni ente è perché può essere, sa di essere e, sapendo di essere, ama se stesso. Ogni ente, infatti, ha rapporti con altri enti ma prima di tutto con se stesso. Più specificatamente, l'ente ha prima potere su di sé e poi sulle altre cose. Esiste un sapere innato di sé e solo in seguito un sapere del mondo esterno. Infine, ogni ente ama in primo luogo se stesso e, in conseguenza di ciò, ama gli altri. Queste primalità vengono controbilanciate da forze opposte e negative: impotenza, ignoranza e odio. Dal conflitto continuo tra primalità positive e negative si genera l'instabilità, l'imperfezione, la contingenza del mondo.


Giordano Bruno

Giordano Bruno nacque a Nola nel 1548. Entrò a far parte dell'ordine domenicano verso i 18 anni, ma fu costretto ad abbandonarlo per sospetto di eresia. Intraprese allora diversi viaggi: a Ginevra si convertì per un breve periodo al calvinismo, emigrò a Tolosa e poi a Parigi. Dopo alcuni anni rientrò in Italia, dove fu ospite a Venezia del patrizio Giovanni Mocenigo. Quest'ultimo lo aveva invitato per ricevere delle lezioni sulle arti magiche. Fu proprio Mocenigo a denunciare Giordano Bruno al Santo Uffizio. Bruno fu processato a Roma e rimase in carcere per otto anni. Egli rifiutò di ritrattare la sua dottrina e il 17 febbraio del 1600, fu arso vivo a Campo de' Fiori.


Le tesi cosmologiche di Giordano bruno


L'universo è infinito, esso non ha confini spaziali
La conseguenza principale è che la Terra non è più il centro dell'universo. Non esiste alcun centro dell'universo ed esistono infiniti universi e mondi perché se Dio è infinita potenza, anche la sua creazione dovrà essere infinita.
L'universo è un organismo 
L'unità organica, pur essendo composta di parti, è imprescindibile per la sopravvivenza dei suoi elementi.

Dio coincide con l'universo (panteismo)
Poiché l'universo è privo di uno spazio esterno, in cui dovrebbe collocarsi Dio.

L'universo è materia vivente, generatrice e animata
Al suo interno vi è una forza generatrice: la materia. Dunque, Dio è presente in tutte le cose e le vivifica dall'interno.



La concezione di Dio 

Dio è al tempo stesso trascendente e immanente e i mutamenti del cosmo non sono altro che modi del suo essere. Dio è immanente perché è presente in tutte le cose. Dio è trascendente perché non è solo la totalità delle cose del mondo. Inoltre, proprio perché Dio è il mondo, non vi può essere stata creazione


Dio non può avere creato il mondo perchè

  • Dio non si muove, quindi non può agire.
  • Dio è Uno e assoluto, per cui non vi è altro Dio e il cosmo coincide con esso.
  • Se Dio fosse il creatore del mondo, il mondo sarebbe esterno a Dio, il che ne limiterebbe l'infinità.

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FAQ - Domande frequenti

Quali sono i tre principi costitutivi dell'essere in Campanella?

Qual è l'opera più importante di Telesio?

Qual è il compito del mago all'interno dell'orientamento magico-alchemico?

Beta

Sono Vulpy, il tuo compagno di studio AI! Studiamo insieme.