L'intensità della forza non dipende solo dalla lunghezza del conduttore e dall'intensità della corrente ma anche dall'angolo α che si instaura tra il vettore B del campo magnetico e il conduttore. Quindi, la forza è data dal prodotto tra la componente perpendicolare del campo magnetico B⊥ (in cui B⊥=B⋅senα), l'intensità di corrente i e la lunghezza del conduttore l:
F=B⊥⋅i⋅l
Ricorda: quando il conduttore è perpendicolare alle linee del campo si ha forza massima, mentre quando sono paralleli si ha forza nulla.
Spira rettangolare in un campo magnetico
Si prenda come riferimento una spira con piano parallelo alle linee del campo B. Se nella spira passa una corrente, sui due lati perpendicolari alle linee del campo si forma una coppia che fa ruotare la spira affinché il piano diventi perpendicolare al campo.
In tale posizione il momento della coppia è nullo, ma, per inerzia, la spira supererà questa posizione generando una coppia opposta a quella iniziale riportandola alla posizione di equilibrio.
Il punto 1. indica l'asse di rotazione della spira.
L'interazione fra correnti
Considerando due fili paralleli percorsi da corrente, se sono percorsi da correnti con lo stesso verso si attraggono, mentre se il verso è opposto si respingono.
Legge di Ampère
La legge di Ampère afferma che due fili su cui insistono le correnti i1 e i2, e posti ad una distanza d, agisce una forza F di uno su una certa lunghezza l dell'altro tale per cui:
F=dk⋅i1⋅i2⋅l
in cui k=2×10−7N/A2.
Forza di Lorentz
Su una particella che entra in un campo magnetico agisce una forza, chiamata forza di Lorentz, che ne devia il percorso.
In particolare, la misura di tale forza (misurata in N) è data dal prodotto tra la carica q della particella, la velocità v e il campo magnetico B⊥:
F=q⋅v⋅B⊥
Ricorda: considerando che B⊥=B⋅sinα se la velocità è parallela al campo (α=0) la forza sarà nulla, mentre sarà massima con la velocità perpendicolare al campo.
Il moto della carica q nel campo magnetico
È possibile analizzare due casi in relazione al moto della carica q rispetto al vettore B:
velocità iniziale perpendicolare a B: la forza di Lorentz modifica la direzione del vettore velocità portando la particella a muoversi con moto circolare uniforme, se il campo è abbastanza esteso, oppure fuori dal campo. Per calcolare il raggio della traiettoria si considera che la forza di Lorentz coincide con la forza centripeta, per cui: rm⋅v2=q⋅v⋅B da cui si ricava r=q⋅Bm⋅v Il moto è circolare uniforme in quanto r è costante siccome lo sono anche m,v,q e B;
velocità iniziale non perpendicolare aB: se l'angolo dato dal vettore velocità è diverso da 90° rispetto B, allora la traiettoria non sarà circolare ma elicoidale lungo la direzione del campo magnetico.
E' la legge che descrive l'interazione tra due fili attraversati da corrente elettrica. Si calcola come il prodotto tra le intensità di corrente per la lunghezza del filo per una costante, il tutto diviso per la distanza tra i due fili.
Come si calcola la forza su un conduttore?
Si calcola come il prodotto del campo magnetico perpendicolare per l'intensità di corrente per la lunghezza del conduttore.
Cos'è la forza di Lorentz?
Su una particella che entra in un campo magnetico agisce una forza, chiamata forza di Lorentz, che ne devia il percorso. In particolare, la misura di tale forza (misurata in
N) è data dal prodotto tra la carica della particella, la velocità e il campo magnetico.
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Sono Vulpy, il tuo compagno di studio AI! Studiamo insieme.