Le funzioni polinomiali
Definizione
Considerando un qualsiasi polinomio nel campo dei numeri reali, per ogni valore assegnato alla variabile x, il polinomio avrà un valore univoco. Di conseguenza, si può affermare che ogni polinomio è associato ad una funzione chiamata funzione polinomiale e indicata con l'espressione y=P(x).
Esempio
y=x3−7x+6
Provando a sostituire alla x alcuni numeri reali, si ottengono diversi valori univoci della funzione polinomiale:
Zeri di funzione polinomiale
Prendono il nome di zeri (o radici) di una funzione polinomiale tutti i valori di x che annullano la funzione polinomiale, cioè tali che P(x)=0. Graficamente, gli zeri di funzione corrispondono ai punti in cui il grafico interseca l'asse delle ascisse.
Nota bene: una funzione può avere uno zero, più zeri, o nessuno zero.
Esempio
Per la funzione polinomiale, gli zeri sono x=1,x=−3,x=2 perché P(1)=P(−3)=P(2)=0.
Principio di identità dei polinomi
Il principio di identità dei polinomi afferma che due polinomi P e Q, in una determinata variabile, ad esempio x, sono uguali (o identici) se e solo se le corrispondenti funzioni polinomiali y=P(x) e y=Q(x) assumono gli stessi valori per qualsiasi valore attribuito a x.
Esempio
Analizziamo i polinomi P(x)=2x2−2 e Q(x)=−(−2x2+2).
Risolvendo attraverso la regola dei segni il polinomio associato alla funzione polinomiale Q(x) ottengo che P(x)=Q(x), ed essendo due polinomi identici, anche le due funzioni polinomiali assumeranno gli stessi valori per ogni x, pertanto vale il principio di identità dei polinomi.