Il soggetto
In poche parole
Il soggetto è la persona, l'animale o la cosa che compie o subisce un'azione, ovvero quella espressa dal verbo. In altre parole, esso è il protagonista principale della frase.
Il soggetto si affianca sempre a un verbo, in analisi logica dunque a un predicato verbale o nominale.
Le unità basilari del periodo: verbo e soggetto
Il periodo, ovvero una frase, per avere un senso deve essere obbligatoriamente formato da un soggetto e da un verbo.
Mentre il verbo è sempre visibile, il soggetto può anche essere sottinteso.
Quando il soggetto è espresso, può essere un nome proprio di persona o un nome comune di persona/cosa; quando è sottinteso (= non espresso, non visibile nella frase) spesso si tratta di un pronome personale (io, tu, egli/ella, noi, voi, loro/essi/esse).
Esempio
Io e Ludovico mangiamo lo zucchero filato.
I soggetti, ovvero coloro che compiono l'azione di mangiare, sono "Io" e "Ludovico", colorati in verde.
Info 1: Il soggetto sottinteso
Il soggetto si dice sottinteso quando non è visibile nella frase, ma si può intuire dalla forma del verbo.
Esempio
1. Mangiamo le ciambelle. 2. Mangiamo.
In entrambi gli esempi il soggetto è sottinteso, ed è "noi".
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Come distinguere soggetto e complemento oggetto
Se l'esercizio è più difficile, però, puoi ricordarti che il verbo e il soggetto concordano sempre in genere e numero (maschile/femminile e singolare/plurale).
Solitamente il soggetto è la persona/l'animale/la cosa che compie l'azione espressa dal verbo. Il complemento oggetto, al contrario, è la persona/l'animale/la cosa su cui tale azione ricade.
Nota bene: Per individuare il soggetto della frase è necessario domandarsi: "Chi o che cosa è il protagonista dell'azione?".
Esempio
Nei seguenti esempi osserva i soggetti (in verde) e i complementi oggetto (in rosso).
1. Il lupo mangia le pecore.
2. Il gatto e la volpe ingannano Pinocchio.
3. Le galline sono attaccate dal lupo.
Nel primo esempio "le pecore" è plurale, quindi non può essere il soggetto di "mangia", verbo coniugato alla terza persona singolare. Questo significa che il soggetto di "mangia" deve essere necessariamente singolare: "il lupo".
Nel secondo esempio l'azione di "ingannare" la compiono necessariamente due persone, quindi i soggetti sono "il gatto" e "la volpe".
Il terzo esempio è più complesso, poiché si tratta di una forma passiva. Il soggetto è "le galline" perché "sono attaccate" è al femminile ed è coniugato alla terza persona plurale.
La posizione del soggetto nella frase
In generale, il soggetto si trova spesso all'inizio della frase (quando non è sottinteso), ma non è sempre così.
Il soggetto può trovarsi nel mezzo della frase soprattutto quando è inserito in discorsi diretti, i quali rappresentano conversazioni parlate.
Esempio
Osserva i seguenti esempi e ragiona sulla posizione del soggetto.
Il principe sposa la principessa.
In questo caso il verbo "sposa" concorda sia con "il principe" che con la "principessa", dato che è una terza persona singolare.
Il soggetto, però, è necessariamente "il principe", dato che si trova all'inizio della frase.
La mamma: "Hai sentito la nonna al telefono?"
La figlia: "No, prima mi ha chiamato Giulia".
In questo discorso diretto le parole della mamma hanno come soggetto un generico "tu" sottinteso, ovvero la figlia con cui ella sta parlando.
"La nonna", invece, è complemento oggetto, perché su di lei ricade l'azione di essere chiamata.
La figlia risponde dicendo che il soggetto, ovvero Giulia, l'ha chiamata.
In questo caso il soggetto si trova alla fine della frase.