Ripasso suoni difficili e doppie
In poche parole
In italiano esistono gruppi di consonanti e vocali più difficili da distinguere e pronunciare, così come, a volte, è necessario raddoppiare la stessa consonante, formando così una lettera doppia.
In questa lezione affronterai questi suoni difficili e imparerai ad utilizzarli correttamente mentre scrivi e parli.
I suoni difficili
In italiano esistono delle regole importanti per la scrittura di alcuni gruppi di lettere.
Di seguito scoprirai i suoni difficili più usati.
Info 1: I suoni "gn" e "ni"
Tra i suoni difficili rientrano i gruppi di lettere "gn" e "ni".
Il gruppo "gn" si usa quando è seguito da una sola vocale. Normalmente non si aggiunge la "i" subito dopo, a meno che non si debba formare il plurale di una parola maschile.
Esistono, tuttavia, alcuni casi in cui si aggiunge la "i" per distinguere due parole che altrimenti sarebbero uguali.
Nota bene: Puoi abbinare il suono "gn" anche ad altre vocali. In questo modo puoi formare i gruppi "gna", "gne", "gno", "gnu".
regolari ("gn" senza "i")
| eccezioni ("gn" seguito da "i")
| gnomo, gnocchi, compagna | compagnia | sogno, degno, bagno | plurali: sogni, degni, bagni |
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Il gruppo "ni", a differenza di "gn", vede sempre la "n" seguita dalla "i". A volte la "i" può anche essere seguita da un'altra vocale:
Beni, penitenza, mani, ceniamo, macedonia...
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Esempio
Stasera ceniamo mangiando gnocchi al pomodoro e macedonia di frutta.
La mia compagna di banco si chiama Maria.
Il suo sogno è diventare carabiniere come il papà.
Info 2: I suoni "sce" e "sci", "sche" e "schi"
Il gruppo di lettere "sce" produce un suono dolce e si scrive sempre senza "i".
Ricorda, però, che esistono alcune eccezioni in cui il suono diventa "scie"; puoi osservarle nella tabella.
Esempio
sce
| scie
| scena, scelta, pesce, cresce | usciere, scie |
| scienza, coscienza (e derivati) |
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Bisogna ricordare anche che il suono "sc" cambia a seconda delle vocali che lo seguono.
Quando "sc" è seguito da "e"/"i", il suono è dolce.
Quando "sc" è seguito da "o"/"u"/"a", il suono è duro.
sci/SCE (suono dolce)
| sco/scu/SCA (suono duro)
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scimmia, pesci, pesce, uscire... | scoglio, scuola, scala, scuro... |
Un altro modo per rendere duri i suoni "sci" e "sce" è tramite l'aggiunta della lettera "h".
Puoi leggere alcune parole in cui vengono prodotti questi suoni nella tabella qui sotto. Per saperne di più sull'argomento, puoi visitare la lezione sull'uso della lettera "h".
sche
| schi
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schermo, scheda, scherzo, pesche... | schivare, schiocco, schizzo, schiuma... |
Esempio
Mio fratello ha scelto l'università di Scienze della formazione.
Il suo nipotino cresce in fretta, ama gli omogenizzati di pesche e verdure.
La mia scena preferita del Re Leone è l'incontro tra Simba e Nala.
L'anno scorso la scuola ci ha portati allo zoo, dove ho visto vari animali: dalle scimmie ai pesci.
Ho fatto uno scherzo allo zio e l'ho schizzato con la pompa!
Info 3: I suoni "che" e "chi", "ghe" e "ghi"
Nei gruppi di lettere "che", "chi", "ghe" e "ghi" è necessaria la lettera "h".
I primi due gruppi hanno un significato proprio, ma possono anche trovarsi all'interno di alcune parole.
Tutti i gruppi producono un suono duro per via della presenza della lettera "h", la quale serve per differenziarli dai suoni dolci "ci", "ce", "gi", "ge".
chi
| che
| ghe
| ghi
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chiesa, chitarra... | poche, cuoche... | ghepardo, paghetta... | ghiri, ghiaccio... |
Esempio
Nella mia città ci sono poche chiese.
Mi sono fatto male, perciò ho chiesto il ghiaccio all'infermiere.
Il ghiro è un animale che dorme parecchio, invece il leone, la tigre e il ghepardo sono animali molto agili.
Le doppie
Non esiste una regola precisa per capire quando sia necessario raddoppiare una consonante, cioè scriverla due volte e pronunciarla in modo più marcato.
Nella tabella puoi leggere alcuni esempi di parole in cui sono presenti doppie e notare la differenza di significato tra le corrispondenti semplici:
semplici
| doppie
| cane
nono casa | canne nonno cassa |
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Info 1: Quando non usare le doppie
È importante sapere quando non bisogna usare le doppie. Ricordati questi tre casi:
- con i gruppi di lettere "-zia", "-zio" e "-zie", la "z" non si raddoppia quasi mai; ci sono solo poche eccezioni come "pazzia", "carrozziere" e "tappezziere".
- la lettera "g" non si raddoppia quando è seguita da "-ione".
- la lettera "b" non si raddoppia quando è seguita da "-ile".
Esempio
La pozione che vince Harry Potter si chiama Felix Felicis.
Grazie alla sua rapida guarigione, fu in grado di portare a termine la sua nobile impresa.
Dobbiamo avere pazienza e aspettare la stagione migliore per viaggiare.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio.