I Cretesi

In breve

Scopri la pacifica civiltà minoica nata nel 2500 a.C. a Creta, considerata la culla della civiltà mediterranea.

Il tempo e il luogo

La civiltà cretese o minoica, nome che deriva dal mitico re Minosse, si sviluppò nel 2500 a. C. a Creta, un'isola del mar Egeo, brulla e ricca di montagne ricoperte di boschi. I Cretesi costruirono una civiltà pacifica. A causa dell’eruzione di un vulcano sull’isola di Santorini, a poca distanza da Creta, un terribile maremoto si abbatté sulle coste (1450 a.C. circa). Poco dopo l’isola venne attaccata dai Micenei, che portarono alla definitiva scomparsa della civiltà minoica.

Le attività

I Cretesi si dedicarono all’agricoltura (vino e olio) e all’allevamento (capre e pecore). La principale attività dei Minoici era il commercio: sfruttando i boschi presenti nell’isola costruirono robuste navi per navigare lungo il Mediterraneo. Divennero così esperti marinai e furono i primi ad aprire nuove vie di navigazione usate successivamente anche dai Fenici. I Minoici erano molto abili nell’artigianato, specie nella lavorazione della ceramica. I soggetti delle decorazioni erano ispirati al mondo marino, sono infatti frequenti pesci e delfini. Erano molto apprezzate anche le gare sportive, la più famosa è la tauromachia, dove i giovani cretesi dimostravano il proprio coraggio e valore. Il gioco consisteva nell’aggrapparsi alle corna del toro e poi fare una capriola sul suo dorso. 

La società

I Cretesi vivevano in città-palazzo indipendenti governate da un re-sacerdote. Il re e i suoi funzionari vivevano in enormi palazzi, nei quali si svolgevano molte attività: si amministrava la giustizia, si celebravano i culti religiosi e si svolgevano attività economiche. Fuori dal palazzo vivevano i mercanti, gli agricoltori, gli artigiani e gli schiavi. Le città non erano difese da mura, i Cretesi ritenevano infatti che bastasse il mare a difenderli.

Ricorda: le donne potevano svolgere ruoli importanti all’interno della società e partecipare alle feste e alle competizioni sportive.

IL PALAZZO DI CNOSSO

Il palazzo più importante è quello di Cnosso, riccamente decorato e composto da molti edifici collegati tra di loro da scale, corridoi e cortili. Venne riscoperto agli inizi del XX secolo dall’archeologo inglese Arthur Evans, il quale decise di ricostruire le parti mancanti con materiali moderni e di ridipingere gli affreschi ormai rovinati. Nonostante le molte critiche ricevute da parte degli altri storici, i suoi interventi salvarono il palazzo dal terremoto del 1926.

IL MITO DI TESEO E ARIANNA

Secondo il mito, il re di Creta Minosse chiese all’architetto Dedalo di costruire un labirinto in cui rinchiudere il Minotauro, un mostro con il volto di toro che si nutriva di carne umana. Dopo che i Cretesi conquistarono Atene, Minosse impose come tributo che quattordici giovani ateniesi (sette maschi e sette femmine) venissero dati in pasto al Minotauro. Teseo, figlio del re ateniese, partì per Creta per sconfiggere il Minotauro. Lì si innamorò di Arianna, figlia di Minosse, che lo aiutò a uscire dal labirinto. Quando Teseo entrò nel labirinto srotolò la matassa che gli aveva donato la giovane e, dopo aver sconfitto il Minotauro, ritrovò l’uscita e i due giovani poterono scappare insieme.

La religione

I Cretesi veneravano più divinità, tra queste la più importante era la Dea Madre, dea della fertilità e protettrice degli animali. I serpenti erano considerati i guardiani delle case e simbolo di rinascita. Per celebrare la Dea Madre si organizzavano numerose feste e giochi, raffigurati sulle pareti dei palazzi.

Le conoscenze

 A Creta gli archeologi hanno ritrovato iscrizioni con due diversi tipi di scrittura: la più antica è molto simile a quella utilizzata dagli Egizi, mentre la più recente è composta da circa 90 segni ed è stata definita Lineare A. Ancora oggi però essa non è stata decifrata, e per questo non si conoscono ancora molti aspetti di questa civiltà.