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Qual è il mio ritmo del sonno e come influisce sullo studio?

Ragazza che dorme
Avrai sicuramente sentito affermazioni come "abbiamo bisogno di otto ore di sonno" o "chi impiega molto tempo ad addormentarsi deve andare a letto particolarmente presto". Quali sono le caratteristiche fondamentali di un sonno sano? E puoi davvero migliorare il tuo processo di apprendimento attraverso una serie di dormite ben riuscite? In questo articolo, cercheremo di rispondere a queste domande.

1. Il sonno: ciclo e ritmo

Il sonno può essere suddiviso in cinque fasi: addormentamento, sonno leggero, sonno medio-profondo, sonno profondo e sonno onirico (chiamato anche fase REM). Tutte queste fasi insieme formano un ciclo che si ripete con frequenze diverse in ogni persona.

Il ritmo del sonno non è altro che il ciclo del sonno combinato con le esigenze individuali di ognuno. Sebbene tutti gli individui abbiano gli stessi cicli di sonno, infatti, non possiedono lo stesso ritmo. Proprio per questo è importante capire qual è il tuo ritmo del sonno, di quante ore hai bisogno e a che ora sei più riposato e produttivo.

2. Qual è il mio ritmo del sonno?

Per capire un po' meglio quale potrebbe essere il tuo ritmo del sonno e cosa significa per te essere riposato devi fare un po' di ricerche:
  • Scopri di quanto sonno hai bisogno per essere in forma e concentrato durante il giorno. Dormire troppo o troppo poco può essere dannoso a livello psicofisico. Esistono diversi approcci per determinare il numero ottimale di ore di sonno. Uno dei più efficaci, però, è prendersi una vacanza di tre giorni senza impegni e andare a letto quando si è stanchi e alzarsi appena svegli. Annota il numero di ore che hai dormito e calcola la media.
  • Determina a che ora è meglio andare a letto. Ci sono due tipi di persone: i gufi, coloro che hanno difficoltà ad alzarsi presto, che rimandano la sveglia, che sono al loro massimo alle 16:00 e che possono rimanere svegli fino alle prime ore del mattino, e poi ci sono le allodole, che si alzano presto la mattina, sono più concentrate tra le 8:00 e le 12:00 e diventano sonnolente intorno alle 22:00.


  • Dopo aver compreso se sei un gufo o un'allodola, ecco qualche consiglio per riposare al meglio:
  • Oltre all'ora in cui ti addormenti o ti svegli, sono importanti anche un buon materasso e un buon cuscino.
  • Vai a letto solo quando sei già stanco/-a. Stare svegli per ore nel letto è inutile e frustrante.
  • Se possibile, evita i pisolini: interrompono il ritmo del sonno.


  • 3. Conseguenze della mancanza di sonno

    La mancanza di sonno ha effetti immediati, come come sbalzi d'umore, problemi di concentrazione, mal di testa, stress (se vuoi imparare come gestirlo, abbiamo l'articolo che fa al caso tuo) capacità di reazione rallentata e prestazioni cognitive e fisiche ridotte, ma anche effetti a lungo termine, come predisposizione a diabete, problemi cardiovascolari o demenza. Insomma, quella del sonno è una questione da prendere sul serio: non avere paura di chiedere aiuto a un medico!

    4. Quindi qual è la relazione tra il sonno e il processo di apprendimento?

    Quando dormiamo, la temperatura corporea, il battito del polso e la pressione sanguigna diminuiscono, i muscoli del corpo si rilassano e vengono attivati ​​nuovi processi. Siamo particolarmente interessati qui all'autofagocitosi e alla neurogenesi.

    Durante l'autofagocitosi, il corpo si libera delle proteine ​​e dei fotogeni usati "mangiando" le cellule utilizzate. È una sorta di processo di riciclaggio in cui il corpo si ripara e si pulisce. Questo processo avviene principalmente di notte, durante il sonno. Se non si dorme, questo processo non avviene, e può avere sul lungo termine gravi conseguenze sul corpo e sulla mente.

    Oltre all'autofagocitosi, esiste anche la neurogenesi. Durante questo processo, le cellule nervose si formano dalle cellule staminali. I ricercatori ritengono che la memoria a lungo termine dipenda fortemente dalla neurogenesi, che a sua volta dipende dal sonno.

    Se stai studiando per un compito importante, ricorda bene: le prime 20 ore dopo un sessione di studio particolarmente intensa giocano un ruolo importante per la memoria. Chi studia regolarmente dovrebbe rispettare la seguente sequenza: imparare la mattina, ripassare l'essenziale la sera prima di andare a letto, dormire il più a lungo e il più profondamente possibile.

    5.Conclusioni

    Scopri qual è per te il ritmo del sonno ideale. Cerca di rispettarlo per sentirti al meglio, rimanere concentrato/-a e prevenire disturbi! Queste conoscenze sul sonno e su te stesso/-a ti aiuteranno a studiare in maniera più serena e mirata, e a migliorare la tua vita quotidiana. Buon riposo!
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